La Piovra 3

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La piovra 3
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Paese: Italia/Francia/Germania/Austria
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Anno: 1987
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Formato: miniserie TV
Genere: drammatico
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Puntate/episodi: 7
Durata: 430 min (totale)
Lingua originale: italiana
Caratteristiche tecniche
Aspect ratio:
Colore: colore
Audio:
Crediti
Regia: Luigi Perelli
Soggetto: Ennio De Concini
Sceneggiatura: Sandro Petraglia, Stefano Rulli
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Doppiaggio italiano: C.D.C.
Dialoghi italiani: Francesco Marcucci
Direttore del doppiaggio: Giorgio Piazza
Assistente al doppiaggio: Gabriella Bompiani
Sonorizzazione: Doppiaggio Internazionale
Edizione italiana: Pierluigi Leonardi
Fotografia: Sebastiano Celeste
Montaggio: Franco Fraticelli
Musiche: Ennio Morricone
Scenografia: Elio Balletti
Costumi: Gianna Gissi
Prima visione
Prima TV in italiano (gratuita)
dal: 5 aprile 1987
al: 13 aprile 1987
rete televisiva: Rai Uno
Opere audiovisive correlate
precedenti: La Piovra 2
seguiti: La Piovra 4
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La piovra 3 è la terza miniserie televisiva della più celebre saga della serie italiana, La piovra.

Miniserie in sette puntate per la regia di Luigi Perelli, è andata in onda la prima volta in Italia dal 5 aprile al 13 aprile 1987 su Rai Uno di domenica e di lunedì alle 20,30. Tra gli interpreti Michele Placido, Giuliana De Sio, Marie Laforêt, Luigi De Filippo, Remo Girone, Alain Cuny, Francisco Rabal, Lino Capolicchio, Paul Guers e Adalberto Maria Merli.

La prima televisiva italiana de La Piovra 3, rispetto alla miniserie precedente, fa registrare un calo d'ascolti, sempre però molto alti: una media di oltre 12 milioni di telespettatori (46,11% di share).[1]

Indice

Trama

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Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Il commissario Corrado Cattani (Michele Placido), funestato dalla morte dei suoi cari e dei suoi amici per mano della sanguinaria "Piovra", è entrato in un grave stato di crisi perché le testimonianze da lui fornite ai giudici nel processo (che ha concluso il precedente capitolo) non hanno prodotto gli effetti auspicati: i responsabili della morte della figlia Paola e della moglie Else che lui stesso aveva accusato (l'avvocato Terrasini, il professor Laudeo e la contessa Camastra) hanno subito una pena molto lieve per via dell'insufficienza di prove. La contessa è stata scagionata dalle accuse (la rivedremo soltanto nel settimo capitolo) mentre Gianfranco Laudeo (Paul Guers) e Terrasini (Francois Perier) torneranno in libertà dopo pochissimi anni di carcere.

Grazie anche all'aiuto dell'abate Lovani (Francisco Rabal), che lo accoglierà nel suo convento, Corrado cercherà di superare il grave stato di sconforto interiore, estraneandosi dal mondo, ma poi deciderà di ritornare nella mischia e di combattere la criminalità organizzata, invogliato da un agente americano della D.E.A.: Bert Di Donato.

Si trasferisce a Milano e comincia a indagare sulle vicende legate alla banca degli Antinari che, secondo Bert, sarebbe invischiata in un losco affare di cui faceva parte anche Laudeo. Dopo una serie di eventi, Corrado intraprenderà una storia con l'onesta giornalista Giulia Antinari (Giuliana De Sio), che lo presenterà alla famiglia, nella quale verrà a conoscenza di oscuri personaggi, primi fra tutti il direttore generale Dino Alessi (Adalberto Maria Merli), che si scoprirà facente parte di un'organizzazione occulta intenta al traffico clandestino di uranio verso il Medio Oriente, e di Tano Cariddi (Remo Girone), dapprima nelle vesti di aiutante dell'anziano proprietario della banca, Nicola Antinari, e che alla fine tenterà la scalata al potere, sostenuto dalla mafia siciliana.

Carlo Antinari (Pierre Vaneck), padre di Giulia e figlio di Nicola Antinari, verrà presto ucciso perché non ha voluto sottostare al gioco diabolico che gli aveva imposto suo padre allo scopo di portare avanti l'accordo illecito del traffico di uranio, destinato a salvare la succursale della banca Antinari di Hong Kong da una sicura bancarotta.

Tano Cariddi ucciderà Dino Alessi su ordine del vecchio Antinari, che si alleerà con la mafia, ben rappresentata da una vecchia conoscenza di Cattani: l'avvocato Terrasini, che ha appena finito di scontare la sua condanna.

Entrati in affari con Kemal Yfter, un trafficante d'armi internazionale, e con il professor Mattinera, un politico corrotto, Antinari e Terrasini arriveranno sul punto di concludere il loro losco piano, se non venissero fermati proprio dal coraggio del commissario Cattani che, in extremis, riuscirà a sventare il loro affare criminale.

La vecchia "Piovra", al termine di questo terzo episodio, subirà una mazzata devastante: Nicola Antinari morirà suicida, Terrasini verrà ucciso da Tano Cariddi su approvazione del capo della mafia (conosciuto come "Il Puparo"). Ciò metterà lo stesso Tano nelle condizioni di prendere il suo posto.

Kemal Yfter sarà arrestato, Mattinera assassinato dai sicari per tappargli la bocca, e la stessa sorte era già toccata a Laudeo, ucciso in carcere per impedire che potesse rivelare il piano a Cattani.

Una grande vittoria per il commissario Cattani, che però perderà l'amore di Giulia, destinata a tornare a Milano per guidare la banca, accompagnata dal perfido Tano Cariddi, colui che d'ora in avanti sarà il principale nemico nella lotta del commissario Cattani.

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Note

  1. Aldo Grasso, Enciclopedia della televisione.

Fonti

Collegamenti esterni

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