Il marchese Romano Malaspina, membro dell'omonimo nobile casato tosco emiliano, passa l'infanzia nelle proprietà di famiglia in Lunigiana, ed è a Siena che avviene il primo incontro con il teatro. Complice una voce dal timbro personalissimo e praticamente priva di accenti, riesce ad entrare giovanissimo all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico, dove ha tra i suoi insegnanti anche Sergio Tofano e come compagno di corso Giancarlo Giannini.
Rapidamente la sua voce lo porta, all'inizio abbastanza riluttante, nel mondo del doppiaggio prima per la C.D.C., poi per la CVD. Furio Colombo lo sente fare un breve doppiaggio in oversound e lo sceglie come voce narrante per i suoi reportage della serie Dentro l'America. Grazie ad essi, diviene in quegli anni richiestissimo come speaker. Dal 1972 fino al 1985, Romano Malaspina sarà così speaker in numerosi programmi radiofonici della RAI. È del 1972 il doppiaggio del primo cartone animato, Biancaneve e i sette nani, dove Malaspina è il Principe, nell'edizione di quell'anno.
A seguito di attriti con la cooperativa, l'abbandona, in un periodo in cui la figura del doppiatore indipendente non è ancora nata. Fortunatamente peerò, poco tempo dopo nascono i primi appaltatori indipendenti. Da allora, Malaspina lavorerà invece quasi sempre come doppiatore indipendente, tra i primi in Italia, senza appartenere ad alcuna cooperativa di doppiaggio.
Il doppiaggio libero e il mito di Goldrake
Nel 1978, dopo che la RAI l'ha importato dalla Francia, Ufo Robot Goldrake viene affidato da una funzionaria RAI (Nicoletta Artom) proprio ad un appaltatore indipendente. Quest'ultimo si mette subito in cerca di voci adatte, in un periodo in cui i doppiatori indipendenti erano ancora pochi. Complice forse una certa qual somiglianza con il personaggio - per via della sua passione per i cavalli, i capelli lunghi, la sua moto di grossa cilindrata, guidata per Roma con casco vintage e stivali da cavallerizzo - Malaspina, noto in RAI, viene chiamato dal direttore del cast di doppiaggio, a dare voce al protagonista Actarus, principe di Fleed. Di fatto, con Giorgio Locuratolo (Alcor) e gli altri componenti del cast, saranno i primi seiyuu italiani. La tecnica, Malaspina stesso rivelerà di doverla nei primi rudimenti a Rosalinda Galli, collega nella serie dove interpretava Venusia. La sua voce diventa così quella dell’eroe romantico, di un mito per un’intera generazione. Da sempre appassionato della cultura e del popolo del Giappone, iscritto all'Istituto di Cultura giapponese a Roma ben prima del 1978, Malaspina presterà così la sua voce in oltre 50 serie animate di produzione nipponica.
Amato e odiato, Romano Malaspina è un uomo che non volendo si è trovato a segnare un'epoca, di rivoluzione dell'intero sistema radiotelevisivo italiano, proprio per mezzo di una tecnologia, i grandi robot giapponesi, testimoni dell'epopea dell mito del viaggio, vero o presunto, dell'uomo sulla Luna.
Dopo aver praticamente smesso di girare film con l'entrata nel mondo del doppiaggio, nei primi anni del 2000 Romano Malaspina si è riproposto come attore cinematografico, in parti brevi ma di film di valore.