Una giornata particolare

Da Enciclopedia del Doppiaggio.it.


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Una giornata particolare (1977)
Una giornata particolare | Italia
regia di Ettore Scola
110 min | colore | drammatico
una produzione Carlo Ponti
scritto da Maurizio Costanzo, Ruggero Maccari, Ettore Scola

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Interpreti e personaggi
Doppiatori originali
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Doppiatori italiani
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Supervisione artistica: {{{supervisioneartistica}}}
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Fotografia di Pasqualino De Santis
Musiche di Armando Trovajoli
Effetti speciali a cura di '
Montaggio di Raimondo Crociani
Scenografie a cura di Luciano Ricceri
Premi:
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Premi:
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Una giornata particolare è un film del 1977 diretto da Ettore Scola.

È stato presentato in concorso al 30º Festival di Cannes[1]. Ha inoltre ricevuto due nomination al Premio Oscar: Miglior film straniero e Miglior attore (Marcello Mastroianni).

Indice

Trama

Antonietta (Sophia Loren) e Gabriele (Marcello Mastroianni) sul terrazzo del caseggiato.

La vicenda riassume la vita di due persone: Antonietta, madre di sei figli, è sposata a un impiegato statale fervente fascista; Gabriele è un radiocronista dell'Eiar disoccupato.

I due si conoscono nella giornata del 6 maggio 1938, data della storica visita di Adolf Hitler a Roma. Antonietta è costretta a vegliare sul focolare, mentre quasi l'intero caseggiato affluisce alla parata in onore del Fǖhrer. Nella palazzina semideserta, si accorge della presenza di un suo dirimpettaio a cui chiede aiuto per la cattura dell'uccello domestico scappato dalla finestra. Antonietta è rapita dal suo fascino discreto e tenta di offrirsi a lui sul terrazzo, volendo cogliere un'occasione per fuggire dall'esistenza grama e succube, retaggio della cultura fascista che relegava le donne a un ruolo subalterno di casalinghe fedeli e prolifiche. Gabriele però le deve confessare la sua omosessualità, causa principale del suo licenziamento dalla radio di Stato...

Commento

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Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Antonietta legge I tre moschettieri, il libro regalatole da Gabriele, disubbidendo al marito che la chiama dalla camera da letto.

Antonietta (Sophia Loren) è una donna ignorante e plagiata dall'affascinante figura di Mussolini, in lei si rispecchia la stragrande maggioranza della popolazione italiana, incapace di guardare criticamente alle scelte di quel periodo. Gabriele (Marcello Mastroianni), speaker radiofonico, invece rappresenta l'intellighenzia vigile ma impotente, l'élite che ben poco ha potuto fare contro la violenza squadrista.
Il film, tra i più belli interpretati dalla coppia, è il confronto tra queste due umanità unite dalla sofferenza provocata dal regime: la donna era un semplice mezzo di produzione per la macchina bellica, mentre i dissidenti erano voci fuori dal coro ignorate e lasciate a morire nell'oblio del confino.

La sceneggiatura di Ettore Scola, Ruggero Maccari, con la collaborazione di Maurizio Costanzo, offre bei dialoghi e lascia spazio ad una sottile speranza finale: il libro di Dumas regalato da Gabriele ad Antonietta rappresenta la possibilità che attraverso la conoscenza, il popolo potrà prendere coscienza della realtà.

Curiosità

Un giovane Vittorio Guerrieri nel ruolo di Umberto, figlio di Antonietta (Sophia Loren)
  • Proprio all'inizio del film, nel momento di descrizione dell'edificio, Ettore Scola ha voluto un lunghissimo piano sequenza, tra i più complessi e lunghi della storia del cinema italiano.
  • Nella parte di una figlia emancipata della protagonista recita la futura donna politica Alessandra Mussolini, nella realtà nipote di Benito Mussolini (nonno) e di Sophia Loren (zia).
  • Per quasi tutta la durata del film, dagli apparecchi radiofonici accesi nei vari appartamenti, a volume alto, si ascolta la voce del radiocronista, che commenta le varie fasi della visita di Hitler nella giornata del 3 maggio 1938. Dalla conversazione tra Antonietta e Gabriele viene fatto, da costui, il nome di Guido Notari come voce dell'EIAR, a commento degli avvenimenti che si svolgono in contemporanea nelle strade della capitale; in realtà Guido Notari svolgeva, presso Radio Roma, l'attività di Capo annunciatore e lettore, pertanto, non essendo giornalista, non poteva svolgere il lavoro di radiocronista, di conseguenza la voce che si ascolta potrebbe anche essere quella di uno dei radiocronisti tra cui Fulvio Palmieri, Franco Cremascoli e Mario Ortensi, coordinati da Vittorio Veltroni, organizzatore della trasmissione. Ad oggi, permangono dei dubbi sull'attribuzione alla voce che si sente dalle radio.

Bibliografia

  • Il Radiocorriere, annate varie
  • La Tv di Mussolini, di Diego Verdegiglio, Cooper Roma 2003

Note

  1. (EN) Official Selection 1977. festival-cannes.fr. URL consultato il 18 giugno 2011.
  • cinema Portale Cinema: accedi alle voci de enciclopediadeldoppiaggio che trattano di cinema


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