Pino Locchi
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Entra subito a far pane di compagnie teatrali prestigiose come la Pagnani-Cervi, quella di [[Giulio Stivai]] e poi di [[Ruggero Ruggeri]]. Nella compagnia di [[Luigi Cimara]], è molto apprezzato in ''[[Madre natura]]'' di Birabeau e approda anche al Teatro Eliseo di Roma. Durante l'intensa attività teatrale, Locchi trova il tempo di apparire di nuovo in qualche film come ''[[Turbamento]]'' (1942) di [[Guido Brignone]] e ''[[Messalina]]'' (1951) di [[Carmine Gallone]]. | Entra subito a far pane di compagnie teatrali prestigiose come la Pagnani-Cervi, quella di [[Giulio Stivai]] e poi di [[Ruggero Ruggeri]]. Nella compagnia di [[Luigi Cimara]], è molto apprezzato in ''[[Madre natura]]'' di Birabeau e approda anche al Teatro Eliseo di Roma. Durante l'intensa attività teatrale, Locchi trova il tempo di apparire di nuovo in qualche film come ''[[Turbamento]]'' (1942) di [[Guido Brignone]] e ''[[Messalina]]'' (1951) di [[Carmine Gallone]]. | ||
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− | Entra nel mondo del doppiaggio dove diventa, nel giro di qualche anno, una delle voci più autorevoli, calda, virile, rassicurante, chiara e limpida. È la voce di [[Tony Curtis]] e di [[Sean Connery]] principalmente, due attori che spiccano per la loro compostezza virile e allo stesso tempo ironica, peculiarità che si adatta perfettamente alla voce maschia e sensuale di Locchi. È la voce di [[Elvis Presley]] in quasi tutti i suoi film (tra cui ''[[Stella di fuoco]]'', ''[[Il delinquente del rock 'n roll]]'', ''[[L'idolo di Acapulco]]''). Tanti gli attori italiani che hanno usufruito della voce di Pino: [[Achille Togliani]], [[Teddy Reno]], [[Maurizio Arena]], [[Claudio Villa,]] [[Giuliano Gemma]], [[Tomas Milian]] e soprattutto Mario Girotti, in arte [[Terence Hill]], in ''[[Lo chiamavano Trinità]]'', ''[[...continuavano a chiamarlo Trinità]]'', ''[[Il mio nome è Nessuno]]'' e in quasi tutti i film della coppia Terence Hill/Bud Spencer, dove [[Bud Spencer|Spencer]] (Carlo Pedersoli) è doppiato da [[Glauco Onorato]]. Locchi doppia poi anche [[Aldo Giuffrè]] in ''[[Il buono, il brutto, il cattivo]]'' di [[Sergio Leone]]. | + | Entra nel mondo del doppiaggio dove diventa, nel giro di qualche anno, una delle voci più autorevoli, calda, virile, rassicurante, chiara e limpida. È la voce di [[Tony Curtis]] e di [[Sean Connery]] principalmente, due attori che spiccano per la loro compostezza virile e allo stesso tempo ironica, peculiarità che si adatta perfettamente alla voce maschia e sensuale di Locchi. È la voce di [[Elvis Presley]] in quasi tutti i suoi film (tra cui ''[[Stella di fuoco]]'', ''[[Il delinquente del rock 'n roll]]'', ''[[L'idolo di Acapulco]]''). Tanti gli attori italiani che hanno usufruito della voce di Pino: [[Achille Togliani]], [[Teddy Reno]], [[Maurizio Arena]], [[Claudio Villa,]] [[Giuliano Gemma]], [[Tomas Milian]] e soprattutto Mario Girotti, in arte [[Terence Hill]], in ''[[Lo chiamavano Trinità]]'', ''[[...continuavano a chiamarlo Trinità]]'', ''[[Il mio nome è Nessuno]]'' e in quasi tutti i film della coppia Terence Hill/Bud Spencer, dove [[Bud Spencer|Spencer]] (Carlo Pedersoli) è doppiato da [[Glauco Onorato]]. Locchi doppia poi anche [[Aldo Giuffrè]] in ''[[Il buono, il brutto, il cattivo]]'' di [[Sergio Leone]].<br /> |
Uno dei fenomeni cinematografici più eclatanti degli anni sessanta è la saga dell'agente segreto James Bond interpretato da [[Sean Connery]], un attore che ha usufruito sempre della voce di [[Pino Locchi]]. Il film che consacra definitivamente il mito bondiano è ''[[Agente 007 - Missione Goldfinger]]'', in cui Bond affronta uno dei suoi avversari più singolari, Goldfinger, interpretalo da [[Gert Froebe]] (e doppiato da [[Giorgio Capecchi]]), un uomo ossessionato dall'oro. | Uno dei fenomeni cinematografici più eclatanti degli anni sessanta è la saga dell'agente segreto James Bond interpretato da [[Sean Connery]], un attore che ha usufruito sempre della voce di [[Pino Locchi]]. Il film che consacra definitivamente il mito bondiano è ''[[Agente 007 - Missione Goldfinger]]'', in cui Bond affronta uno dei suoi avversari più singolari, Goldfinger, interpretalo da [[Gert Froebe]] (e doppiato da [[Giorgio Capecchi]]), un uomo ossessionato dall'oro. | ||
Sicuramente una delle commedie più strepitose e divertenti mai realizzate, ''[[A qualcuno piace caldo]]'' di [[Billy Wilder]], vede riuniti in una spassosissima vicenda tre attori amatissimi dal pubblico di tutte le latitudini: [[Jack Lemmon]] doppiato da [[Giuseppe Rinaldi]], [[Tony Curtis]] da [[Pino Locchi]] e [[Marylin Monroe]] da [[Rosetta Calavetta]]. Innumerevoli sono le scene divertenti della vicenda, ma è significativo ricordare quella dove Joe, per conquistare Zucchero, smette i propri abiti femminili e, indossata una divisa e montati un paio di occhiali, si finge un ricco industriale scapolo. La scena si svolge sulla spiaggia. Mentre Zucchero gioca a palla con le compagne, a cui si è aggregato Jerry (Lemmon) travestito da donna, Joe si avvicina e, con una tattica tutta sua, prende posto su di un sedile di paglia. Attirando l'attenzione di Zucchero, comincia a parlarci con una voce artefatta e serafica. Nell'originale Tony Curtis imita [[Cary Grant]]. Pino Locchi regge il gioco di Curtis e, rendendo omaggio a [[Vittorio De Sica]], imita il grande attore regista spesso impegnato ad impersonare personaggi alteri e distinti se non nobili, veri o presunti che siano<ref>G. Di Cola - "Le voci del tempo perduto", pag. 363</ref>. | Sicuramente una delle commedie più strepitose e divertenti mai realizzate, ''[[A qualcuno piace caldo]]'' di [[Billy Wilder]], vede riuniti in una spassosissima vicenda tre attori amatissimi dal pubblico di tutte le latitudini: [[Jack Lemmon]] doppiato da [[Giuseppe Rinaldi]], [[Tony Curtis]] da [[Pino Locchi]] e [[Marylin Monroe]] da [[Rosetta Calavetta]]. Innumerevoli sono le scene divertenti della vicenda, ma è significativo ricordare quella dove Joe, per conquistare Zucchero, smette i propri abiti femminili e, indossata una divisa e montati un paio di occhiali, si finge un ricco industriale scapolo. La scena si svolge sulla spiaggia. Mentre Zucchero gioca a palla con le compagne, a cui si è aggregato Jerry (Lemmon) travestito da donna, Joe si avvicina e, con una tattica tutta sua, prende posto su di un sedile di paglia. Attirando l'attenzione di Zucchero, comincia a parlarci con una voce artefatta e serafica. Nell'originale Tony Curtis imita [[Cary Grant]]. Pino Locchi regge il gioco di Curtis e, rendendo omaggio a [[Vittorio De Sica]], imita il grande attore regista spesso impegnato ad impersonare personaggi alteri e distinti se non nobili, veri o presunti che siano<ref>G. Di Cola - "Le voci del tempo perduto", pag. 363</ref>. | ||
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==Doppiatore== | ==Doppiatore== |
Versione delle 22:37, 13 ago 2011
« Dal teatro Parioli in Roma, il Maurizio Costanzo Show! » | |
(La voce di Pino Locchi che introduce lo show)
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(Pino Locchi doppia Sean Connery nel film Mato Grosso, nel 1992 )
Pino Locchi (Giuseppe Locchi; Roma, 10 novembre 1925 – Roma, 21 novembre 1994) è stato un attore, doppiatore e direttore del doppiaggio italiano.
Indice |
Gli esordi in teatro e al cinema
A differenza di altri colleghi attori, Pino comincia precocissimo la sua carriera nel cinema, mentre a teatro approderà solo in un secondo tempo. Debutta ad appena sei anni con il documentario Il Natale di Bebè prodotto per la Cines e diretto da Carlo Campogalliani, al quale seguiranno numerose interpretazioni da bambino in concomitanza con la nascita del sonoro in Italia. Gira Camicia nera (1931) di Gioacchino Forzano, Il canale degli angeli (1943) di Francesco Pasinetti, Fiat Voluntas Dei (1935) di Amleto Palermi, al fianco di Angelo Musco, e soprattutto Campo di maggio, dello stesso anno, ancora di Forzano, in cui impersona il piccolo Re di Roma, figlio di Napoleone. Ma, pur continuando la sua carriera di attore bambino, Locchi, proprio su invito di Forzano, comincia a dedicarsi seriamente al teatro, attività che lo assorbirà sempre di più fino a fargli diradare considerevolmente l'attività cinematografica[1]. Entra subito a far pane di compagnie teatrali prestigiose come la Pagnani-Cervi, quella di Giulio Stivai e poi di Ruggero Ruggeri. Nella compagnia di Luigi Cimara, è molto apprezzato in Madre natura di Birabeau e approda anche al Teatro Eliseo di Roma. Durante l'intensa attività teatrale, Locchi trova il tempo di apparire di nuovo in qualche film come Turbamento (1942) di Guido Brignone e Messalina (1951) di Carmine Gallone.
Il doppiaggio: il binomio fortunato con Terence Hill e Sean Connery
Entra nel mondo del doppiaggio dove diventa, nel giro di qualche anno, una delle voci più autorevoli, calda, virile, rassicurante, chiara e limpida. È la voce di Tony Curtis e di Sean Connery principalmente, due attori che spiccano per la loro compostezza virile e allo stesso tempo ironica, peculiarità che si adatta perfettamente alla voce maschia e sensuale di Locchi. È la voce di Elvis Presley in quasi tutti i suoi film (tra cui Stella di fuoco, Il delinquente del rock 'n roll, L'idolo di Acapulco). Tanti gli attori italiani che hanno usufruito della voce di Pino: Achille Togliani, Teddy Reno, Maurizio Arena, Claudio Villa, Giuliano Gemma, Tomas Milian e soprattutto Mario Girotti, in arte Terence Hill, in Lo chiamavano Trinità, ...continuavano a chiamarlo Trinità, Il mio nome è Nessuno e in quasi tutti i film della coppia Terence Hill/Bud Spencer, dove Spencer (Carlo Pedersoli) è doppiato da Glauco Onorato. Locchi doppia poi anche Aldo Giuffrè in Il buono, il brutto, il cattivo di Sergio Leone.
Uno dei fenomeni cinematografici più eclatanti degli anni sessanta è la saga dell'agente segreto James Bond interpretato da Sean Connery, un attore che ha usufruito sempre della voce di Pino Locchi. Il film che consacra definitivamente il mito bondiano è Agente 007 - Missione Goldfinger, in cui Bond affronta uno dei suoi avversari più singolari, Goldfinger, interpretalo da Gert Froebe (e doppiato da Giorgio Capecchi), un uomo ossessionato dall'oro. Sicuramente una delle commedie più strepitose e divertenti mai realizzate, A qualcuno piace caldo di Billy Wilder, vede riuniti in una spassosissima vicenda tre attori amatissimi dal pubblico di tutte le latitudini: Jack Lemmon doppiato da Giuseppe Rinaldi, Tony Curtis da Pino Locchi e Marylin Monroe da Rosetta Calavetta. Innumerevoli sono le scene divertenti della vicenda, ma è significativo ricordare quella dove Joe, per conquistare Zucchero, smette i propri abiti femminili e, indossata una divisa e montati un paio di occhiali, si finge un ricco industriale scapolo. La scena si svolge sulla spiaggia. Mentre Zucchero gioca a palla con le compagne, a cui si è aggregato Jerry (Lemmon) travestito da donna, Joe si avvicina e, con una tattica tutta sua, prende posto su di un sedile di paglia. Attirando l'attenzione di Zucchero, comincia a parlarci con una voce artefatta e serafica. Nell'originale Tony Curtis imita Cary Grant. Pino Locchi regge il gioco di Curtis e, rendendo omaggio a Vittorio De Sica, imita il grande attore regista spesso impegnato ad impersonare personaggi alteri e distinti se non nobili, veri o presunti che siano[2].
Doppiatore
Cinema
Dopo aver svolto un'intensa attività radiofonica entra a far parte di una compagnia di doppiaggio dove diventa una delle "voci" più richieste per attori stranieri e non soltanto.
Film d'animazione
Film d'animazione
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Film TV
Film TV e Miniserie
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Telefilm
Telefilm
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Soap Opera e Telenovelas
Soap Opera e Telenovelas
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Pubblicità
Pubblicità
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Cartoni animati
Cartoni animati
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Altre attività di doppiaggio
Direzione del doppiaggio
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Filmografia come attore
Cinema
- L'ultima avventura (1932), di Mario Camerini
- Camicia nera (1933), di Giovacchino Forzano
- Campo di maggio (1935), di Giovacchino Forzano
- Fiat Voluntas Dei (1935), di Amleto Palermi
- La trappola di fuoco (Il grido della città) (1953), di Gaetano Petrosemolo
- A mezzanotte va la ronda del piacere (1975), di Marcello Fondato
- Stark System (1980), di Armenia Balducci
Televisione
- Voce narrante di numerosissimi documentari televisivi.
- Voce introduttiva delle passate edizioni del "Maurizio Costanzo Show" (Canale 5).
Note
- ↑ G. Di Cola - "Le voci del tempo perduto", pag. 360
- ↑ G. Di Cola - "Le voci del tempo perduto", pag. 363
- ↑ (eccezion fatta per alcuni film come Cuba, L'uomo che volle farsi re, Zardoz, Asteroid, Robin e Marian e Robin Hood, principe dei ladri, Pino Locchi ha doppiato regolarmente Sean Connery fino al proprio decesso)