Carlo Romano
(Carlo Romano doppia Fred Astaire nel film Cappello a cilindro, nel 1935 )
Carlo Romano (Livorno, 8 maggio 1908 – Roma, 16 ottobre 1975) è stato un attore e doppiatore italiano.
« I tipi grassi come te mi piacciono perché quando cascano fanno tanto rumore. » | |
(Tuco/Carlo Romano al capitano Wallace in Il buono, il brutto, il cattivo)
|
Scheda a cura di Gerardo Di Cola
Figlio dell'attrice Dina e fratello minore di Felice, anch'egli attore, debutta al Teatro Minimo di Trieste ad appena cinque anni. Per la sua giovane età, e per il suo stile, teatrale e personale, giocato sulla simpatia e sulla cordialità, gli viene dato il nomignolo di Carletto col quale rimarrà a lungo noto.
Molto più rilevante la sua attività di doppiatore, in cui Carlo Romano eccelle prestando la voce a innumerevoli attori non solo stranieri, ma anche italiani, arricchendo di sfumature caricaturali e, all'occorrenza, di inflessioni dialettali, numerosi personaggi del cinema degli anni trenta, quaranta, cinquanta e sessanta. Lo sposò in seconde nozze Jone Bolghero, madre dell'attore e doppiatore Aleardo Ward, nonna dei doppiatori Luca, Andrea e Monica Ward.
Indice |
Gli esordi in teatro e l'affermazione come caratterista
Il padre Giuseppe e la madre Gertrude Ricci (in arte Dina Romano), entrambi attori di teatro, avviano Carlo e il fratello Felice nel mondo della recitazione. Anche se ha militato nelle compagnie di Sem Benelli e Dina Galli, nel 1934 Carlo, spinto dalla madre che ha deciso di lasciare il teatro per il cinema, entra nel cast di La signora di tutti e di L'avvocato difensore diretto da Gero Zambuto. Da questo momento si dedica totalmente al cinema, lavorando anche nel mondo del doppiaggio dove in breve tempo diventa una delle voci più richieste. Sempre gioviale e aperto, ha modo, in quasi cento film, di rivelare le sue doti di attore genuino, che ha nella naturalezza e sobrietà le peculiarità della sua recitazione. Interpreta la parte di Bammulu in Cavalleria rusticana di Amleto Palermi dove la madre Dina è zia Carmina; ancora insieme su un set cinematografico si ritroveranno, dopo la guerra, in Il mondo vuole così di Giorgio Bianchi. Se è raro trovarli interpreti in uno stesso film, Carlo e la madre si trovano spesso a doppiare insieme anche se a Dina, la voce della strega in Biancaneve e i sette nani, vengono riservati ruoli di contorno. Romano è Maurizio Sala, il tenore, in La voce senza volto di Gennaro Righelli dove, nella parte di Maria, la cameriera della pensione, c'è la prima moglie di Carletto, Jone Bolghero (in arte Jone Romano). È Antonio, l'autista della corriera, in Quattro passi tra le nuvole di Alessandro Blasetti. In Sette anni di felicità interpreta José, l'allevatore di tori, ma in questa occasione è Luigi Pavese a farlo parlare, essendo Carlo impegnato a doppiare Theo Lingen nella parte di Gribbing, il cameriere. È l'avvocato Enzo La Rosa in Luci del varietà di Alberto Lattuada e l'antiquario Michele ne I vitelloni, forse la sua più incisiva e intensa prova d'attore. Nella parte di Frodo, ancora con la moglie (la direttrice dell'educandato) e il fratello Felice gira Il socio invisibile di Roberto Roberti, il padre di Sergio Leone. Con Felice, voce di Edward Bromberg in Il segno di Zorro e Nigel Brace in Il sospetto, Carlo si trova spesso in sala di doppiaggio, anche se il fratello viene utilizzato quasi sempre in ruoli di supporto.
Tra i più grandi caratteristi del cinema italiano interpretato e doppiato, Carlo Romano, fin dall'inizio della storia del doppiaggio, presta la sua straordinaria e inconfondibile timbrica ad una quantità incredibile di attori, tutti di primo piano nel panorama cinematografico mondiale, ma anche italiano. Eletto nel 1° consiglio d'amministrazione della CDC, ne diviene anche adattatore e direttore di doppiaggio. Dopo la separazione da Jone, si risposa con Liliana De Stefano. Carlo, essendo dotato di una naturale carica di simpatia, si trova a proprio agio nel doppiare attori comici e brillanti anche grazie alla duttile voce che riesce a modulare con maestria e in modo tale da risultare sempre aderente alla recitazione di stelle della grandezza di Bob Hope, Red Skelton, Fred Astaire, Lou Costello, Jack Oakie, Louis De Funes e sopratutto Fernandel in tutti i film della serie di Don Camillo.
Il sodalizio con Jerry Lewis e Sergio Leone
È soprattutto nel doppiare Jerry Lewis che Romano dimostra tutta la sua inventiva, grande capacità di adesione al personaggio, perfetto tempismo, padronanza assoluta della tecnica e una non comune sensibilità recitativa. Carlo permette al disarticolato ragazzo americano un po' goffo, ingenuo e alienato di caricarsi di tante piccole sfumature che lo rendono umanamente irresistibile anche al pubblico italiano. Il sodalizio dura circa 25 anni; nei primi 16 film (dal 1951 al 1957) recita in sala di registrazione con un altro grande del mondo delle voci, Gualtiero De Angelis, che doppia Dean Martin. È a Carletto che Sergio Leone si rivolge quando deve doppiare attori del calibro di Eli Wallach nella parte di Tuco, il pittoresco bandito de Il buono, il brutto, il cattivo; di Jason Robards nella parte di Cheyenne, il fuorilegge dal volto umano di C'era una volta il West: di Rod Steiger nella parte di Juan Miranda, il crudele bandito di Giù la testa, a cui sono affidati personaggi psicologicamente complessi e fondamentali per l'impatto emotivo sullo spettatore.
Oltre il doppiaggio: in televisione e in radio
Spesso impegnato in radio, Romano è costantemente presente come attore e sceneggiatore in TV fin dall'inizio delle programmazioni. Dal 28 gennaio del 1959 Carletto diventa la voce di Alfred Hitchcock che, accompagnato dalla Marcia funebre di una marionetta di Gounod, introduce in modo divertente e ironico i circa cento telefilm che terranno in suspense gli italiani fino al 1966. Come soggettista e sceneggiatore lavora a Lupi nell'abisso di Amodio, I giorni contati di Elio Petri e con Blasetti Io amo... tu ami, Io, io, io... e gli altri e La ragazza del bersagliere. Sempre con Blasetti scrive i testi anche per un documentario televisivo Storia dell'emigrazione dove lo stesso Blasetti narra e commenta le immagini mentre Nando Gazzolo legge brani letterari.
Doppiatore
Cinema
Film d'animazione
Film d'animazione
|
|
|
|
Film TV
Film TV e Miniserie
|
|
|
|
Telefilm
Telefilm
|
|
|
|
Radio
Altre attività di doppiaggio
Direzione del doppiaggio
|
|
|
|
Attore
Cinema
- L'avvocato difensore (1934)
- La signora di tutti (1934) (non accreditato)
- Re burlone, regia di Enrico Guazzoni (1935)
- Tredici uomini e un cannone (1936)
- Partire, regia di Amleto Palermi (1938)
- Giuseppe Verdi (1938)
- L'argine (1938)
- Sotto la croce del sud (1938)
- I figli del marchese Lucera (1939)
- La voce senza volto (1939)
- Io, suo padre (1939)
- Le sorprese del divorzio, regia di Guido Brignone (1939)
- Papà per una notte (1939)
- Follie del secolo (1939)
- Cavalleria rusticana (1939)
- Il socio invisibile (1939)
- Il ponte di vetro (1940)
- Il capitano degli ussari (1940)
- Senza cielo, regia di Alfredo Guarini (1940)
- Il sogno di tutti (1940)
- Un marito per il mese di aprile (1941)
- L'elisir d'amore (1941)
- Pia de' Tolomei (1941)
- Scampolo (1941)
- Piazza San Sepolcro (1942)
- Oro nero (1942)
- Fra' Diavolo (1942)
- Arriviamo noi! (1942)
- Giarabub (1942)
- Perdizione (1942)
- M.A.S. (1942)
- La bisbetica domata (1942)
- Musica proibita (1942)
- Quattro passi fra le nuvole, regia di Alessandro Blasetti (1942)
- Sette anni di felicità (1943)
- I pagliacci (1943)
- Redenzione (1943)
- Piazza San Sepolcro, regia di Giovacchino Forzano (1943)
- Il treno crociato (1943)
- Ho tanta voglia di cantare (1943)
- Fuga nella tempesta (1945)
- I dieci comandamenti (1945) (episodio "Non rubare")
- La vita ricomincia (1945)
- Lettere al sottotenente (1945)
- La casa senza tempo, regia di Andrea Della Sabbia (1945)
- Sinfonia fatale (1946)
- Il mondo vuole così, regia di Giorgio Bianchi (1946)
- L'adultera (1946)
- Il segreto di Don Giovanni (1947)
- Ho sognato il paradiso, regia di Giorgio Pastina (1949)
- La rosa di Bagdad (1949) (voce cantante)
- Campane a martello (1950)
- Strano appuntamento (1950)
- Cavalcata d'eroi (1950)
- Domani è troppo tardi, regia di Léonide Moguy (1950)
- Prima comunione, regia di Alessandro Blasetti (1950)
- Luci del varietà, regia di Federico Fellini (1950)
- Totò terzo uomo (1951)
- Gli innocenti pagano (1951)
- Bellezze a Capri (1951)
- Arrivano i nostri (1951)
- Anema e core (1951)
- Bellezze in bicicletta (1951)
- Tormento del passato (1952)
- Primo premio Mariarosa (1952)
- La città canora (1952)
- Cinque poveri in automobile (1952)
- Cani e gatti (1952)
- Siamo ricchi e poveri (1953)
- La domenica della buona gente (1953)
- Fermi tutti, arrivo io! (1953)
- Amarti è il mio peccato (1953)
- Le infedeli (1953)
- Sposata ieri (1953)
- I vitelloni, regia di Federico Fellini (1953)
- Il nemico pubblico numero uno (1953) (non accreditato)
- Questa è la vita, regia di Aldo Fabrizi (1954) (episodio "Marsina Stretta")
- La spiaggia, regia di Alberto Lattuada (1954)
- Accadde al commissariato (1954)
- Il cardinale Lambertini (1954)
- Lacrime d'amore (1954)
- Accadde al penitenziario (1955)
- Addio per sempre! (1958)
- L'amico del giaguaro (1959)
- Le cameriere, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1959)
- Ciao, ciao, bambina (1959)
- Le ambiziose (1960)
- La rabbia (1963) (voce)
- Carmen di Trastevere (1963)
- I due toreri (1965)
- Indovina chi viene a merenda? (1968)
- Lo sceriffo di Rockspring (1971)
- Il venditore di palloncini (1974)
Televisione
- Sceneggiato: Primo giorno di primavera (Rai, 1955), commedia con Carla Macelloni, Flora Lillo, Isa Pola, Italia Martini, Corrado Pani, Fanny Marchiò, Tino Carraro, Nives Zegna, regia di Claudio Fino
- Sceneggiato: L'eroe (Rai, 1955), di George Bernard Shaw, con Germana Paolieri, Aroldo Tieri, Franca Tamantini, Antonio Battistella, Vira Silenti, Enrico Maria Salerno, regia di Ferruccio Cerio
- Sceneggiato: Tutto da rifare pover'uomo (Rai, 1960), nel ruolo di Kalubbe
- Sceneggiato: La bottega del caffè (Rai, 1960), commedia di Carlo Goldoni, con Armando Bandini, Giulio Girola, Salvo Randone, Giancarlo Sbragia, Gianrico Tedeschi, Massimo De Francovich, Giacomo Piperno, Valeria Valeri, Ennio Balbo, Lia Zoppelli, Valentina Fortunato, regia di Guglielmo Morandi
- Sceneggiato: L'appuntamento di Senlis (Rai, 1960), di Jean Anouilh, con Francesca Benedetti, Jolanda Verdirosi, Giancarlo Sbragia, Paolo Rosmino, Ilaria Occhini, Miriam Pisani, Laura Carli, Irene Aloisi, Giuseppe Pagliarini, Stefano Sibaldi, Umberto Orsini, regia di Guglielmo Morandi
- Sceneggiato: Delitto perfetto (Rai, 1961), con Claudio Dani, Adriano Micantoni, Valentina Fortunato, Silvano Tranquilli, Ettore Ribotta, Nando Gazzolo, regia di Flaminio Bollini
- Sceneggiato: Caccia ai corvi (Rai, 1962), con Warner Bentivegna, Renzo Palmer, Luciano Melani, Gianni Bonagura, Maria Fiore, Antonella Della Porta, Mariolina Bovo, Franco Volpi, Michele Malaspina, Giustino Durano, Mario Scaccia, Loris Gizzi, Leonardo Bettarini, regia di Anton Giulio Majano
- Sceneggiato: Peppino Girella (Rai, 1963), nel ruolo di Luigi Paternò
- Sceneggiato: ..E Giove ride (Rai, 1963), con Giancarlo Sbragia; Carlo Romano; Edoardo Toniolo; Tina Lattanzi; Silvano Tranquilli; Elsa Albani; Mariolina Bovo; Miranda Campa; Isa Crescenzi; Sergio Totano
- Sceneggiato: David Copperfield (Rai, 1965), nel ruolo di Wilkins Micawber
- Sceneggiato: L'importanza di chiamarsi Ernesto (Rai, 1966), di Oscar Wilde, con Giancarlo Sbragia, Paola Quattrini, Gastone Moschin, Laura Tavanti, Evi Maltagliati, Franco Luzi, Marco Tulli, Gianna Piaz, regia di Flaminio Bollini
- Sceneggiato: Knock o Il trionfo della medicina di Jules Romains, con Raffaele Giangrande, Pierluigi Aprà, Alberto Lionello, Mario Righetti, Nino Dal Fabbro, Renzo Bianconi, Pina Cei, Michele Riccardini, regia di Vittorio Cottafavi
- Sceneggiato: Il fischietto d'argento (Rai, 1967), con Armando Furlai, Michele Riccardini, Alberto Carloni, Gianrico Tedeschi, Alfredo Varelli, Carlo Alighiero, Rina Franchetti, Wanda Capodaglio, Pina Cei, Clelia Matania, Elena Cotta, Michele Malaspina, regia di Carlo Di Stefano
- Sceneggiato: Non cantare, spara (Rai, 1968), regia di Daniela D'Anza
- Sceneggiato: Il galantuomo per transazione (Rai, 1973), commedia di Giovanni Giraud, con Mario Valdemarin, Manlio Guardabassi, Lucio Rama, Elisabetta Carta, Leopoldo Mastelloni, Emanuela Fallini, Edda Albertini, regia di Carlo Lodovici
- Varietà per ragazzi: Gulp! I fumetti in TV (Rai, 1972), voce di Nick Carter
Teatro
- Amore mascherato , di Sacha Guitry, con Aristide Baghetti, Anna Magnani, Alfredo Menichelli, Felice Romano, Renata Marini, regia Aristide Baghetti, prima al Teatro Argentina di Roma il 15 ottobre 1932
- Maya, di Simon Gantillon, con Anna Magnani, Ave Ninchi, Sandro Ruffini, Ignazio Bosic, Camillo Pilotto, Edda Albertini, Aroldo Tieri, Pino Locchi, Romolo Costa, Dina Romano, regia di Orazio Costa, prima al Teatro Eliseo di Roma il 24 novembre 1945
- Scampolo, di Dario Niccodemi, con Anna Magnani, Sandro Ruffini, Camillo Pilotto, Giovanna Galletti, Ave Ninchi, regia di Orazio Costa, prima al Teatro Eliseo di Roma il 6 dicembre 1945
Sceneggiatore
Cinema
- Gli zitelloni (1958), regia di Giorgio Bianchi
- Lupi nell'abisso (1959), regia di Silvio Amadio
- Uomini e nobiluomini (1959), regia di Giorgio Bianchi
- Messalina, Venere imperatrice (1960), regia di Vittorio Cottafavi
- Io amo, tu ami (1961), regia di Alessandro Blasetti
- I giorni contati (1962), regia di Elio Petri
- La cuccagna (1962), regia di Luciano Salce
- Oltraggio al pudore (1964), regia di Silvio Amadio[2]
- Io, io, io... e gli altri (1966), regia di Alessandro Blasetti
- La ragazza del bersagliere (1967), regia di Alessandro Blasetti
- Femmine insaziabili (1969), regia di Alberto De Martino
- Peccati in famiglia (1975), regia di Bruno Gaburro
Televisione
- Il marziano Filippo (1956), regia di Cesare Emilio Gaslini[3]
- Documentario: Storie dell'emigrazione (1972), regia di Alessandro Blasetti