Risvegli

Da Enciclopedia del Doppiaggio.it.


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Risvegli (1990)
Awakenings | Stati Uniti
regia di Penny Marshall
121 min | colore | drammatico

scritto da Steven Zaillian

soggetto Oliver Sacks
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Interpreti e personaggi
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Doppiatori originali
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Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
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Doppiatori italiani
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Doppiaggio italiano: C.D.C.
Direzione del doppiaggio: Manlio De Angelis
Adattamento dialoghi italiani: Alberto Piferi
Assistente al doppiaggio: Alessandro Di Giacomo
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Premi:
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Fotografia di Miroslav Ondrícek
Musiche di Randy Newman
Effetti speciali a cura di '
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Scenografie a cura di '


« Mi chiamo Leonard Lowe. Qualcuno mi ha spiegato che sono stato da qualche altra parte per un pò di tempo. Sono tornato. »
(Leonard Lowe)

Risvegli (Awakenings) è un film del 1990 diretto da Penny Marshall, con Robert De Niro e Robin Williams.

Il film vanta la partecipazione della leggenda del jazz Dexter Gordon che appare come paziente e dell'allora sconosciuto Vin Diesel che interpreta un inserviente dell'ospedale.

Il film è basato sui ricordi e l'esperienza di Oliver Sacks raccolte in un suo libro omonimo.

Il film è stato adattato da Steven Zaillian dal libro di Oliver Sacks dall'omonimo titolo. Il libro è stato anche usato da Harold Pinter come base per la sua opera teatrale A Kind of Alaska messa in scena nel 1982.

Il film è stato nominato agli Oscar nelle categorie Oscar al miglior attore ("Academy Award for Best Actor") per l'interpretazione di Robert De Niro, Oscar al miglior film ("Academy Award for Best Picture"), Oscar alla migliore sceneggiatura non originale ("Academy Award for Writing Adapted Screenplay").

Trama

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Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Il film racconta la storia vera di un dottore (Oliver Sacks, nella finzione Malcolm Sayer, interpretato da Williams) che, nel 1969, scopre l'effetto positivo di un nuovo farmaco, la L-DOPA, sulla scorta delle nuove evidenze che il farmaco stava allora acquisendo nella terapia del morbo di Parkinson. Egli somministra questa "medicina" ad un paziente affetto da catatonia. Questo stato rappresentava l'evoluzione finale dei danni cerebrali provocati, decenni prima, dall'encefalite letargica, una patologia dovuta a un virus non ancora identificato, che si manifestò come pandemia nell'arco di tempo 1917-1924. Il dottor Sayer osservò una somiglianza tra la condizione dei pazienti catatonici a cui somministrò la levo-dopa e l'amimìa e acinesìa tipiche dei pazienti parkinsoniani. Leonard Lowe (interpretato da De Niro) e il resto dei pazienti vengono risvegliati dopo aver vissuto per decenni in stato catatonico e si ritrovano a vivere una vita del tutto diversa dalla precedente.

Sayer ha rimosso tutti i suoi pazienti da uno stato quasi incosciente ma, col passare del tempo, capisce di non poterli fermare dal ritornare di nuovo nello stato "dormiente". La Levo-dopa infatti dà rapidamente assuefazione, da qui la necessità di un continuo incremento del dosaggio, con la comparsa degli effetti collaterali tipici come tic, movimenti involontari, allucinazioni e cambiamento dell'umore con note di aggressività e deliri persecutori. Leonard Lowe, il primo paziente ad essere "risvegliato", è anche il primo a sviluppare gravi problemi a causa degli effetti collaterali del farmaco, e tutti gli altri pazienti non vogliono arrivare alla sua stessa situazione. Col passare del tempo, Leonard comincia ad avere spasmi per tutto il corpo, a fare fatica a muoversi ed a parlare a causa dei frequenti tic. Leonard, comunque, chiede a Sayer di continuare a dargli la medicina, di controllarlo e di filmarlo poiché vorrebbe un giorno contribuire alla scoperta di un medicinale che potrebbe salvare la vita ad altri. Egli si interessa inoltre ad una donna di nome Paula, il cui padre è uno dei pazienti dell'ospedale.

Leonard e Sayer, inoltre, si scontrano con l'amministrazione dell'ospedale che si rifiuta di permettere loro di far uscire i pazienti. Sayer, riluttante, accetta la decisione mentre Leonard vuole cominciare a vivere la sua nuova vita dopo essere stato per molti anni addormentato. Presto però Leonard torna al suo stato catatonico, e ciò si rivela molto difficile da accettare per le infermiere, per Sayer, ma specialmente per la madre di Leonard. Sayer dice al gruppo di assegnazione dei donatori dell'ospedale che, sebbene il "risveglio" non possa essere totale, può essere una ripresa di vita anche solo per un piccolo periodo. Sayer, tuttavia, si sente depresso per non essere riuscito a "risvegliare" del tutto Leonard, ma Eleanor gli rivela che Leonard lo considerava il suo migliore amico. Sayer, ricordando il consiglio dello stesso Leonard di vivere ogni minuto della vita, chiede a Eleanor di uscire a prendere una tazza di caffè insieme.

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