Quei bravi ragazzi

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{{Film |titoloitaliano = Quei bravi ragazzi |titolooriginale = Goodfellas |immagine= Queibraviragazzi.jpg |didascalia= |nomepaese = Stati Uniti |annoproduzione = 1990 |durata = 145 min |tipocolore = colore |tipoaudio = sonoro |nomegenere = drammatico, gangster |nomeregista = Martin Scorsese |nomesoggetto = Nicholas Pileggi (romanzo) |nomesceneggiatore = Nicholas Pileggi, Martin Scorsese |nomeattori =

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}}

« Che io mi ricordi, ho sempre voluto fare il gangster. »
(Henry Hill / Ray Liotta)

Quei bravi ragazzi (Goodfellas) è un film del 1990 diretto da Martin Scorsese.

Basato sulla reale vita del pentito Henry Hill e al suo romanzo Il delitto paga bene di Nicholas Pileggi, il film è stato scritto a quattro mani dallo stesso Pileggi e da Scorsese. Il titolo è stato modificato, perché l'originale Wiseguy, avrebbe potuto confondersi con una serie tv omonima.

Candidato a 6 Oscar nel 1991, si aggiudicò quello al Miglior attore non protagonista per l'interpretazione del mafioso Tommy DeVito da parte di Joe Pesci, alla seconda collaborazione con Scorsese, dopo Toro scatenato (1980) e prima di Casinò (1995).

Considerato tra i migliori film del regista italoamericano, è stato a più riprese definito come uno dei migliori gangster-movie di sempre [1]: nel 2000 è stato scelto per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

Indice

Trama

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Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Henry Hill è un adolescente italo-irlandese, cresciuto nei quartieri malfamati di New York. Protetto, grazie alle sue origini e ai suoi servigi fin da piccolo dal potente capo della famiglia mafiosa locale, Paul Cicero (Paul Sorvino), Henry entra a far parte della sua banda, specializzata in furti e contrabbando, la banda cosiddetta dei "bravi ragazzi".

Affiancato poi a Jimmy Conway e Tommy DeVito, Henry intraprende la carriera criminale, accorgendosi col passare del tempo che gli amici a cui si è legato sono estremamente violenti, e spesso arrivano all'assassinio per sbrigare i loro traffici o per tenersi il bottino.

Nel frattempo Henry si innamora, dopo un incontro di conoscenza, di una ragazza ebrea, Karen, e dopo poco tempo la sposa. La loro unione porterà alla nascita di due figlie, anche se nel frattempo il giovane instaura un rapporto con Janice Rossi, col quale si vede nei weekend, comprandole pure una casa, che porterà la coppia al limite del divorzio e successivamente di un'altra ragazza, Rosie, amica di Janice, la quale lo aiuterà a preparare i pacchi di cocaina da vendere.

Con il volgere degli anni, la banda dei bravi ragazzi entra nel mondo del traffico di droga, facendo compiere un salto di violenza all'intero gruppo. Henry viene così arrestato, ed imprigionato.

La banda viene stravolta nel suo assetto, quando Tommy viene assassinato dalla mafia. Henry, scarcerato, senza più un soldo, capisce di non avere più via di scampo e, braccato dall'FBI, viene incastrato e depone in un processo contro i suoi vecchi amici.

Concluso il processo, condannati i componenti della banda, Henry deve cambiare città e vita, protetto dall'FBI, poiché è minacciato dalla vendetta dei componenti della banda rimasti in libertà.

Queibraviragazzi.jpg

Critica

  • (...) "Good Fellas" è innanzitutto un interessantissimo saggio di antropologia mafiosa, che analizza abitudini, comportamenti, mentalità, vita materiale, di una speciale etnia, la delinquenza italoamericana di Manhattan..." (Alberto Farassino[2]).
  • " (...) Flusso di immagini costruite con esattezza documentaristica e montate su una colonna sonora ininterrotta, dove canzoni, voci fuori campo, dialoghi, spari e boati si sovrappongono in modo stupefacente e mozzafiato" (Paolo Mereghetti[3])
  • "De Niro, sminuito in un ruolo secondario, è un rapinatore gelido ma imprevedibile,, che sembra pensare di essere al sicuro solo dopo avere ucciso tutti quelli che conosce. Il vero e proprio mostro è però Tommy, tratteggiato come un Lou Costello dall’istinto omicida. Il film, senza scadere nel moralismo, riesce a trasmettere il senso di orrore di una vita fuori da ogni possibile legge" (Kim Newman[4])

Curiosità

  • La madre di Scorsese, Catherine interpreta la madre di Tommy DeVito mentre il padre del regista, Charles Scorsese, interpreta Vinnie.

Note

  1. AFI.com
  2. Alberto Farassino, Martin Scorsese, Dino Audino Editore, 1995, p. 53
  3. Paolo Mereghetti, Dizionario del cinema 2002, p. 1695
  4. Steven Jay Schneider, 1001 film. I capolavori del cinema mondiale, Bologna, Atlante, 2008, p. 784

Bibliografia

  • Scorsese secondo Scorsese, prefazione di Michael Powell. Postfazioni all'ed. it. di Alberto Farassino e Marco Giusti, Milano, Ubulibri, 2003


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