Ivo Garrani

Da Enciclopedia del Doppiaggio.it.

(Ivo Garrani doppia l'onorevole Farinacci nel film Il processo di Verona, nel 1963 )

Ivogarrani.jpg

Ivo Garrani

© Foto ivid.it
Current user rating: 89% (11 votes)

 You need to enable Javascript to vote

Ivo Garrani (Introdacqua, 6 febbraio 1924) è un attore e doppiatore italiano.


Scheda a cura di Gerardo Di Cola

Indice

Gli esordi in teatro...

Ivogarrani-2.jpg

Padre dell'attore, doppiatore, conduttore radiofonico e conduttore televisivo italiano Toni Garrani. Nasce ad Introdacqua (provincia de L'Aquila) nel 1924, figlio di Giovanni e di Aquilina Giuliani. A due anni si trasferisce a Roma dove, quindicenne, inizia a frequentare una filodrammatica. Nel 1943, viene notato da Carlo Tamberlani che gli offre una scrittura nella sua compagnia; vi rimarrà fino al 1945. Subito dopo entra nella compagnia di Leonviola al Teatro delle Arti. Anton Giulio Bragaglia gli offre un ruolo da primo attore nella sua compagnia. In seguito calca le scene con la compagnia Morelli Stoppa nella quale recita fino al 1946. La prima affermazione importante avviene nel 1948 con l'interpretazione di Yerma di Garcia Lorca con la regia di Carlo Ludovico Bragaglia. Da lì in poi diventa interprete di primo piano; sempre più spesso impegnato nel ruolo di primo attore, recita nelle compagnie Torrieri-Carraro (1948-49), Pagnani-Cervi (1949-51), Parelli-Solari-G Tedeschi-Riva (1951-52), Elsa Merlini (1952-53). Nel 1960 fonda, insieme a Giancarlo Sbragia ed Enrico Maria Salerno, la Compagnia degli Attori Associati con la quale si dedica al teatro inchiesta con la messa in scena del Sacco e Vanzetti di Roli e Vincenzoni e Il fattaccio del giugno dello stesso Sbragia.

..e il grande successo cine-televisivo

Grand Hotel, direzione del doppiaggio di Ettore Giannini[1]

Nel 1969 fonda un altra compagnia sempre con Sbragia, cui si aggiungono Luigi Vannucchi e Valentina Fortunato, per mettere in scena testi importanti di O'Neill, Goethe, Camus. Garrani si impone grazie ad una recitazione moderna, sempre controllata, alla sua esperienza teatrale e alla voce ben modulata[2]. Tali caratteristiche trovano conferma in televisione, dove esordisce nel ruolo di Massimo in Come le foglie di Giacosa (1954) e dove interpreta sia commedie che drammi. Da ricordare Casa di bambola ed alcuni sceneggiati come Capitan Fracassa (1958), in cui interpreta Erode, e L'isola del tesoro (1959), entrambi per la regia del conterraneo Anton Giulio Majano. In quest'ultimo lavoro, oltre a Garrani - che interpreta Long John Silver- spicca la presenza di numerosi doppiatori come Roldano Lupi, Ubaldo Lay, Riccardo Cucciolla, Arnoldo Foà, Corrado Pani, Giotto Tempestini, Guido Celano, Vinicio Sofia, Mario Colli. E ancora è interprete in Umilliati e offesi di Vittorio Cottafavi, Ragazza mia di Mario Landi, Processo a Luigi XVI di Carlo Lodovici, Delitto e castigo (1963) di Majano (in cui impersona Porfirij Petrovic), Mastro Don Gesualdo di Vaccari, e, nel ruolo del padre di Gianino Stoppani, appare anche ne Il giornalino di Gian Burrasca per la regia di Lina Wertmuller. Nel 1969 impersona Mussolini nello sceneggiato La resa dei conti diretto da Marco Leto. La sua carriera televisiva è proseguita ininterrottamente anche dagli anni settanta in poi.

Nel cinema esordisce nel 1952 in Ragazze da marito di Eduardo De Filippo, dopo di che interpreta, tra gli altri, Le diciottenni dove è doppiato da Emilio Cigoli, Bronte - Cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato dove è doppiato da Corrado Gaipa. Inoltre va segnalato un fatto curioso: Garrani ed è un suo vanto interpreta uno dei primi film italiani del terrore, La maschera del demonio (1960) di Mario Bava, il primo film di fantascienza, La morte viene dallo spazio (1958) di Paolo Heusch e il primo peplum, Le fatiche di Ercole (1958) di Pietro Francisci, tutti e tre accomunati anche dalla presenza del grande Mario Bava. Negli anni 90 è sul piccolo schermo con, tra l'altro, la serie Quattro storie di donne (1989), Piazza di Spagna (1992), L'ispettore anticrimine (1993), La scalata (1993), In nome della famiglia (1997). Nel 2000 ha partecipato al progetto di rilancio voluto da Radiorai di otto testi radiofonici scritti da Federico Fellini. Nel 2001 è nel cast della soap Un posto al sole vestendo i panni di Costantino Poggi, di un episodio della serie Non lasciamoci più e successivamente, dal 2007 della nona e decima serie di Incantesimo.

Ivo Garrani svolge anche una considerevole attività di doppiatore prima nella ODI e successivamente nella SAS[3]. Prende inoltre parte a vari sceneggiati radiofonici, tra cui Al paradiso delle signore, adattamento radiofonico di Gaston da Venezia del romanzo di Émile Zola mandato in onda nel maggio-giugno 1972 e, nel 1996, Il mercante di fiori di Diego Cugia.

Tra le interpretazioni teatrali più intense, si ricorda il Giulio Cesare di Shakespeare per la regia di Strehler, proposto dal Piccolo di Milano nel 1954 e mandato in onda dalla radio nel giugno 1964 in occasione delle celebrazioni shakespeariane. Nel 2009 ha pubblicato la sua autobiografia Una carriera per caso. Appunti e ricordi di un attore. (EdiLazio).

Doppiatore

Cinema

Cartella blu.jpg
Icon cinema.png
Film Cinema
[{{fullurl:{{{link}}}|action=edit}} modifica]
Pix.gif

Altre attività di doppiaggio

Cartella blu.jpg
HILLBLU doppiaggio.png
Direzione del doppiaggio
[{{fullurl:{{{link}}}|action=edit}} modifica]
Pix.gif

Attore

Cinema

Televisione

Teatro

  • La regina e gli insorti (1948-49), di Ugo Betti, con Gino Cervi e Andreina Pagnani
  • La pulce nell'orecchio (1951-52), di Georges Feydeau, con Gianrico Tedeschi
  • Amici per la pelle, di Pierre Barillet, con Elsa Merlini
  • Giulio Cesare (1954), di William Shakespeare, diretto da Giorgio Strehler, al Piccolo Teatro di Milano
  • Sacro esperimento (1955), di Fritz Hochwälder
  • Le confessioni della signora Elvira (1965), di Sbragia Roli, al Teatro Odeon di Milano
  • Arriva l'uomo di ghiaccio (1965), di O'Neill, al Teatro Manzoni di Milano
  • Il vizio assurdo (1974), di Fabbri e Lajolo, al Teatro Nuovo di Milano
  • Il nipote di Rameau (1978), di D. Diderot, al Teatro dei Filodrammatici di Milano
  • Le tre sorelle (1989-90), di Anton Cechov, diretto da Luca Ronconi, con Anna Maria Guarnieri, Delia Boccardo e Marisa Fabbri
  • Rappresentazione del viaggio di Uliva (1992-93 e 1994), di anonimo fiorentino del XVI secolo, diretto da Mario Missiroli, con Manuela Kustermann, Edoardo Siravo e Ivan Polidoro
  • Zio Vanja (2003) di Anton Cechov, diretto da Sergio Fantoni, con Andrea Giordana, Francesco Bisione e Marioletta Bideri

Note

  1. Videointervista a Ivo Garrani (2011), di Andrea Razza e Gerardo Di Cola
  2. G. Di Cola - "Le voci del tempo perduto", p. 329
  3. ibidem
  4. (primi episodi)

Collegamenti esterni



Strumenti personali
Namespace
Varianti
Azioni
Navigazione
DOPPIAGGIO
INDICI A-Z
Strumenti