I senza nome

Da Enciclopedia del Doppiaggio.it.


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I senza nome (1970)
Le cercle rouge | Francia
regia di Jean-Pierre Melville
122 min. (versione italiana); 135 min. (versione originale) | colore | poliziesco, noir
una produzione Robert Dorfmann, Jacques Dorfmann
scritto da Jean-Pierre Melville

soggetto Jean-Pierre Melville
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Interpreti e personaggi
Doppiatori originali
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Interpreti e personaggi
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Doppiatori italiani
Doppiatori italiani
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Doppiatori trailer
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Doppiaggio italiano: CDC
Direzione del doppiaggio: {{{direzionedoppiaggio}}}
Adattamento dialoghi italiani: {{{dialoghiitaliani}}}
Assistente al doppiaggio: {{{assistentedoppiaggio}}}
Fonico di doppiaggio: {{{fonicodoppiaggio}}}
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Sonorizzazione: {{{sonorizzazione}}}
Edizione italiana: {{{edizioneitaliana}}}
Supervisione artistica: {{{supervisioneartistica}}}
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Fotografia di Henri Decaë
Musiche di Eric Demarsan, Jimmy Webb
Effetti speciali a cura di {{{effettispeciali}}}
Montaggio di Marie-Sophie Dubus, Jean-Pierre Melville
Scenografie a cura di Théobald Meurisse, Pierre Charron
Premi:
Fotografia di {{{nomefotografo}}}
Musiche di {{{nomemusicista}}}
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Montaggio di {{{nomemontatore}}}
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Premi:
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« Buddha prese un pezzo di gesso rosso, tracciò un cerchio e disse:
Se è scritto che due uomini, anche se non si conoscono, debbono un giorno incontrarsi, può accadere loro qualsiasi cosa e possono seguire strade diverse, ma al giorno stabilito, ineluttabilmente, essi si ritroveranno in questo "CERCHIO ROSSO"...
 »
(J.P. Melville - Le Cercle Rouge, 1970)

I senza nome (Le cercle rouge) è un film del regista francese Jean-Pierre Melville del 1970. Penultimo noir dell'autore, è considerato uno dei migliori nel genere della storia del cinema[2][3].

Indice

Trama

Durante un trasferimento in treno da Marsiglia a Parigi, il detenuto Vogel (Gian Maria Volonté) elude la sorveglianza del commissario Mattèi che lo sta traducendo, e fugge dal finestrino, inutilmente inseguito dalle revolverate di Mattèi. Contemporaneamente Corey (Alain Delon), in carcere a Marsiglia ove sconta una pena di cinque anni, riceve la visita di un secondino che, dopo avergli annunciato la liberazione anticipata per buona condotta, gli suggerisce un colpo milionario in una gioielleria, sita al primo piano di un edificio che si affaccia su Place Vendôme a Parigi.

Rilasciato il giorno successivo, Corey si reca dal malavitoso Rico per recuperare il denaro dovutogli ed una pistola, scoprendo che con Rico vive ora quella che era la sua amica prima della sua incarcerazione; ripartito per Parigi, durante una sosta in autogrill, si accorge che Vogel, il quale ha raggiunto casualmente lo stesso luogo dopo aver seminato poliziotti e cani poliziotto, si infila furtivamente nel bagagliaio della sua auto; Corey si porta in un luogo isolato e fa uscire Vogel e, dopo un attimo di diffidenza, tra i due nasce un'intesa leale, trovando occasione di aiutarsi a vicenda..

Edizione italiana

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  • La versione in italiano ha una durata di 30 minuti inferiore rispetto all'originale. Sono assenti alcune inquadrature iniziali, quella della rapina in gioielleria e quella del commissario Mattei a casa, ma soprattutto i tagli eliminano integralmente le sequenze riguardanti il capo della polizia (Paul Amiot) e l'arrivo di Corey e Vogel nel vecchio appartamento abbandonato, quest'ultima "fra le più significative dell'intera opera" [4].

Note

  1. Bourvil morì a poche settimane dal termine delle riprese.
  2. «Dodicesimo e penultimo film di J.-P. Melville, uno dei suoi più belli e ambiziosi, dominato dalla filosofia deterministica e dal senso della morte… A modo suo, un film classico nella sua perfezione: inesorabile come un orologio di precisione, ha tempi giusti, personaggi attendibili, atmosfere credibili, una tenuta figurativa che, a forza di iperrealismo, sfocia nel fantastico.» Dizionario Morandini - http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=22314
  3. «Nonostante la semplicità della trama ed il minimalismo dello stile, Le Cercle Rouge è concepibilmente il più sofisticato, irresistibile e perfetto film di Melville….Molti lo considerano fra i più grandi... polizieschi francesi, un genere che Melville non solo dominò, ma che contribuì a rendere una forma d'arte… Le Cercle Rouge segna il vertice assoluto nella carriera di Melville» (EN) Recensione di James Travers – Films de France 2004 - http://www.filmsdefrance.com/FDF_Le_Cercle_rouge_rev.html
  4. Alan D. Altieri - Presentazione al film in occasione della retrospettiva dedicata all'opera di J.P. Melville dal 26° Torino Film Festival 2008 - 23 novembre 2008

Collegamenti esterni

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