Il settimo sigillo

Da Enciclopedia del Doppiaggio.it.
(Differenze fra le revisioni)
(Collegamenti esterni)
 
(2 revisioni intermedie di 2 utenti non mostrate)
Riga 14: Riga 14:
 
|nomegenere = drammatico  
 
|nomegenere = drammatico  
 
|nomeregista = [[Ingmar Bergman]]  
 
|nomeregista = [[Ingmar Bergman]]  
|nomesoggetto = [[Ingmar Bergman]]<br/>da un suo lavoro teatrale  
+
|nomesoggetto = Ingmar Bergman<br/>da un suo lavoro teatrale  
|nomesceneggiatore = [[Ingmar Bergman]]
+
|nomesceneggiatore = Ingmar Bergman
 
|nomeproduttore= Allan Ekelund
 
|nomeproduttore= Allan Ekelund
|nomeattori =*[[Gunnar Björnstrand]]: Jöns, scudiero
+
|nomeattori =
 +
*[[Gunnar Björnstrand]]: Jöns, lo scudiero
 
*[[Bengt Ekerot]]: la Morte
 
*[[Bengt Ekerot]]: la Morte
 
*[[Nils Poppe]]: Jof
 
*[[Nils Poppe]]: Jof
 
*[[Max von Sydow]]: Antonius Block
 
*[[Max von Sydow]]: Antonius Block
*[[Bibi Andersson]]: Mia, [[moglie]] di Jof
+
*[[Bibi Andersson]]: Mia, moglie di Jof
*[[Inga Gill]]: Lisa, moglie del [[maniscalco]]
+
*[[Inga Gill]]: Lisa, moglie del maniscalco
*[[Maud Hansson]]: [[strega]]
+
*[[Maud Hansson]]: la strega
 
*[[Inga Landgré]]: Karin, moglie di Block
 
*[[Inga Landgré]]: Karin, moglie di Block
 
*[[Gunnel Lindblom]]: donna muta
 
*[[Gunnel Lindblom]]: donna muta
Riga 29: Riga 30:
 
*[[Anders Ek]]: il monaco
 
*[[Anders Ek]]: il monaco
 
*[[Åke Fridell]]: Blacksmith Plog
 
*[[Åke Fridell]]: Blacksmith Plog
*[[Gunnar Olsson]]: Albertus Pictor, Church Painter
+
*[[Gunnar Olsson]]: Albertus Pictor, il pittore
 
*[[Erik Strandmark]]: Jonas Skat
 
*[[Erik Strandmark]]: Jonas Skat
 
|nomedoppiatoriitaliani =
 
|nomedoppiatoriitaliani =
*[[Pino Locchi]]: Gunnar Bjornstrand
+
<small>fonte: archivi prof. Gerardo Di Cola</small>
*[[Bruno Persa]]: Bengt Ekerot
+
*[[Pino Locchi]]: Jöns, lo scudiero
*[[Gianfranco Bellini]]: Nils Poppe
+
*[[Bruno Persa]]: la Morte
*[[Emilio Cigoli]]: Max Von Sidow
+
*[[Gianfranco Bellini]]: Jof
*[[Maria Pia Di Meo]]: Bibi Anderson
+
*[[Emilio Cigoli]]: Antonius Block
*[[Lydia Simoneschi]]: Inga Gill
+
*[[Maria Pia Di Meo]]: Mia, moglie di Jof
*[[Vittoria Febbi]]: Maud Hansson
+
*[[Inga Gill]]: Lisa, moglie del maniscalco
*[[Giorgio Capecchi]]:Ake Fridell
+
*[[Vittoria Febbi]]: la strega
*[[Ferruccio Amendola]]: Anders Ek
+
*[[Franca Dominici]]: Karin, moglie di Block
*[[Renato Turi]]: Bertil Anderberg
+
*[[Giorgio Capecchi]]: Blacksmith Plog
|nomefotografo = [[Gunnar Fischer]]  
+
*[[Gino Baghetti]]: Albertus Pictor, il pittore
|nomemontaggio = [[Lennart Wallén]]  
+
*[[Renato Turi]]: Raval
|nomemusicista = [[Erik Nordgren]]
+
*[[Ferruccio Amendola]]: il monaco
|nomescenografo = [[P.A. Lundgren]]
+
*[[Nino Bonanni]]: il carnefice
 +
*[[Wanda Tettoni]]: donna alla taverna
 +
*[[Vinicio Sofia]]: uomo alla taverna #1
 +
*[[Cesare Fantoni]]: uomo alla taverna #2
 +
*[[Gualtiero De Angelis]]: l'uomo che predica
 +
*[[Riccardo Mantoni]]: voce narrante
 +
|doppiaggioitaliano= [[CDC]]
 +
|direzionedoppiaggio= [[Carlo Romano]]
 +
|nomefotografo = Gunnar Fischer
 +
|nomemontaggio = Lennart Wallén
 +
|nomemusicista = Erik Nordgren
 +
|nomescenografo = P.A. Lundgren
 
|nomecostumista= Manne Lindholm
 
|nomecostumista= Manne Lindholm
 
|nometruccatore= Nils Nittel
 
|nometruccatore= Nils Nittel
Riga 51: Riga 63:
 
|nomepremi = *[[Festival di Cannes 1957]]: [[Premio della giuria|Premio Speciale della Giuria]] (''ex aequo'' con ''[[I dannati di Varsavia]]'' di [[Andrzej Wajda]])
 
|nomepremi = *[[Festival di Cannes 1957]]: [[Premio della giuria|Premio Speciale della Giuria]] (''ex aequo'' con ''[[I dannati di Varsavia]]'' di [[Andrzej Wajda]])
 
*[[Nastro d'Argento]] [[1961]]: regista del miglior film straniero
 
*[[Nastro d'Argento]] [[1961]]: regista del miglior film straniero
*Cinema Writers Circle Awards 1962 (Spagna): migliore film straniero
+
*Cinema Writers Circle Awards [[1962]] (Spagna): migliore film straniero
*Fotogramas de Plata 1962 (Spagna): migliore attore straniero (Max von Sydow)
+
*Fotogramas de Plata [[1962]] (Spagna): migliore attore straniero ([[Max von Sydow]])
 
}}
 
}}
 +
 
{{quote|La maggior parte della gente non pensa né alla morte né al nulla.|La Morte}}
 
{{quote|La maggior parte della gente non pensa né alla morte né al nulla.|La Morte}}
 +
 
'''''Il settimo sigillo''''' (''Det sjunde inseglet'') è un film svedese del [[1957]] diretto da [[Ingmar Bergman]], trasposizione cinematografica della ''piéce'' teatrale ''Pittura su legno'' (''Trämålning'') che lo stesso Bergman aveva scritto nel [[1955]] per la sua compagnia di attori teatrali. Il film fu girato a Hovs Hallar, nella riserva naturale di Scania, dove in seguito si tennero le riprese, a cura dello stesso regista, del film ''[[L'ora del lupo]]''.
 
'''''Il settimo sigillo''''' (''Det sjunde inseglet'') è un film svedese del [[1957]] diretto da [[Ingmar Bergman]], trasposizione cinematografica della ''piéce'' teatrale ''Pittura su legno'' (''Trämålning'') che lo stesso Bergman aveva scritto nel [[1955]] per la sua compagnia di attori teatrali. Il film fu girato a Hovs Hallar, nella riserva naturale di Scania, dove in seguito si tennero le riprese, a cura dello stesso regista, del film ''[[L'ora del lupo]]''.
  
Riga 65: Riga 79:
  
 
In una Danimarca dove imperversano peste e disperazione - vengono nominate Roskilde ed Elsinore - torna dalle crociate in Terra Santa il nobile cavaliere '''Antonius Block'''. Sulla spiaggia, al suo arrivo, trova ad attenderlo la '''Morte''', che ha scelto quel momento per portarlo via.
 
In una Danimarca dove imperversano peste e disperazione - vengono nominate Roskilde ed Elsinore - torna dalle crociate in Terra Santa il nobile cavaliere '''Antonius Block'''. Sulla spiaggia, al suo arrivo, trova ad attenderlo la '''Morte''', che ha scelto quel momento per portarlo via.
Il cavaliere decide di sfidarla a scacchi. La partita si svolge nel corso di vari incontri tra Block e la Morte.
+
Il cavaliere decide di sfidarla a scacchi. La partita si svolge nel corso di vari incontri tra Block e la Morte...
 
+
Durante la partita, Antonius ed il suo scudiero '''Jons''', attraversando la Danimarca, incontrano molte persone, le quali, prese dalla paura della morte, si sottopongono a violente pratiche per l'espiazione dei propri peccati, ed altri che inseguono gli ultimi piaceri prima della fine.
+
 
+
Il cavaliere s'imbatte anche in una famiglia di saltimbanchi, che sembrano non accorgersi della tragedia che li circonda, uniti solo dall'amore reciproco e da un sincero rispetto. Questo incontro aiuterà Antonius a ritrovare la fede e l'unione con Dio. Allora egli accetta di morire sacrificandosi per la coppia di innamorati.
+
 
+
La morte non vince la partita con Antonius ad armi pari. È infatti Antonius che lascia la possibilità alla morte di modificare la disposizione dei pezzi sulla scacchiera; infatti, con un movimento del braccio, il cavaliere colpisce intenzionalmente la scacchiera facendo cadere alcuni pezzi, che la morte sposterà in maniera tale da poter vincere. Tutto ciò per lasciare la possibilità all'attore ed alla sua famiglia di scappare.
+
 
+
Più che il tema del trapasso, questo film ci pone di fronte ad un interrogativo più grande, e cioè il rapporto tra l'uomo e l'onnipotente, di fronte alla caducità della vita, attraverso un percorso che porta il protagonista a confrontarsi con la paura e la disperazione degli uomini di fronte alla morte, un timore che è anche sinonimo della mancanza di fede.<br/>
+
Il messaggio del film è che la fede vince anche la morte, che è anche il messaggio originario dell'Apocalisse <ref>''Avvenire'', 10 maggio 2009.</ref>
+
  
 
==Analisi del film==
 
==Analisi del film==
Riga 87: Riga 92:
 
Alla buona riuscita del film contribuì il cast, composto da [[Max von Sydow]], uscito dalla scuola d'arte di [[Stoccolma]], nelle vesti del protagonista, da una brillante [[Bibi Andersson]] alla sua prima esperienza e da [[Nils Poppe]], attore comico, alle prese per la prima volta in un ruolo drammatico.
 
Alla buona riuscita del film contribuì il cast, composto da [[Max von Sydow]], uscito dalla scuola d'arte di [[Stoccolma]], nelle vesti del protagonista, da una brillante [[Bibi Andersson]] alla sua prima esperienza e da [[Nils Poppe]], attore comico, alle prese per la prima volta in un ruolo drammatico.
  
[[Immagine:Ilsettimosigillo-2.jpg|900px]]
+
[[Immagine:Ilsettimosigillo-2.jpg|750px]]
  
 
==Influenza culturale==
 
==Influenza culturale==
 
+
*Nel film ''[[Brancaleone alle Crociate]]'', di [[Mario Monicelli]], il protagonista dialoga e duella con la Morte che pretende la sua vita; la lotta per la salvezza dell'anima tra cavaliere crociato - morte sembra una chiara citazione del film di Bergman, ma Monicelli non ha mai confermato questa tesi.
*Nel film [[Brancaleone alle Crociate]], di [[Mario Monicelli]], il protagonista dialoga e duella con la Morte che pretende la sua vita; la lotta per la salvezza dell'anima tra cavaliere crociato - morte sembra una chiara citazione del film di Bergman, ma Monicelli non ha mai confermato questa tesi.
+
 
+
*Nel [[1983]] il [[Micheal Schenker Group]] gira il video di ''Rock will never die''. Tra i protagonisti del video c'è anche la famosa "morte".
+
 
+
 
*Nel [[1993]] il film ''[[Last Action Hero]]'' di [[John McTiernan]] cita il film di Bergman nel finale. Il biglietto magico che dà vita agli eventi del film, finisce in un cinema dove stanno proiettando ''Il Settimo Sigillo'': la Morte (interpretata da [[Ian McKellen]]) interrompe la partita a scacchi e scende dallo schermo per seminare il panico in città e contrapporsi all'Eroe del film ([[Arnold Schwarzenegger]]).
 
*Nel [[1993]] il film ''[[Last Action Hero]]'' di [[John McTiernan]] cita il film di Bergman nel finale. Il biglietto magico che dà vita agli eventi del film, finisce in un cinema dove stanno proiettando ''Il Settimo Sigillo'': la Morte (interpretata da [[Ian McKellen]]) interrompe la partita a scacchi e scende dallo schermo per seminare il panico in città e contrapporsi all'Eroe del film ([[Arnold Schwarzenegger]]).
 
 
*Il film di [[Woody Allen]] ''[[Amore e guerra (film)|Amore e guerra]]'' cita il finale nel film, infatti il protagonista alla fine del film balla assieme alla Morte; inoltre Woody Allen ha dichiarato più volte di considerare Ingmar Bergman come il più grande genio della storia del cinema. Lo stesso Allen inscena nella sua breve piece teatrale "La Morte Bussa" una partita a ramino tra il protagonista e una morte pasticciona.
 
*Il film di [[Woody Allen]] ''[[Amore e guerra (film)|Amore e guerra]]'' cita il finale nel film, infatti il protagonista alla fine del film balla assieme alla Morte; inoltre Woody Allen ha dichiarato più volte di considerare Ingmar Bergman come il più grande genio della storia del cinema. Lo stesso Allen inscena nella sua breve piece teatrale "La Morte Bussa" una partita a ramino tra il protagonista e una morte pasticciona.
 
*Numerose anche le parodie nei programmi tv. Nel 2008  all'interno di  ''Mai dire Martedì'', '''Emilio Gatto''' e '''Alessandro Cantarella''' hanno interpretato la morte e il suo sfidante in L'ottavo sigillo.
 
 
*Il fumetto di '''Tiziano Sclavi''' "''Dylan Dog numero 66: Partita con la morte''" è una lunga citazione del film, ma con alcuni colpi di scena importanti... la partita è truccata?
 
 
 
*Alcune scene della partita a scacchi tra la morte e il guerriero, appaiono nel film ''[[Giovanni Falcone (film)|Giovanni Falcone]]'' di [[Giuseppe Ferrara]]
 
*Alcune scene della partita a scacchi tra la morte e il guerriero, appaiono nel film ''[[Giovanni Falcone (film)|Giovanni Falcone]]'' di [[Giuseppe Ferrara]]
 
  
 
==Note==
 
==Note==
Riga 113: Riga 107:
 
*''Il settimo sigillo'' (1994), sceneggiatura del film, Iperborea (ISBN 8870910415)
 
*''Il settimo sigillo'' (1994), sceneggiatura del film, Iperborea (ISBN 8870910415)
 
*''Ingmar Bergman. Il settimo sigillo'' (2002), di [[Fabrizio Marini]], Lindau (ISBN 8871804104)
 
*''Ingmar Bergman. Il settimo sigillo'' (2002), di [[Fabrizio Marini]], Lindau (ISBN 8871804104)
 
  
 
== Collegamenti esterni ==
 
== Collegamenti esterni ==
Riga 124: Riga 117:
 
[[Categoria:Premio della giuria al Festival di Cannes]]
 
[[Categoria:Premio della giuria al Festival di Cannes]]
 
[[Categoria:film drammatici]]
 
[[Categoria:film drammatici]]
 +
[[Categoria:In esclusiva]]

Versione attuale delle 13:37, 1 mar 2013


{{{immagine2}}}
Ilsettimosigillo.jpg

Il settimo sigillo (1957)
Det sjunde inseglet | Svezia
regia di Ingmar Bergman
96 min (USA:92’) | B/N | drammatico
una produzione Allan Ekelund
scritto da Ingmar Bergman

soggetto Ingmar Bergman
da un suo lavoro teatrale
Current user rating: 76% (6 votes)

 You need to enable Javascript to vote

Pix.gif
Pix.gif
Pix.gif
Pix.gif
Pix.gif
Interpreti e personaggi
{{{attori}}}
Doppiatori originali
{{{doppiatorioriginali}}}
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
{{{doppiatoriitaliani}}}
Doppiatori italiani

fonte: archivi prof. Gerardo Di Cola

Doppiatori trailer
{{{trailer}}}
Doppiaggio italiano: CDC
Direzione del doppiaggio: Carlo Romano
Adattamento dialoghi italiani: {{{dialoghiitaliani}}}
Assistente al doppiaggio: {{{assistentedoppiaggio}}}
Fonico di doppiaggio: {{{fonicodoppiaggio}}}
Fonico di mix: {{{fonicomix}}}
Sonorizzazione: {{{sonorizzazione}}}
Edizione italiana: {{{edizioneitaliana}}}
Supervisione artistica: {{{supervisioneartistica}}}
Sincronizzazione: {{{sincronizzazione}}}
Fotografia di {{{fotografo}}}
Musiche di {{{musicista}}}
Effetti speciali a cura di {{{effettispeciali}}}
Montaggio di {{{montatore}}}
Scenografie a cura di {{{scenografo}}}
Premi:
{{{premi}}}
Fotografia di Gunnar Fischer
Musiche di Erik Nordgren
Effetti speciali a cura di {{{nomeeffettispeciali}}}
Montaggio di {{{nomemontatore}}}
Scenografie a cura di P.A. Lundgren
Premi:
*Festival di Cannes 1957: Premio Speciale della Giuria (ex aequo con I dannati di Varsavia di Andrzej Wajda)



« La maggior parte della gente non pensa né alla morte né al nulla. »
(La Morte)

Il settimo sigillo (Det sjunde inseglet) è un film svedese del 1957 diretto da Ingmar Bergman, trasposizione cinematografica della piéce teatrale Pittura su legno (Trämålning) che lo stesso Bergman aveva scritto nel 1955 per la sua compagnia di attori teatrali. Il film fu girato a Hovs Hallar, nella riserva naturale di Scania, dove in seguito si tennero le riprese, a cura dello stesso regista, del film L'ora del lupo.

Presentato in concorso al 10° Festival di Cannes, il film vinse il Premio Speciale della Giuria, ex aequo con I dannati di Varsavia di Andrzej Wajda.

Indice

Trama

Stop hand.png

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

La pellicola inizia con una frase tratta dall'Apocalisse di San Giovanni: «Quando l'agnello aperse il settimo sigillo nel cielo si fece un silenzio di circa mezz'ora e vidi i sette angeli che stavano dinnanzi a Dio e furono loro date sette trombe» (Apocalisse, 8,I).

In una Danimarca dove imperversano peste e disperazione - vengono nominate Roskilde ed Elsinore - torna dalle crociate in Terra Santa il nobile cavaliere Antonius Block. Sulla spiaggia, al suo arrivo, trova ad attenderlo la Morte, che ha scelto quel momento per portarlo via. Il cavaliere decide di sfidarla a scacchi. La partita si svolge nel corso di vari incontri tra Block e la Morte...

Analisi del film

Tutta la problematica esistenziale del cinema di Bergman viene espressa in questo film che inaugura la tematica religiosa, anticipa il tema dello specchio, quella dell'uomo che non comprende il valore del suo essere uomo e quello della paura.

I personaggi centrali del film sono il Cavaliere che possiede la fede ma è assalito dal dubbio e lo scudiero materialista e indifferente. Il Cavaliere, che ritorna deluso dalla Crociata, attraversa un periodo di crisi e confidandosi con il monaco, che in realtà è la Morte travestita , dice che il suo cuore è vuoto come uno specchio, pieno di paura e indifferenza verso i suoi irriconoscibili simili e alla domanda della Morte: "Non credi che sarebbe meglio morire?" il Cavaliere risponde che l'ignoto lo atterrisce e che vorrebbe avere la certezza dell'esistenza di Dio perché se Dio non esiste l'intera esistenza è un vuoto senza fine.

Come scrive Nino Ghelli[1] "L'autentico significato del film consiste nella rinuncia da parte dell'autore a fornire una risposta univoca all'angoscioso problema del crociato: egli ne ha invece adombrata una soluzione nella salvezza della Grazia che assiste i semplici. Una speranza, quindi, e al tempo stesso un monito".

Tutto il film è di grande suggestione e Bergman usa in modo magistrale le luci e le ombre come nella scena dove il Cavaliere gioca con la Morte agli scacchi. Il bianco e il nero della scacchiera vengono presentati con un forte contrasto di ombre e luci nelle sequenze che illustrano simbolicamente i sigilli dell'Apocalisse.

Alla buona riuscita del film contribuì il cast, composto da Max von Sydow, uscito dalla scuola d'arte di Stoccolma, nelle vesti del protagonista, da una brillante Bibi Andersson alla sua prima esperienza e da Nils Poppe, attore comico, alle prese per la prima volta in un ruolo drammatico.

Ilsettimosigillo-2.jpg

Influenza culturale

  • Nel film Brancaleone alle Crociate, di Mario Monicelli, il protagonista dialoga e duella con la Morte che pretende la sua vita; la lotta per la salvezza dell'anima tra cavaliere crociato - morte sembra una chiara citazione del film di Bergman, ma Monicelli non ha mai confermato questa tesi.
  • Nel 1993 il film Last Action Hero di John McTiernan cita il film di Bergman nel finale. Il biglietto magico che dà vita agli eventi del film, finisce in un cinema dove stanno proiettando Il Settimo Sigillo: la Morte (interpretata da Ian McKellen) interrompe la partita a scacchi e scende dallo schermo per seminare il panico in città e contrapporsi all'Eroe del film (Arnold Schwarzenegger).
  • Il film di Woody Allen Amore e guerra cita il finale nel film, infatti il protagonista alla fine del film balla assieme alla Morte; inoltre Woody Allen ha dichiarato più volte di considerare Ingmar Bergman come il più grande genio della storia del cinema. Lo stesso Allen inscena nella sua breve piece teatrale "La Morte Bussa" una partita a ramino tra il protagonista e una morte pasticciona.
  • Alcune scene della partita a scacchi tra la morte e il guerriero, appaiono nel film Giovanni Falcone di Giuseppe Ferrara

Note

  1. Nino Ghelli, Il settimo sigillo, "Rivista del cinematografo", n. 3, 1960, pag. 96

Bibliografia

Collegamenti esterni

  • cinema Portale Cinema: accedi alle voci de enciclopediadeldoppiaggio che trattano di cinema


Strumenti personali
Namespace
Varianti
Azioni
Navigazione
DOPPIAGGIO
INDICI A-Z
Strumenti