Italia a mano armata

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{{Film |titoloitaliano= Italia a mano armata |titolooriginale= Italia a mano armata |immagine= Italiaamanoarmata.jpg |didascalia= |paese= Italia |annouscita= 1976 |durata = 90 min |tipocolore= colore |tipoaudio= sonoro |ratio= |genere= poliziottesco |regista= Franco Martinelli ||sceneggiatore= |produttore= |artdirector= |animatore= |attori=

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|doppiaggioitaliano= C.D. - Cooperativa Doppiatori |sonorizzazione= N.C. |direzionedoppiaggio= Ferruccio Amendola |effettispeciali= |musicista= Franco Micalizzi |scenografo = Antonio Visone |costumista= |truccatore= |sfondo= |premi= }}

Italia a mano armata è un film poliziottesco italiano diretto da Franco Martinelli nel 1976.

Il personaggio protagonista, il commissario Betti, era già apparso nel film Roma violenta e fu poi usato lo stesso anno da Umberto Lenzi in Napoli violenta. Il film è l'ultimo capitolo della cosiddetta Trilogia del commissario, che hanno come protagonista il commissario Betti.

Trama

Il commissario Betti, stavolta in servizio a Torino, è sulle tracce di una banda, composta da quattro mafiosi, che nel capoluogo piemontese ha sequestrato un piccolo scuolabus su cui viaggia una mezza dozzina di bambini, diretti a scuola. Un membro della banda Mancuso, è vicino al nascondiglio dei mafiosi che si sono rifugiati con i bambini tenta grossolanamente di stuprare una donna, venendo così denunciato e rintracciato, consentendo alla polizia di scovare la banda e quindi facendo fallire il piano.
Qualche tempo dopo, questi è rinvenuto carbonizzato nella propria macchina; intanto due mafiosi vengono catturati da Betti, mentre il terzo, per sfuggire alla cattura, si schianta con l'auto contro un albero, morendo sul colpo. Convinto, pur non avendone le prove, che ad organizzare il sequestro dei bambini sia stato l'uomo d'affari milanese nonché trafficante di droga Jean Albertelli, concentra le sue attenzioni su quest'ultimo...

Collegamenti ad altre pellicole

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