La strada
|
|||||||||||
La strada è un film del 1954 diretto da Federico Fellini, con Anthony Quinn e Giulietta Masina.
Il film fu girato in parte nel famoso Circo Saltanò, con attori e comparse prese da questo circo, tanto che Fellini mutò il nome di Anthony Quinn da Saltanò in Zampanò, mixandolo con Zamperla (cognome di un'altra famiglia circense), e vinse un Oscar al miglior film straniero (nel 1957, alla prima edizione in cui fu istituita tale categoria di Oscar), facendo uscire Fellini dai confini nazionali. Il film è stato un trionfo in Francia con 4.483.518 spettatori.[1]
Indice |
Trama
Zampanò (Anthony Quinn) è un rozzo saltimbanco che viaggia attraverso le realtà più sparute dell'Italia ancora contadina ed ingenua degli anni cinquanta, esibendosi in improbabili prove di forza.
Gelsomina (Giulietta Masina) sostituisce la sorella (morta improvvisamente) come compagna di viaggio e lavoro del rude Zampanò, e si accoda all'artista straccione al fine di imparare un mestiere, trovare "la strada", nella realtà la giovialità e l'ingenuità di Gelsomina non servono a mitigare il terribile carattere di Zampanò nel quale il barbaro istinto di sopravvivenza guida ogni sua azione...
La critica
Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler. |
Giulietta Masina, interprete femminile principale della pellicola, fu anche l'ispirazione del personaggio di Gelsomina, da lei interpretato. La Masina aveva una rara dote di attrice, era "un clown naturale", come lo stesso Fellini la definiva e con le sole espressioni del viso riusciva a trasmettere le emozioni e il disagio di Gelsomina. Anthony Quinn interpreta il ruolo del cattivo, quello che già Hollywood gli aveva attribuito. Richard Basehart, è l'acrobata, il Matto, la cui vita viaggia sempre su di "un filo teso nel vuoto", l'uomo che mostra a Gelsomina la via di fuga dalla mostruosità di quella vita, una speranza che improvvisamente sembra vicinissima, quasi banale, ma che invece la condurrà verso la tragedia.
« Ci sembra che il fenomeno Fellini riguardi più il costume, più la psicologia e la sociologia che non l'arte del film; esso va comunque ricollegato con tutto un modo di concepire e intendere l'arte. In questo senso Fellini appare come un regista anacronistico, irretito com'è in problemi e di dimensioni umane largamente superate. In La Strada troviamo in maggior misura altri motivi ambigui: il simbolismo, il lirismo, l'angelismo, il misticismo, l'autobiografia sentimentale ».[2]
Si intuisce comunque, sotto la scorza dura e arcigna del burbero Zampanò,un fondo di umanità che il girovago non sembra avere perso. Fellini lascia capire in diverse scene che l'uomo non ha mai oltraggiato la delicata Gelsomina; quando lei comincia a dare segni di chiaro squilibrio mentale il girovago ne risente chiaramente, fino al finale commovente quando Zampanò piange la compagna seduto sconsolato in riva al mare.
Note
- ↑ Fonte: cbo-boxoffice.com
- ↑ Guido Aristarco, in Cinema Nuovo del 10 novembre 1954
Bibliografia
- Paolo Torresan, Franco Pauletto, La Strada. Federico Fellini, Perugia: Guerra Edizioni, lingua italiana per stranieri, Collana: Quaderni di cinema italiano per stranieri, 2004, 32 p., ISBN 8877157909, ISBN 9788877157904
- Riccardo Redi, "La Strada", in: Cinema, n° 130, marzo 1954.
- Guido Aristarco, "La Strada", in: Cinema Nuovo, n° 46, novembre 1954.
- Ennio Flaiano, "Ho parlato male de La Strada", in: Cinema, n°139, agosto 1954.
- F. Bastide, J. Caputo, C. Marker. La Strada, un film di Federico Fellini, Parigi: Du Seul, 1955.
- (EN) Federico Fellini, Peter Bondanella, Manuela Gieri, La Strada, Rutgers Films in Print, 2ª edizione 1991, ISBN 0-8135-1237-9.
- (EN) Vernon Young, "La Strada: Cinematographic Intersections", in: The Hudson Review, Vol. 9, n° 3, Autunno 1956, p. 437-434.
- (EN) Harvey Swados, "La Strada: Realism and the Comedy of Poverty", in: Yale French Studies, n° 17, 1956, p. 38-43.
- Federico Fellini, Gremese editore Roma 1981
- Le attrici, Gremese editore Roma 1999
- Cinema Nuovo, 1954
Collegamenti esterni
- Scheda su La strada dell'Internet Movie Database
Film di Federico Fellini | |
---|---|
Anni 1950 |
Luci del varietà (1950) · Lo sceicco bianco (1952) · I vitelloni (1953) · Agenzia matrimoniale, episodio de L'amore in città (1953) · La strada (1954) · Il bidone (1955) · Le notti di Cabiria (1957)
|
Anni 1960 |
La dolce vita (1960) · Le tentazioni del dottor Antonio, episodio di Boccaccio '70 (1962) · 8½ (1963) · Giulietta degli spiriti (1965) · Toby Dammit, episodio di Tre passi nel delirio (1968) · Block-notes di un regista (1969) · Fellini Satyricon (1969)
|
Anni 1970 |
I clowns (TV) (1971) · Roma (1972) · Amarcord (1973) · Il Casanova di Federico Fellini (1976) · Prova d'orchestra (1978)
|
Anni 1980 | |
Anni 1990 |
La voce della luna (1990)
|