Paolo Ferrari

Da Enciclopedia del Doppiaggio.it.

(Paolo Ferrari doppia Jerry Lacey nel film Provaci ancora, Sam, nel 1972 )

Paoloferrari.jpg
Paolo Ferrari
© consulenzeteatrali.it
Current user rating: 77% (8 votes)

 You need to enable Javascript to vote

Paolo "Tao" Ferrari (Bruxelles, 26 febbraio 1929) è un attore, conduttore televisivo e doppiatore italiano.


Scheda a cura di Gerardo Di Cola

Indice

Una passione per il teatro fin da giovanissimo

Paoloferrari-2.jpg
Paolo Ferrari e Nino Manfredi in Camping (1957), di Franco Zeffirelli
Paoloferrari-4.jpg
Paolo Ferrari intervistato da Andrea Razza e Gerardo Di Cola (2012)
Guarda il video

Pronipote del commediografo omonimo, il padre è console nel Congo Belga, la madre Giulietta è concertista pianista. È lei che trasmette al piccolo Paolo, da tutti chiamato "Tao", l'amore per l'arte. Il nomignolo gli deriva da un fratellino più piccolo di qualche anno che non riesce a pronunciare il nome correttamente[1]. Tao mostra immediatamente le sue aspirazioni. Al rientro in Italia (ha cinque anni) chiede insistentemente ai genitori di essere accompagnato ai pochi provini per bambini che vengono fatti durante il fascismo; il regime non ama l'impiego di piccoli nel cinema! Pretende addirittura delle foto da dare ad un'agenzia. I genitori lo accontentano, non prevedendo che il piccolo possa farcela[2]. Ma Tao ha già una sua spiccata personalità che colpisce. Alessandro Blasetti, siamo nel 1939, lo sceglie tra 200 aspiranti per la parte del figlio del terriere in Ettore Fieramosca. Il cast è ricco di attori famosi. Cervi, Cegani, Picasso, Checchi, Foà.
Si gira negli stabilimenti Titanus alla Farnesina. L'atmosfera è esaltante. I sogni di Tao si materializzano come in una favola tra costumi sfarzosi, castelli, armi e cavalieri. Si radica ulteriormente il desiderio di entrare nel mondo della recitazione. Da allora i genitori faticheranno non poco per farlo studiare "normalmente". Pretendono anche che continui lo studio del violino. Paolo per tacitare la loro ansia di normalità non si tira indietro, sempre sapendo quale sarà la sua strada. Inizia a frequentare la radio. Nel 1940 è chiamato da Guido Brignone alla Scalerà per interpretare la parte del ragazzino Pistol in Kean. Gli interpreti sono Rossano Brazzi, Germana Paolieri, Filippo Scelzo e Dina Sassoli che è doppiata da Lydia Simoneschi.
Ancora un esperienza esaltante che, però, lo tiene lontano per diversi giorni dal Mamiani dove frequenta il IV ginnasio. Per non rischiare la bocciatura si ritira e con l'aiuto di un compagno tenta il grande salto per arrivare direttamente ali esame di maturità ginnasiale. Tutto questo per bruciare le tappe, giungere al più presto alla tanto desiderata, dai genitori, maturità liceale e finalmente iscriversi all'Accademia Nazionale di Recitazione. Riesce a conseguire la media dell otto come la legge impone per chi s affretta agli esami.
Il primo scoglio è superato dal bambino prodigio. In quello stesso anno (ha 12 anni) gli affidano in radio Il balilla Paolo una trasmissione tutta per lui. Deve, però, rifiutare un contratto di 3 anni per la Scalerà sempre per assecondare i sogni scolastici dei genitori. Nella parte di Barozzo gira nel 1942 Gian Burrasca di Sergio Tofano. A 15 anni e mezzo, mentre la guerra infuria, consegue la maturità classica e supera l'ottavo anno di violino. Finalmente si può iscrivere all'Accademia, un sogno che rincorre da sempre. Ma deve rinunciare perché ottiene una scrittura in teatro. Intanto continua l'attività radiofonica anche per sostenere la famiglia (i genitori si sono separati da qualche tempo) uscita disastrata dalla guerra. È con la compagnia Miranda-Scelzo in Ritratto di un attore. Per due anni è con Elsa Merlini in La fiaccola sotto il moggio e La piccola città. Siamo alla fine degli anni quaranta. Luigi Savini, conosciuto in radio, lo porta nella ODI dove Savini è direttore di doppiaggio. In prestito alla ARS doppia Donald O'Connor in Cantando sotto la pioggia al posto di Gianfranco Bellini. Mentre l'attività teatrale prosegue con le compagnie Cimara-Paul (Sogno ad occhi aperti) e Gioi-Cimara-Bagni (Un uomo come gli altri, Tre maschi e una femmina, La repetitio), è in radio con Gianni Bonagura e Nino Manfredi in un programma di grande successo, Rosso e Nero, presentato da Corrado. Nel 1954 gira Totò cerca pace di Mario Mattoli con Totò e Isa Barzizza. Nel teatro di rivista è con le sorelle Nava, Billi e Riva, Alberto Bonucci in Senza rete.

Tra cinema, doppiaggio e...teatro

Per la CID, nel 1957 doppia, tra un film e l'altro, Gerard Philipe in Le donne degli altri di Jilien Duvivier, David Niven in Scala al Paradiso di Michael Powell, Jacques Sernas in Vite perdute di Roberto Mauri, Richard Burton in La quinta offensiva, Francois Perier in La visita, Jack Kelly in II pianeta proibito, Francisco Rabal in Si può fare, amigo, Umberto Orsini in Io bacio, tu baci, Walter Brandi in L'ultima preda del vampiro. Gira Ridere, ridere, ridere di Edoardo Anton, Adorabili bugiarde di Nunzio Malasomma e Susanna tutta panna di Steno dove incontra di nuovo Manfredi e Bonagura. Dimostra una grande correttezza professionale quando rinuncia a doppiare attori che sono appannaggio di colleghi che si dedicano totalmente all'attività del prestare la voce. Solo quando la richiesta è insistente Ferrari acconsente come per Estate violenta (1959) di Valerio Zurlini dove la presta a Jean-Louis Trintignant con Adriana Asti che doppia Jacqueline Sassard. Per l'interpretazione notevole, Eleonora Rossi Drago non essendo ricorsa come altre volte al prestito della voce, vince il Nastro d'argento. Paolo è ancora Trintignant ne Il sorpasso di Dino Risi. Ha al suo fianco, in sala doppiaggio, uno strepitoso Vittorio Gassman, con il quale ha girato diversi film. Un incontro casuale e alla fine tragico, nel giorno di Ferragosto, di due personalità e psicologie opposte, porta entrambi i protagonisti in una corsa pazza in spider da Roma verso la Versilia, alla rivisitazione dei rispettivi passati.
Nel 1961 Luigi Filippo D'amico gli offre la parte di Terzo Braccio in Akiko ma gli chiede di doppiare Pierre Brice; a Ferrari presta la voce Pino Ferrara. Pasolini lo chiama a doppiare Franco Citti in Accattone, accadrà anche in Edipo re nel 1967. Interpreta, a metà degli anni 60, due film che gli offrono la ribalta internazionale: Le voci bianche di Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa che chiude il festival di Cannes del 1964 e II morbidone di Massimo Franciosa per il quale Ferrari è consacrato miglior attore protagonista al Festival di Rio De Janeiro del 1965. Intanto l'attività teatrale continua, prima con la moglie Marina Bonfigli e successivamente con Valeria Valeri, anch'essa qualche volta in veste di doppiatrice, con la quale reciterà per otto anni di seguito, in una collaborazione che prosegue tutt'oggi. In televisione, tra i tanti lavori, è l'assistente di Nero Wolf che è interpretato da Tino Buazzelli. Aldo Silvani, in veste di direttore di doppiaggio, tra Enrico Maria Salerno e Ferrari sceglie quest'ultimo per doppiare Leslie Howard in una riedizione per la TV de La primula rossa di Harold Young. Nei ridoppiaggi è Humphrey Bogart in una decina di film riproposti negli anni '70 in televisione. Fra questi Il mistero del falco, doppiato direttamente negli USA durante la guerra e II grande sonno. È la voce di Tomas Milian ne I delfini di Francesco Maselli e in Dove vai tutta nuda? di Pasquale Festa Campanile.
Nel 1971 esce dalla CID con Adalberto Maria Merli e Solveig D'Assunta ed entra in una società di doppiaggio appena formata, la CVD, per la quale doppia Clive Francis in Arancia meccanica di Stanley Kubrick sotto la direzione di Mario Maldesi. Il doppiaggio, però, è vissuto da Ferrari come un momento particolare della sua attività, essendo, egli, tutto proiettato verso l'autentica passione della sua vita: il teatro. Quando entra in sala di registrazione non pensa ad altro che a trattenere i suoi slanci recitativi per non invadere una interpretazione già costituita che non deve subire alcuna alterazione. Ancora una volta Tao mostra un profondo rispetto verso suoi colleghi e la sua professione.
È sposato con l'attrice Laura Tavanti, ed è padre dell'attore Fabio Ferrari e di altri due figli, Daniele e Stefano. È un dichiarato tifoso della S.S. Lazio.

Doppiatore

Cinema

Cartella blu.jpg
Icon cinema.png
Film Cinema
[{{fullurl:{{{link}}}|action=edit}} modifica]
Pix.gif

Film TV

Cartella blu.jpg
Icon televisione.png
Film TV e Miniserie
[{{fullurl:{{{link}}}|action=edit}} modifica]
Pix.gif

Telefilm

Cartella arancione.jpg
Icon telefilm.png
Telefilm
[{{fullurl:{{{link}}}|action=edit}} modifica]
Pix.gif

Pubblicità

Cartella blu.jpg
Icon pubblicita.png
Pubblicità
[{{fullurl:{{{link}}}|action=edit}} modifica]
  • Spot fustino Dash
Pix.gif

Radio

Cartella blu.jpg
Icon radio.png
Radio
[{{fullurl:{{{link}}}|action=edit}} modifica]
Pix.gif

Cartoni animati

Cartella blu.jpg
Icon cartoon.png
Cartoni animati
[{{fullurl:{{{link}}}|action=edit}} modifica]
Pix.gif

Attore

Cinema

Televisione

Teatro

  • Ritratto di un attore, con la compagnia Miranda-Scelzo
  • La fiaccola sotto il moggio, con Elsa Merlini
  • La piccola città, con Elsa Merlini
  • Sogno ad occhi aperti, con la compagnia Cimara-Paul
  • Un uomo come gli altri, con la compagnia Gioi-Cimara-Bagni
  • Tre maschi e una femmina, con la compagnia Gioi-Cimara-Bagni
  • La repetitio, con la compagnia Gioi-Cimara-Bagni
  • Senza rete, con le sorelle Nava, Billi e Riva, Alberto Bonucci
  • Fiore di cactus di Barillet e Gredy
  • Vuoti a rendere di Maurizio Costanzo (1986)
  • Sinceramente bugiardi di Alan Ayckburn (1987)
  • Senti chi parla di Derek Benfield (1989)
  • Gin Game di Donald Lee Coburn (1990)
  • Diario di una cameriera di Octave Mirbeau, (1991)
  • Love letters di A. R. Gurney
  • Trappola mortale di Ira Levin
  • Io... e ancora io di Marie Pacorme
  • La cicogna si diverte di André Roussin
  • La storia bandita (2000-2006)
  • Gin Game (2012), con Valeria Valeri

Note

  1. G. Di Cola - "Le voci del tempo perduto", p. 322
  2. ibidem

Collegamenti esterni


Strumenti personali
Namespace
Varianti
Azioni
Navigazione
DOPPIAGGIO
INDICI A-Z
Strumenti