Il braccio violento della legge
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Il braccio violento della legge (The French Connection) è un film del 1971 diretto da William Friedkin, che riscosse un notevole successo di pubblico ottenendo svariati premi internazionali, tra cui 5 premi Oscar e tre Golden Globe mentre divise la critica specializzata dell’epoca,[1][2] aprendo numerosi dibattiti.[3]
Indice |
Trama
Due poliziotti della squadra narcotici di New York, Jimmy Doyle e Buddy Russo, dalla vita sregolata, solitaria e dai metodi assai violenti, sono in difficoltà con i propri superiori a causa del fallimento di alcune operazioni. Basandosi solo su vaghi indizi, riescono a intercettare un’importante spedizione di stupefacenti che proviene da Marsiglia, coordinata da un misterioso trafficante francese, Alain Charnier.
Affiancati e sorvegliati da due colleghi di lavoro, Doyle e Russo iniziano un’indagine complessa che si fonda su pedinamenti estenuanti, avara di progressi e che diverrà una vera ossessione...
Origini e sequel
Il soggetto de Il braccio violento della legge trae origine dal libro di Robin Moore, a sua volta ispirato ad un clamoroso sequestro di eroina realmente accaduto nell’ambito di un traffico internazionale che vedeva implicata la malavita americana e marsigliese. I veri agenti, artefici dell’operazione, erano Eddie Egan e Sonny Grosso, divenuti consulenti tecnici per il film al quale parteciparono anche come attori, con piccoli camei.
Nel 1975 è stato girato un sequel, Il braccio violento della legge 2 (titolo originale: French Connection II), diretto da John Frankenheimer, con esiti minori rispetto al capostipite.
Curiosità
- Fernando Rey fu ingaggiato per errore: il regista incaricò il casting di scritturare un attore visto in Bella di giorno di Luis Buñuel, ma in realtà aveva in mente Francisco Rabal[4].
- Nella celeberrima scena dell'inseguimento, le riprese più pericolose furono filmate direttamente dal regista, perché gli altri cameramen avevano tutti famiglia, a differenza di quest'ultimo, e non vollero rischiare. Inoltre, l'incidente automobilistico all'incrocio tra Stillwell Avenue e l'86° strada avvenne realmente, tra la macchina degli attori e un pendolare che si stava recando al lavoro, che fu risarcito[5].
Note
- ↑ recensione del 1972 di T. Kezich per il Corriere della Sera - http://www.mymovies.it/dizionario/critica.asp?id=56421
- ↑ recensione datata 21-09-1972 - http://www.rtsi.ch/filmselezione/scheda.cfm?tipo=ric&iniz=Il%20braccio%20violento%20della%20legg&start=1&id=2024
- ↑ I primi anni settanta erano un periodo di grande fervore politico-sociale e forte contrapposizione fra schieramenti, pertanto l’approccio estremamente concreto ed i temi sociali espressi dalla pellicola suscitarono giudizi negativi e dispute.
A seconda delle appartenenze ideologiche si giudicava il film, o permissivo ed indulgente verso i criminali ponendo le forze dell’ordine in cattiva luce, oppure reazionario, ribaltando in sostanza i medesimi motivi (poliziotti violenti e squallidi impersonificanti il potere costituito, contro malviventi da combattere spietatamente anziché da recuperare).
Il titolo italiano, mistificando l’originale, era uno dei frutti di questo clima e in Italia divenne un detto di uso comune. - ↑ http://www.imdb.com/title/tt0067116/trivia?ref_=tt_trv_trv
- ↑ http://www.imdb.com/title/tt0067116/trivia?ref_=tt_trv_trv
Collegamenti esterni
- Scheda su Il braccio violento della legge dell'Internet Movie Database
- (EN) [1] (lista di recensioni internazionali)
- (EN) [2] (intervista con il regista sul film)
- (EN) [3] (articolo del regista su come fu realizzata la famosa scena d’inseguimento)
- [4] (intervista ad uno dei veri poliziotti)
