Lo chiamavano Trinità

Da Enciclopedia del Doppiaggio.it.


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Lo chiamavano Trinità (1970)
Lo chiamavano Trinità | Italia
regia di Enzo Barboni
117 min | colore | western
una produzione Italo Zingarelli
scritto da Enzo Barboni

soggetto Enzo Barboni
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Interpreti e personaggi
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Doppiatori originali
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Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
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Doppiatori italiani
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Doppiaggio italiano: C.D.C.
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Fonico di mix: Nino Renda
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Premi:
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Fotografia di Aldo Giordani
Musiche di Franco Micalizzi, Lally Scott
Effetti speciali a cura di Sergio Chiusi
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Scenografie a cura di Enzo Bulgarelli
Premi:



« Mormone: Salve fratelli!
Bambino: Salve! Glielo hai detto tu che siamo fratelli?
Trinità: Io? E chi lo conosce!!
Mormone: È il signore che vi manda da noi!
Bambino: No, passavamo di qui per caso!!
 »
(Al momento in cui giungono all'accampamento dei mormoni)

Lo chiamavano Trinità è un film del genere spaghetti-western in versione comica diretto nel 1970 da Enzo Barboni, con il nome d'arte di E.B. Clucher, regista anche del sequel ...continuavano a chiamarlo Trinità uscito un anno dopo.

Lo chiamavano Trinità è ormai diventato un "classico" del cinema italiano, sia per gli amanti del genere comico che di quello western, anche se si tratta principalmente di una sobria e divertente parodia dei più cruenti spaghetti-western[1], nata sulla loro proficua scia degli anni '60 e '70, di cui ricalca fedelmente lo stile, in cui le consuete pistolettate vengono sostituite dalle celeberrime scazzottate della coppia di attori Bud Spencer e Terence Hill, che le hanno rese famose nei loro svariati film.

Fu il film in cui Barboni consolidò e perfezionò il cliché della coppia creato prima da Giuseppe Colizzi. In realtà i due attori protagonisti, nella prima visione di Barboni, avrebbero dovuto essere i due attori italiani George Eastman, nella parte che fu di Pedersoli, e Peter Martell, nella parte che fu di Girotti.

Saputo che Barboni stava girando i vari produttori per proporre il proprio copione, furono gli stessi Girotti e Pedersoli che si proposero in coppia a Barboni, di fatto imponendosi per la parte [2]. Campione d'incassi nella stagione 1970-71 e soprattutto d'ascolti negli innumerevoli passaggi televisivi, Lo chiamavano Trinità fece il boom nel 1988 con oltre 12 milioni di telespettatori, alla prima messa in onda (su Rai Uno) da quando esisteva l'Auditel (dicembre 1986).

Indice

Trama

Trinità (Terence Hill), detto la mano destra del Diavolo, apparentemente pigro e sornione vagabondo, è in realtà un pistolero lesto e ammaliatore con un gran difetto: ha un continuo prurito alle mani che lo porta a misurarsi con ogni pistolero appena ne ha l’occasione. Trinità scova lo scorbutico fratello Bambino (Bud Spencer), detto la mano sinistra del Diavolo, in uno sperduto villaggio del West dove riveste abusivamente il ruolo di sceriffo nell'attesa dell'arrivo dei suoi complici, Faina e Il Timido, per razziare una mandria di stalloni non ancora marchiati.

Il Maggiore (Farley Granger), influente uomo di malaffare che spadroneggia nel villaggio, è infatti in possesso di un branco di cavalli appena fuori confine, e mira a sgombrare la vicina e verdeggiante vallata dalla pacifica comunità di Mormoni ivi stanziata, per adibirla a pascolo dei suoi equini. La presenza di Trinità, però, finirà presto col gettare scompiglio nel paese. Essa interferirà infatti sia nei piani del fratello, schierandolo dalla parte dei mormoni, che in quelli del Maggiore, il quale non si asterrà dal ricorrere ad ogni mezzo per il raggiungimento dei propri fini, compreso allearsi coll'acerrimo nemico Mescal e la sua banda di tagliagole.

Versioni

La durata integrale della pellicola, che fino a pochi anni fa veniva trasmessa in televisione, è di 111 minuti, ma il DVD del film, uscito nel 2003, ha soltanto una durata di 106 minuti - 5 minuti inferiore - a causa del taglio di alcune scene[3] o parti minori di queste, che da allora non vengono più trasmesse neanche in televisione.

Location

Il film fu girato a Camerata Nuova, un comune di 480 abitanti della provincia di Roma che sorge a 810 m di altitudine, al confine tra Lazio e Abruzzo al termine di una vallata circondata dai boschi.

Luogo principale delle riprese è stata la località di Camposecco[4] una valle all'interno del Parco Regionale dei Monti Simbruini[5] a ridosso dal confine con l'Abruzzo.

La scena della cascata si svolge alle cascate di Monte Gelato, nel parco della valle del Treia (fra Roma e Viterbo), il villaggio western è quello costruito negli studi di produzione della De Laurentiis lungo la via Pontina (infatti nelle scene del Saloon, durante la notte, si vedono delle tende rosse dietro le porte e le finestre, che fanno capire come ci si trovi in un teatro di posa). Il complesso è oggi in stato di abbandono e del villaggio non è purtroppo rimasta traccia. Le scene in cui Terence Hill viaggia per il deserto ed entra nella 'posada' a mangiare (all'inizio e alla fine del film) sono state girate sulla spiaggia di Castel Porziano, alla periferia di Roma (le macchine da presa erano collocate in modo da avere il mare alle spalle).

Curiosità

  • Inizialmente, nessun produttore era interessato al film. Il regista, E.B. Clucher (Enzo Barboni), mostrò a più produttori la sceneggiatura, ma nessuno credette nel progetto perché sostituiva battute e scazzottate a sparatorie e spargimenti di sangue. Alla fine lo produsse Zingarelli, mentre per la parte si proposero Terence Hill e Bud Spencer. Il film innovò il genere "Spaghetti Western", creando il "Fagioli Western", prendendone in giro molti stereotipi in modo intelligente, ed andò oltre la più rosea previsione riscuotendo successo di pubblico e di critica.
  • Terence Hill in più interviste ha dichiarato che per interpretare Trinità nella storica scena iniziale dell'"abbuffata di fagioli" digiunò realmente per due giorni.
  • Il personaggio di Bambino (interpretato da Bud Spencer) nel copione originale non esisteva, ma venne aggiunto in seguito.
  • Il bambino mormone con il quale Trinità gioca in una scena è Jess Hill, figlio dello stesso Terence Hill.

Note

  1. Definito anche come l'iniziatore dei "Fagioli Western" (Alberto Castagna & Maurizio C. Graziosi. Il western all'italiana. Motta, 2005. ISBN 88-7179-477-X)
  2. Terence Hill, nell'intervista rilasciata a www.terencehill.it a Perugia
  3. budterence.tk elenco delle scene tagliate
  4. Fonte: [1]
  5. Fonte: Anieneonline.com

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