Il buono, il brutto, il cattivo

Da Enciclopedia del Doppiaggio.it.


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Il buono, il brutto, il cattivo (1966)
Il buono, il brutto, il cattivo | Italia
regia di Sergio Leone
154 min | colore | western
una produzione Alberto Grimaldi
scritto da Sergio Leone, Luciano Vincenzoni, Age & Scarpelli, Sergio Donati (non accreditato)

soggetto Sergio Leone, Luciano Vincenzoni
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Interpreti e personaggi
Doppiatori originali
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Interpreti e personaggi
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Doppiatori italiani
Doppiatori italiani
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Doppiatori trailer
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Doppiaggio italiano: C.D.C.
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Adattamento dialoghi italiani: {{{dialoghiitaliani}}}
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Edizione italiana: {{{edizioneitaliana}}}
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Fotografia di Tonino Delli Colli
Musiche di Ennio Morricone
Effetti speciali a cura di Eros Bacciucchi, Giovanni Corridori
Montaggio di Eugenio Alabiso, Nino Baragli
Scenografie a cura di Carlo Simi, Carlo Leva
Premi:
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Premi:
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Il buono, il brutto, il cattivo è un film del 1966 diretto da Sergio Leone, con Clint Eastwood, Lee Van Cleef e Eli Wallach.

Tra i più celebri film western della storia del cinema, è considerato la quintessenza del fortunato genere spaghetti-western.[1]

Per completare la trilogia del dollaro e per sfuggire ancora una volta al rischio della ripetizione, Sergio Leone aumenta il numero dei protagonisti da due a tre, inserendo anche l'elemento storico della guerra di secessione americana.

Indice

Trama

In un villaggio del sud degli Stati Uniti, il bandito Tuco Benedicto Pacifico Juan Maria Ramírez, il Brutto (Eli Wallach), esce vittorioso da uno scontro con tre uomini; li ha uccisi tutti meno che uno, Elam (Al Mulock), il quale rimane gravemente ferito alla spalla destra, prossima all'amputazione con tutto il braccio. Ora la taglia su di lui vale ben 2.000 dollari.

In una fattoria, sempre nel sud, vive una famiglia con due figli. Un giorno si presenta alla porta un sicario, conosciuto come "Sentenza", il Cattivo (Lee Van Cleef). Al padrone di casa, Stevens (Antonio Casas), gli chiede dove si trova il soldato confederato Jackson (Antonio Casale) e con quale nome si fa chiamare adesso; Stevens comincia il discorso arrivando a parlare di una certa cassa contenente 200.000 dollari che è scomparsa nel nulla, poi chiede a "Sentenza" quanto prende da Baker (Livio Lorenzon) per ucciderlo e gli offre il doppio per uccidere il suo mandante; infine, Stevens rivela il vero nome di Jackson, ovvero Bill Carson. Il sicario ringrazia, lo fredda, si mette in tasca la somma ed uccide il figlio maggiore di Stevens prima che questo lo uccida alle spalle. Quando torna da Baker, gli comunica che la missione è compiuta e che ora ha ricevuto un nuovo compito; lo esegue immediatamente uccidendo a sangue freddo Baker.

Nel frattempo, la nuova fuga di Tuco Ramírez dura poco: viene prima colto di sorpresa da tre cacciatori di taglie, i quali vengono freddati da "il Biondo"', il Buono (Clint Eastwood), il quale a sua volta cattura Tuco e lo porta dallo sceriffo (John Bartha). "Il Biondo" incassa la taglia ed al bandito viene comunicata la sentenza: impiccagione. Il giorno dell'esecuzione, scatta il piano: l'uomo che ha catturato il bandito spara un colpo di fucile che spezza il cappio. Si crea il caos ed il bandito ne approfitta per scappare...

Doppiaggio e date di uscita

Il set era una vera e propria Babele: Leone parlava italiano (e romanesco), ma pochissimo inglese; mezza troupe e le comparse parlavano spagnolo; Wallach non capiva l'italiano e quindi usava il francese per comunicare con gli italiani; anche durante le riprese, gli attori secondari parlavano le loro rispettive lingue, per poi essere doppiati in studio. Addirittura, Al Mulock (il bandito con un braccio solo) nemmeno recita frasi compiute, ma pronuncia una sequenza numerica non ricordandosi le proprie battute.

I tre protagonisti recitarono in inglese e vennero doppiati in italiano per il debutto del film a Roma. Per la versione americana del film, le loro voci vennero lasciate, mentre tutto il resto del cast venne doppiato in inglese. Si può notare che nessun dialogo è completamente sincronizzato, poiché Leone raramente (o mai) girava le scene con l'audio sincronizzato. Varie ragioni furono ipotizzate per questo: a Leone spesso piaceva sentire la musica di Morricone durante una scena per ispirare gli attori; a Leone importava inoltre molto più la visuale della scena rispetto ai dialoghi (il suo inglese era molto limitato); a tutto ciò si aggiungevano le limitazioni tecniche del tempo, e sarebbe stato dunque molto difficile registrare perfettamente i dialoghi nelle scene girate da Leone. Tuttavia, senza una ragione ben definita (alcuni affermarono che il film doveva sembrare girato direttamente in inglese, dunque si dovevano sistemare i problemi di sincronizzazione) tutti gli attori vennero ridoppiati. Il doppiaggio fu effettuato a New York tra l'ottobre e il novembre del 1967. La supervisione del doppiaggio fu affidata a Mickey Knox, un attore americano amico di Wallach. Knox ricorda: «Sergio aveva una pessima traduzione dall'italiano e, nella maggior parte dei casi, gli attori americani cambiavano le battute mentre doppiavano... io sapevo quello che avrebbero dovuto dire, perché avevo il copione italiano... ma dovevo trovare la battute giuste, non solo per mandare avanti la storia, ma anche perché corrispondessero al movimento delle labbra. Non è una cosa facile da fare. Di fatto, mi ci vollero sei settimane per scrivere quello che chiamano il copione col labiale. Normalmente per un film ce l'avrei fatta fra i sette e i dieci giorni. Ma quello non era un film normale». Sergio Donati andò a controllare l'operato dei doppiatori, ma con orrore scoprì il direttore del doppiaggio (Knox) modificare i dialoghi vistosamente, per essere sincronizzati con il labiale. Donati, a questo proposito, disse: «A semplificare le cose arrivò pure Clint Eastwood il quale ormai, dopo il terzo film con Leone, stava con lui in un reciproco cordiale rapporto tipo senza di me non saresti nessuno, brutto stronzo. Clint con una faccia da western sbatté il suo "shooting script" sul leggio e disse con la voce gelida e sussurrante che conoscete tutti: «Io ripeto esattamente quello che ho detto sul set». Sapendo benissimo di rovinarci in quanto era tradizione leoniana sconvolgere completamente i dialoghi durante il montaggio». Inoltre, a causa di un errore di traduzione, nei primi trailer americani del film Sentenza diventa il Brutto e Tuco il Cattivo.

Il film fu proiettato per la prima volta in pubblico il 23 dicembre 1966 in Italia; esiste poi una versione director's cut, distribuita anche nella nostra penisola, della durata di 182' che rende più completo lo svolgimento del film e la caratterizzazione dei personaggi.

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Collegamenti ad altre pellicole

  • Il regista Giovanni Grimaldi realizzò una parodia di questo film nel 1967, intitolata Il bello, il brutto, il cretino: interpretato da Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, ripeteva in chiave comica alcune situazioni del film originale, tra cui il celebre duello finale; viene anche imitato, in alcune scene, lo stile di Leone, ad esempio le inquadrature lunghe sul primo piano degli attori siciliani durante il duello.[2]
  • Il film Vado... l'ammazzo e torno di Enzo G. Castellari è una vera e proprio fucina di allusioni al capolavoro di Leone: il titolo stesso del film, Vado... l'ammazzo e torno è una battuta di Tuco, quando riforma la società con il Biondo. Ma i riferimenti non si esauriscono qui: il film stesso ricalca la trama del più blasonato capolavoro, con tre uomini alla ricerca di un tesoro nascosto; inoltre, nella scena iniziale del film, quando arrivano i tre banditi in città, sono facilmente riconoscibili dai vestiti e dagli atteggiamenti come il Buono, il Brutto e il Cattivo.[2]
  • Il titolo del film venne "riciclato" nel 1977 in Il cinico, l'infame, il violento di Umberto Lenzi.
  • Nel film Brazil di Terry Gilliam, quando Sam Lowry (Jonathan Pryce) sta per entrare nell'ufficio di Jack Lint (Michael Palin), vede a terra vicino ai suoi piedi una chiazza di sangue, chiaro riferimento all'identica scena ne Il buono, il brutto, il cattivo, quando il Biondo viene convocato da Sentenza dopo che Tuco è stato torturato.[2]
  • Nel film Botte di Natale, ultimo film della coppia Bud Spencer e Terence Hill, viene diverse volte utilizzato lo stratagemma del Biondo che sparava sulla corda del cappio di un condannato a morte.[2]
  • In Kill Bill vol. 2 di Quentin Tarantino, quando la Sposa avanza nella Cappella verso l'esterno si sente suonare il tema de Il tramonto di Ennio Morricone che ne Il buono, il brutto e il cattivo viene utilizzato quando il Cattivo giunge presso la sua prima vittima.[2]
  • Nel film Le iene dello stesso Tarantino, la sparatoria finale a tre può essere letta come una citazione del film di Sergio Leone.
  • Nel film di Roberto Benigni La tigre e la neve è riportata, attraverso un parallelismo e la televisione, la scena conclusiva de Il buono, il brutto e il cattivo, quando Clint Eastwood viene chiamato «figlio di puttana» da Tuco. Inoltre, nella scena in cui Attilio prova a sedurre Vittoria, è possibile notare che la televisione trasmette il capolavoro di Leone.[2]
  • In Vizi di famiglia di Rob Reiner viene utilizzato il tema principale de Il buono, il brutto, il cattivo, quando Beau Burroughs (Kevin Costner) affronta Katharine Richelieu (Shirley MacLaine).[2]
  • Ne Pirati dei Caraibi - La maledizione del forziere fantasma popolarissimo film di Gore Verbinski in una delle scene finali, quando Jack Sparrow (Johnny Depp), Will Turner (Orlando Bloom) e il Capitano Norrington (Jack Davenport) si puntano le spade vicendevolmente, formano un triangolo, che ricorda molto quello tra il Biondo, Tuco e Sentenza nella scena finale del cimitero.[2]
  • Nel film Smokin' Aces di Joe Carnahan, quando Darwin Tremor (Chris Pine) afferma di essere un ventriloquo con il corpo di un'altra persona, si può udire il pezzo Morte di un soldato di sottofondo. La suddetta traccia fa parte inoltre della colonna sonora originale del film.[2]
  • Nel film sud-koreano The Good, The Bad, The Weird di Kim Ji-woon è un omaggio al film di Sergio Leone, difatti i protagonisti sono sempre 3, sono alla ricerca di un tesoro, e alla fine sono coinvolti nel famoso triello.
  • Nel fumetto Marvel del 2009 "Punisher - War Zone, La resurrezione di Ma Gnucci Vol. 2", scritto da Garth Ennis e disegnato da Steve Dillon c'è un chiaro riferimento ad una delle ultime scene del film. Frank Castle alias Il Punitore costringe Charlie Schitti, un membro della mafia, a scavare una tomba per riesumare il corpo di una boss della malavita. Nella vignetta precedente i due personaggi sono seduti in un bar e in un balloon che punta ad una televisione si legge chiaramente la storica frase: "Vedi in questo mondo ci sono due tipi di persone. Quelli con le pistole cariche e quelli che scavano. Tu scavi.".

DVD

Nel 1970 la Cineteca Nazionale acquistò la copia integrale del capolavoro di Sergio Leone. Dopo 30 anni, nel 2000, la stessa Cineteca ha dato inizio al restauro della pellicola originale, contenente inoltre 3363 fotogrammi tagliati nel 1966.[3] Tutte le nuove tecnologie sono state utilizzate, dando al film nuova vita, rinnovando i magnifici colori dei paesaggi spagnoli e risincronizzando la splendida colonna sonora. I curatori del progetto sono stati Tonino Delli Colli, Enzo Ocone, Alberto Grimaldi e Aldo Strappini. Il restauro è stato effettuato nei laboratori della prestigiosa Scuola Nazionale di Cinema - Cineteca Nazionale e di Cinecittà in Roma.[3]

Mondo Home Entertainment

Per quanto riguarda il mercato italiano, la sola edizione DVD del film è ad opera della Mondo Home Entertainment, benché ora fuori catalogo.[4] Il presente DVD manteneva intatta la qualità originale del film, conservando l'audio mono implementando allo stesso tempo il nuovo Dolby Digital 5.1. Per quanto riguarda i contenuti speciali non si ha di fronte una vasta scelta: il tutto si limita a delle schede del cast e al trailer francese del film. In aggiunta a ciò, il film non presenta le scene tagliate, limitandosi a 168 minuti totali. Ben di altra fattura sono le versioni DVD d'oltre oceano.

Nell'ottobre 2007, la Mondo Home Entertainment ha riproposto in una nuova versione il film, che dunque è disponibile nel catalogo. Nonostante ciò, la casa distributrice si è limitata a modificare la grafica del package, lasciando intatta la qualità del film; anche la durata è rimasta la stessa.[5][6]

Metro-Goldwyn-Mayer

Il 18 maggio del 2004,[7] la Metro-Goldwyn-Mayer ha pubblicato una edizione speciale in DVD de Il buono, il brutto, il cattivo, includendo 18 minuti precedentemente tagliati,[8] compresa la scena nella quale viene spiegato come Sentenza arriva al campo di prigionia ad aspettare il Biondo e Tuco. Visto che queste scene non furono mai doppiate durante la produzione del film, e inoltre non furono mai sottotitolate (furono infatti subito tagliate dai distributori statunitensi del film), Eastwood e Wallach vennero chiamati a doppiare i propri dialoghi quasi 40 anni dopo l'uscita del film. Van Cleef, deceduto nel 1989, fu doppiato da Simon Prescott. Il box contenente i DVD contiene inoltre 5 mini poster da collezione provenienti da varie nazioni (Spagna, Germania, Cina, Stati Uniti), una soundtrack card, un libretto di 8 pagine contenente una recensione del film scritta da Roger Ebert, una lista dei contenuti speciali e l'elenco delle scene.[9]


Questa versione del DVD è unanimemente considerata una delle migliori in commercio, benché alcuni puristi del genere criticarono il nuovo audio remissato in stereo contenente diversi effetti sonori (si noti particolarmente che tutti i rumori degli spari sono cambiati), senza essere presente l'opzione per usufruire dell'audio originale. Inoltre, è stata aggiunta una scena tagliata personalmente da Leone, che non fu mostrata neanche alla premiere italiana del film: anche questa scelta è stata discussa, in quanto molti pensano che ciò vada contro il volere del regista. Nel 2007, inoltre, la Metro-Goldwyn-Mayer ha pubblicato di nuovo il film nel suo box "The Sergio Leone Anthology".[11][12]

Note

Collegamenti esterni

I film di Sergio Leone
Gli ultimi giorni di Pompei (1959) | Il colosso di Rodi (1961)
Trilogia del dollaro: Per un pugno di dollari (1964) | Per qualche dollaro in più (1965) | Il buono, il brutto, il cattivo (1966)
Trilogia del tempo: C'era una volta il West (1968) | Giù la testa (1971) | C'era una volta in America (1984)
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