Over the Top

Da Enciclopedia del Doppiaggio.it.


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Over the Top (1987)
Over the Top | Stati Uniti d'America
regia di Menahem Golan
93 min | colore | drammatico, azione
una produzione Menahem Golan, Yoram Globus
scritto da Stirling Silliphant, Sylvester Stallone

soggetto Gary Conway, David Engelbach
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Interpreti e personaggi
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Doppiatori originali
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Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
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Doppiatori italiani
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Doppiaggio italiano: C.D.C.
Direzione del doppiaggio: Ferruccio Amendola
Adattamento dialoghi italiani: {{{dialoghiitaliani}}}
Assistente al doppiaggio: {{{assistentedoppiaggio}}}
Fonico di doppiaggio: {{{fonicodoppiaggio}}}
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Edizione italiana: {{{edizioneitaliana}}}
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Musiche di Giorgio Moroder
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Premi:


« Quando giro il cappello, è come quando giro la chiave del mio camion e nessuno più mi ferma… »
(Lincoln Hawks)

Over the Top (Over the Top) è il titolo di un film del 1987 con Sylvester Stallone, per la regia di Menahem Golan.

Trama

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Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Lincoln Hawks (Sylvester Stallone) è un camionista con un unico, grande dolore: non si perdona di aver lasciato il figlio Michael (David Mendenhall) in tenera età e la moglie Christina (Susan Blakely) a causa del ricco e odiato suocero (Robert Loggia) che lo ha sopraffatto con la potenza del suo denaro senza la possibilità di resistere, e di essere fuggito via sulle strade al sole cocente delle lunghe traversate degli Stati Uniti invece di combattere per i suoi affetti più cari.

Ora Lincoln ha la possibilità di riscattarsi, grazie anche alla moglie, che non ha mai smesso di volergli bene: la donna, ormai morente a seguito di un male incurabile, dopo anni di doloroso silenzio gli chiede di portargli personalmente il figlio Michael, studente in una prestigiosa scuola militare.

L'incontro tra i due non è semplice. Diffidenza e rancore dividono il ragazzo dal padre (inizialmente gli dà perfino del "lei"), da quest'uomo burbero che il nonno gli ha sempre descritto come un poco di buono e un approfittatore. Il viaggio in camion, però, è lungo, e il tempo e le avventure passate insieme faranno rinascere, sia pur a fatica, il legame.

Lincoln ed il figlio giungono a destinazione, quando però Christina è già morta da poche ore. Michael, in preda alla disperazione, accusa il padre di avergli praticamente impedito, con il lungo viaggio in camion, di vedere la madre viva per l'ultima volta, e torna a vivere con il nonno. Lincoln cerca addirittura di riprenderselo sfondando con il suo camion l'ingresso della villa del suocero, ma fallisce il tentativo e viene arrestato dalla polizia.

Tornato in libertà, rivende il camion ormai malridotto, e decide di iscriversi al campionato del mondo di braccio di ferro, dove sono in palio un ricco premio in danaro ed un camion nuovo fiammante, per tentare di rifarsi una vita e nella speranza di creare i presupposti per riconquistare l'affetto del figlio. Non basta: nonostante i bookmakers lo diano quotato 20 a 1 (praticamente nessuna possibilità di vittoria), egli scommette tutto quel che ha, 7.000 dollari, sulla sua vittoria finale.

Michael, nel frattempo, comincia a rovistare in casa fra i documenti e gli effetti personali della madre; alla fine egli trova tutte le numerose ed affettuose lettere che il padre, in tutti quegli anni, gli aveva scritto e che il nonno gli aveva tenuto deliberatamente occultate; ormai convinto della buona fede di colui che aveva creduto un poco di buono, il ragazzo scappa via da casa alla ricerca del padre, inseguito dalle guardie del corpo del nonno. Un po' avventurosamente, Michael riesce a salire su un aereo ed a raggiungere il padre a Las Vegas nell'albergo che ospita la manifestazione. Il suocero, in un ultimo tentativo di riprendersi il nipote e liberarsi dell'indesiderato genero, cerca di "comprare" Lincoln offrendogli una grossa somma di denaro a patto che non si faccia vedere mai più, ma questi rifiuta categoricamente.

Lincoln, contro ogni pronostico, è giunto in finale e sta per disputare il match decisivo con il campione in carica, ma è palesemente in difficoltà a causa degli intensi sforzi fisici sostenuti fino a quel momento. Il braccio destro è dolorante, e non vi è alcuna certezza di uscire vincitore dalla sfida finale.

L'avversario, l'imbattuto Bob "Bull" Hurley, già cinque volte campione del mondo, non lascia molte speranze e ben pochi sono pronti a scommettere su un colpo di scena, cioè la sconfitta di Hurley. L'incontro sarà estenuante e prolungato, ma la tensione morale e fisica non piegherà Lincoln, che malgrado l'aggressività e un pugno in pieno naso da parte dell'avversario, riuscirà ad avere la meglio. Sarà la presenza del figlio a dargli quello stimolo in più che gli occorre per vincere l'incontro, il titolo e, soprattutto, il ricco premio in palio, sotto lo sguardo impotente del nonno ormai consapevole che nemmeno il suo potere ed il suo denaro basteranno più a trattenere il nipote. Entrambi rimarranno insieme per sempre, costituendo una nuova società "a conduzione familiare" di trasporti, che decidono di chiamare "Hawks & figlio".

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