Nando Gazzolo

Da Enciclopedia del Doppiaggio.it.
« Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile quello con la pistola è un uomo morto. »
(Gian Maria Volontè doppiato da Nando Gazzolo in Per un pugno di dollari nel 1964.)

(Nando Gazzolo doppia Yul Brynner nel film I dieci comandamenti, nel 1956 )

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Nando Gazzolo
© Foto dibertiec.com


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Ferdinando Gazzolo (Savona, 16 ottobre 1928) è un attore e doppiatore italiano.

Figlio dell’attore e doppiatore Lauro Gazzolo e dell’annunciatrice Aida Ottaviani Piccolo, annunciatrice all'EIAR di Milano, padre di Luca, regista, Matteo, attore, e Giovanna.

Indice

Dal teatro alla televisione

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Esordisce giovanissimo come attore radiofonico e debutta sulle scene nel 1948 con Antonio Gandusio in Gente magnifica di Saroyan. Attor giovane nella compagnia di Tatiana Pavlova, dove si fa apprezzare specialmente in Mulatto di Hugues, entra in quella di Renzo Ricci e Eva Magni, affermandosi definitivamente, grazie ad un grande temperamento artistico, in Antonio e Cleopatra (1951) nel ruolo di Ottaviano[1]. Passa poi alla compagnia del Teatro d'Arte Italiano con Luigi Squarzina e Vittorio Gassman, accanto al quale recita, nella parte di Orazio, in Amleto (1952). Recita successivamente con Laura Adani e Memo Benassi in La dodicesima notte (1953) nel ruolo di Orsino; al Teatro della Cometa di Roma in La guerra di Troia non si farà (1961) di Giradeaux; al Teatro Stabile di Roma in Il mercante di Venezia (1966) nel ruolo di Bassanio. Spiccano inoltre le sue partecipazioni a spettacoli come Racconto d'inverno (1953), Anfitrione di cui è protagonista, Biederman e gli incendiari di Frisch (1965); Nel 46 di Pasolini, ancora nel ruolo principale.

Gazzolo si dedica dal 1957 ad un intensa attività televisiva prestando la sua calda voce, dalla dizione perfetta, e la sua notevole presenza scenica, unita ad una notevole telegenia, a personaggi, spesso alteri e freddi, di molti sceneggiati degli anni sessanta e settanta. È il duca di Vallombrosa in Capitan Fracassa (1958), Freddie Hamson ne La cittadella (1964), Colline in Ultima bohème (1964), Andrej Stolz in Oblomov (1966), Dobbin in La fiera delle vanità (1967) e, nel 1968, il ruolo di Sherlock Holmes nello sceneggiato omonimo. Diretto da Edmo Fenoglio, Gazzolo ricopre nel 1971 il ruolo di Thomas nello sceneggiato televisivo I Buddenbrook e presta la sua bella voce di narratore ne Il mulino del Po. Ma la grande popolarità televisiva gli deriva da Carosello di cui è stato protagonista dal 1965 al 1976 come testimonial dell Amaretto di Saranno, sorseggiando il quale declama testi classici[2].

l'esordio nel cinema avviene relativamente tardi, nel 1961 con Costantino il grande di Lionello De Felice. Seguono alcuni film d'avventura e western del "filone all'italiana": I pirati della Malesia (1964 di Umberto Lenzi), Una spada per l'impero (1965) di Sergio Grieco, Un fiume di dollari (1966) di Carlo Lizzani, Django spara per primo (1966) di Alberto De Martino.

Un grande voce al doppiaggio

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Negli anni sessanta Gazzolo si dedica con particolare attenzione all'attività da cui riesce a trarre maggiori gratificazioni economiche, il doppiaggio, grazie al quale presta la sua voce ben impostata ad alcuni dei più popolari attori cinematografici italiani e stranieri[3]. Nella CDC Nando è attivo dagli inizi degli anni cinquanta. Alla fine dello stesso decennio è già uno degli attori più significativi per la sua bella voce e le notevoli doti recitative. Gazzolo inoltre è spesso voce narrante.

Dal 2002 lavora alla realizzazione di una collana di CD contenente una vasta selezione di brani di prosa e poesia. Tra i lavori più recenti a teatro, Sul lago dorato di Ernest Thompson nel 2003, Servo di scena di Ronald Harwood nel 2006 e Il burbero benefico nel 2007.

Doppiatore

Cinema

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Film Cinema
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Film d'animazione

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Film d'animazione
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Film TV

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Film TV e Miniserie
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Telefilm

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Telefilm
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Soap Opera e Telenovelas

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Soap Opera e Telenovelas
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Cartoni animati

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Cartoni animati
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Attore

Cinema

Televisione

Teatro

  • Antonio e Cleopatra (1951), di W. Shakespeare, con la compagnia Ricci-Magni
  • Amleto (1954), di W. Shakespeare, nel ruolo di Orazio, con la compagnia del Teatro d'Arte Italiano
  • Anfitrione, di Plauto
  • Chi ruba un piede è fortunato in amore, di Dario Fo
  • L’anfitrione, di H. Von Kleist
  • Il gioco delle parti, di L. Pirandello
  • Il giorno della civetta (1991), di L. Sciascia

Note

  1. G. Di Cola - "Le voci del tempo perduto", p. 334
  2. G. Di Cola - "Le voci del tempo perduto", p. 335
  3. ibidem

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