Glauco Onorato

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* [[Immagine:Leggiodoro.png]] Miglior interpretazione maschile al [[Premio Leggio d'Oro 1995]]
 
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Voce italiana di [[Bud Spencer]] e di [[Arnold Schwarzenegger]] ed una delle voci più rappresentative e caratteristiche della sua generazione, insieme a [[Ferruccio Amendola]] e [[Pino Locchi]], con i quali condivise molti lavori.
 
Voce italiana di [[Bud Spencer]] e di [[Arnold Schwarzenegger]] ed una delle voci più rappresentative e caratteristiche della sua generazione, insieme a [[Ferruccio Amendola]] e [[Pino Locchi]], con i quali condivise molti lavori.
  
Figlio dell'attore [[Giovanni Onorato|Giovanni]], (apparso nella serie di film di ''[[Don Camillo]]'') era il padre di [[Riccardo Niseem Onorato|Niseem]], attore e doppiatore, e [[Sara Onorato|Sara]], a sua volta anch'essa doppiatrice, e fratello di '''Marco Onorato''', celebre direttore della fotografia. È morto all'età di 73 anni il 31 dicembre [[2009]] verso le ore 13:00 all'ospedale San Camillo di Roma, a causa di una grave malattia da cui era affetto da tempo.<ref>{{cita news|url=http://www.agi.it/spettacolo/notizie/200912311536-spe-rt10079-cinema_scompare_glauco_onorato_voce_italiana_di_terminator|titolo=Scompare Glauco Onorato, 'voce' italiana di "Terminator"|pubblicazione=agi.it|accesso=01-01-2010}}</ref>
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Figlio dell'attore [[Giovanni Onorato|Giovanni]], (apparso nella serie di film di ''[[Don Camillo]]'') era il padre di [[Riccardo Niseem Onorato|Niseem]], attore e doppiatore, e [[Sara Onorato|Sara]], a sua volta anch'essa doppiatrice, e fratello di '''Marco Onorato''', celebre direttore della fotografia. Si è spento all'età di 73 anni il 31 dicembre [[2009]] verso le ore 13:00 all'ospedale San Camillo di Roma, a causa di una grave malattia da cui era affetto da tempo.<ref>{{cita news|url=http://www.agi.it/spettacolo/notizie/200912311536-spe-rt10079-cinema_scompare_glauco_onorato_voce_italiana_di_terminator|titolo=Scompare Glauco Onorato, 'voce' italiana di "Terminator"|pubblicazione=agi.it|accesso=01-01-2010}}</ref>
  
Doppiatore dall'inconfondibile timbro vocale, è famoso per aver doppiato molteplici attori tra cui [[Bud Spencer]] in quasi tutte le sue interpretazioni, conferendo ai personaggi dell'attore una inconfondibile caratterizzazione che ha indubbiamente contribuito al successo di quest'ultimo; i film con Bud Spencer erano in genere girati in inglese, e venivano ridoppiati in italiano da doppiatori per rendere più neutra la pronuncia degli attori (che avevano frequentemente parlate dagli accenti locali), ritenuta più adeguata ad un pubblico nazionale: Bud Spencer ad esempio aveva specie nei primi anni di carriera una parlata di tipo partenopeo<ref>{{cita news|url=http://www.badtaste.it/index.php?option=com_content&task=view&id=11000&Itemid=29|titolo=E' morto Glauco Onorato, voce di Bud Spencer|pubblicazione=badtaste.it|accesso=01-01-2010}}</ref>. Nel film ''[[La collina degli stivali]]'' appare come attore al fianco dello stesso Bud Spencer.
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===Il teatro e i grandi sceneggiati televisivi===
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[[Immagine:Glaucoonorato-2.jpg|right|250px|thumb|Glauco Onorato in sala doppiaggio<br><small>© Foto [http:www.arturovillone.it arturovillone.it]</small>]]
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Nasce casualmente a Torino il 7 dicembre [[1936]] da [[Giovanni Onorato]] e [[Graziella Ceri]], entrambi impegnati in una tourné teatrale. Il padre, nato a Palermo nel [[1902]], recita in teatro dalla prima metà degli anni trenta prima di esordire nel cinema nel [[1937]] con ''[[Il dottor Antonio]]'' di [[Enrico Guazzoni]]. Socio fondatore della CDC, si fa apprezzare come un simpatico e spigliato caratterista in oltre cinquanta film, ira i quali è doveroso ricordare la figura dello Smilzo in tre film della serie di ''[[Don Camillo]]''. Anche la madre, nata a Milano il 18 aprile [[1892]], svolge un'intensa attività teatrale. Glauco, pur essendo figlio d'arte, curiosamente da piccolo non vuole intraprendere la carriera di attore. Di carattere estroverso ed irrequieto, mal sopporta le imposizioni di qualsiasi genere; frequenta il liceo scientifico per un interesse verso i problemi scientifici, ma contesta la scuola in generale per come è strutturala. L'attore [[Manlio Busoni]] lo persuade ad entrare, nel [[1954]], all'Accademia d"Arte Drammatica di Silvio D'Amico. Ha come insegnanti [[Annibale Ninchi]], [[Wanda Capodaglio]], [[Sergio Tofano]] e [[Orazio Costa]]. I compagni di corso, futuri attori di successo, sono [[Gian Maria Volontè]], [[Ilaria Occhini]], [[Mario Missiroli]], [[Umberto Orsini]], [[Giuliana Lojodice]], [[Orazio Orlando]]. L'esordio in teatro avviene a Milano con ''Uomini e topi'' di Enzo Ferrieri, in cui recita, nella parte di Lenrty, accanto a [[Luigi Vannucchi]] e [[Ferruccio Soleri]]. È un grande successo e la sua voce calda, pastosa e robusta, viene subito notata. Glauco viene scelto per doppiare [[Sidney Poitier]] nel film ''[[La parete di fango]]''. Si impone subito come eccellerne doppiatore; nel frattempo continua col teatro, la televisione ed il cinema dove fa il suo esordio nel [[1959]] in ''[[Spavaldi e innamorati]]'' di [[Giuseppe Vari]]; occasione in cui conosce [[Mario Girotti|MarioGirotti/Terence Hill]], anch'egli interprete alle prime armi. Per la televisione partecipa a diversi sceneggiati di successo come ''[[Delitto e castigo (sceneggiato televisivo)|Delitto e castigo]]'' (1963) di [[Anton Giulio Majano]], in cui recita accanto ai suoi ex compagni d'Accademia come [[Luigi Vannucchi]] e [[Ilaria Occhini]]; ''[[I grandi camaleonti]]'' (1964) di Edmo Fenoglio, ''[[I promessi sposi (sceneggiato televisivo 1967)|I promessi sposi]]'' (1967) di Sandro Bolchi, in cui fa la parte del Griso, ''[[Caravaggio (sceneggiato televisivo)|Caravaggio]]'' (1967), scritto da Andrea Barbato e Ivo Perilli e diretto da Silverio Blasi, in cui recita a fianco di Gian Maria Volontè. Seguiranno, tra gli altri, ''[[La freccia nera (sceneggiato televisivo)|La freccia nera]]'' (1968) di Anton Giulio Majano, in cui recita accanto ad [[Aldo Reggiani]] e [[Arnoldo Foà]]. A teatro recita ancora, tra l'altro, con [[Eduardo De Filippo]] in ''La paura n. 1'' e ''Mia famiglia'' e ne ''L'ultimo yankee'' di Arthur Miller. La sua attività cinematografica lo vede quasi sempre in parti di fianco, in cui, però, fa valere sempre il suo professionismo di attore serio e preparato, esprimendo un forte temperamento artistico. Gira ''[[I baccanali di Tiberio]]'' (1960) di Giorgio Simonelli, ''[[I tre volti della paura]]'' (1963) di Mario Bava, ''[[Le piacevoli notti]]'' (1966) di Luciano Lucignani e Armando Crispino, ''[[La collina degli stivali]]'' (1969) di Giuseppe Colizzi<ref>dove appare come attore al fianco dello stesso [[Bud Spencer]], che poi doppierà con successo per quasi trent'anni</ref>, ''[[I girasoli]]'' (1969) di Vittorio De Sica, ''[[W Django]]'' (1971) di Edoardo Mulargia in cui viene doppiato da [[Ferruccio Amendola]].
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===L'incontro-confronto con Emilio Cigoli e il successo nel doppiaggio===
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[[Immagine:Glaucoonorato-3.jpg|right|250px|thumb|Glauco Onorato in standing ovation in memoria di [[Pino Locchi]] al [[Premio Leggio d'Oro 1995]]<br><small>© Foto [http:www.leggiodoro.it leggiodoro.it]</small>]]
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Ha ventuno anni, Glauco, quando presta la voce a [[Stephen Boyd]] in ''[[Ben-Hur (film 1959)|Ben Hur]]''. In tale occasione si trova a lavorare accanto a uno dei mostri sacri delle sale di sincronizzazione, [[Emilio Cigoli]], che presta la voce a [[Charlton Heston]]. Il giovane regge benissimo il confronto doppiando Boyd che interpreta Messala. L'attività di doppiatore di Glauco prosegue così sempre ai massimi livelli e con ottimi risultati, tra cui, su tutti, va ricordato quellao su [[Topol]] ne ''[[Il violinista sul tetto]]'', che lo stesso Onorato considerava il suo doppiaggio più significativo<ref>G. Di Cola - "Le voci del tempo perduto", pag. 385</ref>.
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Doppiatore dall'inconfondibile timbro vocale, Glauco instaura con i colleghi un rapporto aperto e gioviale, non disdegnando di approntare scherzi tra un turno e l'altro con alcuni colleghi, tra cui [[Giuseppe Rinaldi]] e Ferruccio Amendola. Il lavoro in sala di doppiaggio può a volte assumere aspetti opprimenti; le "incursioni" in quegli ambienti bui e seriosi di personaggi come Onorato, portano una ventata di freschezza e ilarità. Capelli lunghi e barba incolta, Onorato è un giovane del suo tempo che veste secondo la moda dell'epoca: blue jeans e maglioni a collo alto. Invece un doppiatore attempato come [[Giorgio Capecchi]] ha i capelli "impomatati", viso rasato e abiti confezionali su misura. Capecchi, che guarda i giovani doppiatori come è facile immaginare, ama le scarpe, le cravatte e le bretelle: un paio soprattutto di colore giallo con disegni geometrici che dice di aver pagato «una cifra»<ref>G. Di Cola - "Le voci del tempo perduto", pag. 386</ref>. Onorato fa una colletta tra i doppiatori burloni e compra lo stesso paia di bretelle che l'indomani puntualmente indossa. Capecchi non crede ai suoi occhi quando scorge Glauco nella penombra della sala di doppiaggio, non resistendo a chiedergli dove le ha comprate. Onorato con aria di sufficienza gli risponde che a Porta Portese «te le buttano dietro, ahò»<ref>''ibidem''</ref>.
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===Il sodalizio con Bud Spencer===
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Diversi gli attori italiani doppiati da Glauco, ma Onoralo è soprattutto la voce di [[Bud Spencer]] (Carlo Pedersoli) in quasi tutti i film iniziando da ''[[La collina degli stivali]]'' dove Glauco ha anche una piccola parte nella quale si auto-doppia. Tra gli interpreti, [[Terence Hill]] (Mario Girotti), che ha la voce di [[Sergio Graziani]]. Nasce la coppia più comica del western all'italiana. Uno dei film più celebri, ''[[Lo chiamavano Trinità]]'' di [[E. B. Clucher]] (Enzo Barboni), dà definitivamente l'avvio al western farsesco.
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I film con Bud Spencer erano in genere girati in inglese, e venivano ridoppiati in italiano da doppiatori per rendere più neutra la pronuncia degli attori (che avevano frequentemente parlate dagli accenti locali), ritenuta più adeguata ad un pubblico nazionale. Ecco dunque che l'interpretazione di Onorato assume un carattere imprescindibile, poiché conferisce ai personaggi dello stesso Spencer una inconfondibile caratterizzazione che ha indubbiamente contribuito non poco al successo di quest'ultimo.
  
 
==Doppiatore==
 
==Doppiatore==

Versione delle 14:18, 19 ago 2011

(Glauco Onorato doppia Oliver Reed nel film Il gladiatore, nel 2000 )

Glaucoonorato.jpg

Glauco Onorato
Foto gentilmente concessa dalla famiglia Onorato

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Glauco Onorato (Torino, 7 dicembre 1936 – Roma, 31 dicembre 2009) è stato un attore e doppiatore italiano, tra i più rappresentativi della terza generazione del doppiaggio.

Voce italiana di Bud Spencer e di Arnold Schwarzenegger ed una delle voci più rappresentative e caratteristiche della sua generazione, insieme a Ferruccio Amendola e Pino Locchi, con i quali condivise molti lavori.

Figlio dell'attore Giovanni, (apparso nella serie di film di Don Camillo) era il padre di Niseem, attore e doppiatore, e Sara, a sua volta anch'essa doppiatrice, e fratello di Marco Onorato, celebre direttore della fotografia. Si è spento all'età di 73 anni il 31 dicembre 2009 verso le ore 13:00 all'ospedale San Camillo di Roma, a causa di una grave malattia da cui era affetto da tempo.[1]

Indice

Il teatro e i grandi sceneggiati televisivi

Glauco Onorato in sala doppiaggio
© Foto [http:www.arturovillone.it arturovillone.it]

Nasce casualmente a Torino il 7 dicembre 1936 da Giovanni Onorato e Graziella Ceri, entrambi impegnati in una tourné teatrale. Il padre, nato a Palermo nel 1902, recita in teatro dalla prima metà degli anni trenta prima di esordire nel cinema nel 1937 con Il dottor Antonio di Enrico Guazzoni. Socio fondatore della CDC, si fa apprezzare come un simpatico e spigliato caratterista in oltre cinquanta film, ira i quali è doveroso ricordare la figura dello Smilzo in tre film della serie di Don Camillo. Anche la madre, nata a Milano il 18 aprile 1892, svolge un'intensa attività teatrale. Glauco, pur essendo figlio d'arte, curiosamente da piccolo non vuole intraprendere la carriera di attore. Di carattere estroverso ed irrequieto, mal sopporta le imposizioni di qualsiasi genere; frequenta il liceo scientifico per un interesse verso i problemi scientifici, ma contesta la scuola in generale per come è strutturala. L'attore Manlio Busoni lo persuade ad entrare, nel 1954, all'Accademia d"Arte Drammatica di Silvio D'Amico. Ha come insegnanti Annibale Ninchi, Wanda Capodaglio, Sergio Tofano e Orazio Costa. I compagni di corso, futuri attori di successo, sono Gian Maria Volontè, Ilaria Occhini, Mario Missiroli, Umberto Orsini, Giuliana Lojodice, Orazio Orlando. L'esordio in teatro avviene a Milano con Uomini e topi di Enzo Ferrieri, in cui recita, nella parte di Lenrty, accanto a Luigi Vannucchi e Ferruccio Soleri. È un grande successo e la sua voce calda, pastosa e robusta, viene subito notata. Glauco viene scelto per doppiare Sidney Poitier nel film La parete di fango. Si impone subito come eccellerne doppiatore; nel frattempo continua col teatro, la televisione ed il cinema dove fa il suo esordio nel 1959 in Spavaldi e innamorati di Giuseppe Vari; occasione in cui conosce MarioGirotti/Terence Hill, anch'egli interprete alle prime armi. Per la televisione partecipa a diversi sceneggiati di successo come Delitto e castigo (1963) di Anton Giulio Majano, in cui recita accanto ai suoi ex compagni d'Accademia come Luigi Vannucchi e Ilaria Occhini; I grandi camaleonti (1964) di Edmo Fenoglio, I promessi sposi (1967) di Sandro Bolchi, in cui fa la parte del Griso, Caravaggio (1967), scritto da Andrea Barbato e Ivo Perilli e diretto da Silverio Blasi, in cui recita a fianco di Gian Maria Volontè. Seguiranno, tra gli altri, La freccia nera (1968) di Anton Giulio Majano, in cui recita accanto ad Aldo Reggiani e Arnoldo Foà. A teatro recita ancora, tra l'altro, con Eduardo De Filippo in La paura n. 1 e Mia famiglia e ne L'ultimo yankee di Arthur Miller. La sua attività cinematografica lo vede quasi sempre in parti di fianco, in cui, però, fa valere sempre il suo professionismo di attore serio e preparato, esprimendo un forte temperamento artistico. Gira I baccanali di Tiberio (1960) di Giorgio Simonelli, I tre volti della paura (1963) di Mario Bava, Le piacevoli notti (1966) di Luciano Lucignani e Armando Crispino, La collina degli stivali (1969) di Giuseppe Colizzi[2], I girasoli (1969) di Vittorio De Sica, W Django (1971) di Edoardo Mulargia in cui viene doppiato da Ferruccio Amendola.

L'incontro-confronto con Emilio Cigoli e il successo nel doppiaggio

Glauco Onorato in standing ovation in memoria di Pino Locchi al Premio Leggio d'Oro 1995
© Foto [http:www.leggiodoro.it leggiodoro.it]

Ha ventuno anni, Glauco, quando presta la voce a Stephen Boyd in Ben Hur. In tale occasione si trova a lavorare accanto a uno dei mostri sacri delle sale di sincronizzazione, Emilio Cigoli, che presta la voce a Charlton Heston. Il giovane regge benissimo il confronto doppiando Boyd che interpreta Messala. L'attività di doppiatore di Glauco prosegue così sempre ai massimi livelli e con ottimi risultati, tra cui, su tutti, va ricordato quellao su Topol ne Il violinista sul tetto, che lo stesso Onorato considerava il suo doppiaggio più significativo[3].

Doppiatore dall'inconfondibile timbro vocale, Glauco instaura con i colleghi un rapporto aperto e gioviale, non disdegnando di approntare scherzi tra un turno e l'altro con alcuni colleghi, tra cui Giuseppe Rinaldi e Ferruccio Amendola. Il lavoro in sala di doppiaggio può a volte assumere aspetti opprimenti; le "incursioni" in quegli ambienti bui e seriosi di personaggi come Onorato, portano una ventata di freschezza e ilarità. Capelli lunghi e barba incolta, Onorato è un giovane del suo tempo che veste secondo la moda dell'epoca: blue jeans e maglioni a collo alto. Invece un doppiatore attempato come Giorgio Capecchi ha i capelli "impomatati", viso rasato e abiti confezionali su misura. Capecchi, che guarda i giovani doppiatori come è facile immaginare, ama le scarpe, le cravatte e le bretelle: un paio soprattutto di colore giallo con disegni geometrici che dice di aver pagato «una cifra»[4]. Onorato fa una colletta tra i doppiatori burloni e compra lo stesso paia di bretelle che l'indomani puntualmente indossa. Capecchi non crede ai suoi occhi quando scorge Glauco nella penombra della sala di doppiaggio, non resistendo a chiedergli dove le ha comprate. Onorato con aria di sufficienza gli risponde che a Porta Portese «te le buttano dietro, ahò»[5].

Il sodalizio con Bud Spencer

Diversi gli attori italiani doppiati da Glauco, ma Onoralo è soprattutto la voce di Bud Spencer (Carlo Pedersoli) in quasi tutti i film iniziando da La collina degli stivali dove Glauco ha anche una piccola parte nella quale si auto-doppia. Tra gli interpreti, Terence Hill (Mario Girotti), che ha la voce di Sergio Graziani. Nasce la coppia più comica del western all'italiana. Uno dei film più celebri, Lo chiamavano Trinità di E. B. Clucher (Enzo Barboni), dà definitivamente l'avvio al western farsesco. I film con Bud Spencer erano in genere girati in inglese, e venivano ridoppiati in italiano da doppiatori per rendere più neutra la pronuncia degli attori (che avevano frequentemente parlate dagli accenti locali), ritenuta più adeguata ad un pubblico nazionale. Ecco dunque che l'interpretazione di Onorato assume un carattere imprescindibile, poiché conferisce ai personaggi dello stesso Spencer una inconfondibile caratterizzazione che ha indubbiamente contribuito non poco al successo di quest'ultimo.

Doppiatore

Cinema

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Film Cinema
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Film d'animazione

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Film d'animazione
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Film TV

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Film TV e Miniserie
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Telefilm

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Telefilm
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Pubblicità

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Pubblicità
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  • come attore: Spot Pagine Gialle (Commissario), Birra Peroni (barista), Victors Respira Vivo
  • Spot Pagamento Canone Rai anni 1990 (Voce di Mangiafuoco)
  • Spot Pubblicità Progresso sulla donazione del sangue
  • Trailer del film Gli Angeli di Borsellino (2003)
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Radio

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Radio
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  • Sceneggiato: Mata Hari (Radio2 Rai, 2003), nel ruolo di Sir Reginald Hall
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Cartoni animati

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Cartoni animati
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Altre attività di doppiaggio

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Direzione del doppiaggio
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Filmografia come attore

Cinema

Televisione

Note

  1. «Scompare Glauco Onorato, 'voce' italiana di "Terminator"». agi.it. URL consultato in data 01-01-2010.
  2. dove appare come attore al fianco dello stesso Bud Spencer, che poi doppierà con successo per quasi trent'anni
  3. G. Di Cola - "Le voci del tempo perduto", pag. 385
  4. G. Di Cola - "Le voci del tempo perduto", pag. 386
  5. ibidem

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