Canto di Natale di Topolino

Da Enciclopedia del Doppiaggio.it.


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Canto di Natale di Topolino (1983)
Mickey's Christmas Carol | Stati Uniti d'America
regia di Burny Mattinson
24 min | colore | animazione
una produzione Burny Mattinson
scritto da Burny Mattinson, Tony L. Marino, Ed Gombert, Don Griffith, Alan Young, Alan Dinehart

soggetto Charles Dickens (romanzo)
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Interpreti e personaggi
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Doppiatori originali
Interpreti e personaggi
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Doppiatori italiani

Doppiaggio del 1983

Doppiaggio del 1990:

Doppiatori italiani
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Doppiatori trailer
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Doppiaggio italiano: Royfilm (1983), Royfilm con le voce de Gruppo Trenta (1990)
Direzione del doppiaggio: Franco Latini (1983)
Adattamento dialoghi italiani: Roberto De Leonardis
Assistente al doppiaggio: {{{assistentedoppiaggio}}}
Fonico di doppiaggio: {{{fonicodoppiaggio}}}
Fonico di mix: {{{fonicomix}}}
Sonorizzazione: {{{sonorizzazione}}}
Edizione italiana: {{{edizioneitaliana}}}
Supervisione artistica: {{{supervisioneartistica}}}
Sincronizzazione: {{{sincronizzazione}}}
Fotografia di '
Musiche di Irwin Kostal
Effetti speciali a cura di '
Montaggio di '
Scenografie a cura di '
Premi:
Fotografia di {{{nomefotografo}}}
Musiche di {{{nomemusicista}}}
Effetti speciali a cura di {{{nomeeffettispeciali}}}
Montaggio di {{{nomemontatore}}}
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Premi:
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« Bubbole! »
(Paperone)

Canto di Natale di Topolino è un cortometraggio targato Disney prodotto per la TV che trasporta sul piccolo schermo il racconto Canto di Natale, di Charles Dickens.

Trama

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Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

La storia inizia quando il giorno della vigilia di Natale Ebenezer Scrooge (Zio Paperone), un tipo tirchio e ricco, arriva nel suo studio finanziario. Lì lavora con il suo contabile Bob Cratchitt (Topolino) a cui dà un piccolissimo stipendio anche se questo gli lava pure la biancheria sporca. Questi chiede a Scrooge di poter aver una mezza giornata di permesso nel giorno di Natale: Scrooge accetta a malincuore, poiché vede il Natale come un'inutile festa. Nel frattempo arriva suo nipote Fred (Paperino) che gli chiede cordialmente di partecipare alla sua festa di Natale, ma Scrooge, irritato, rifiuta l'offerta e lo caccia con rabbia. Dopo arrivano due persone che chiedono soldi per i bambini poveri, ma Scrooge invece di donare soldi dà loro la ghirlanda regalatagli da Fred giustificandosi dicendo che, se avesse dato i soldi ai bambini poveri, non sarebbero più poveri e quindi i due benefattori non avrebbero avuto più un lavoro. Così la giornata finisce e Scrooge torna a casa, ma quando sta per aprire la porta vede che il batacchio della porta prende le sembianze del suo ex-socio morto Marley (Pippo): allora spaventato entra in casa. Una volta entrato vede delle ombre che lo seguono, ma non riesce a vedere Marley finché non gli fa del solletico con un bastone. Quando sente la sua risata scappa in una stanza della sua lussuosa casa e si chiude dentro. Ma Marley, essendo un fantasma, entra nella stanza e racconta a Scrooge che i peccati fatti in terra per la sua taccagneria lo hanno costretto ad avere sempre delle catene sul corpo e che se Scrooge avesse continuato a comportarsi come stava facendo, questo destino sarebbe toccato anche a lui. Inoltre avvisa Scrooge che nella notte sarebbe stato visitato da tre spiriti. Scrooge inizialmente è poco spaventato da questi avvertimenti a va a dormire, ma nella notte lo spirito del Natale passato (il Grillo Parlante) lo sveglia e lo porta a rivedere un Natale passato molti anni prima quando Scrooge era giovane e lavorava da Fezziwig. Fezziwig aveva dato una grande festa e anche Scrooge, ragazzo allora molto timido, vi partecipava. Lì aveva conosciuto la sua fidanzata Isabelle (Paperina), ma solo qualche anno dopo, già ricco, non volle più mantenere la promessa di matrimonio perché lei era povera e non gli avrebbe portato nessuna dote. Lei lo lasciò andare distrutta, ma da quel giorno Scrooge restò solo ed il suo cuore diventò sempre più arido. Il passato non si può cambiare! Scrooge è disperato, ed implora il fantasma di non tormentarlo più. E così torna nel suo letto. Poco dopo vede fuori dal suo letto un grosso gigante: è lo spirito del Natale presente (Willie - il gigante), che sta facendo una grossa cena natalizia. Questi, dopo aver preso in giro Scrooge per la sua taccagneria, lo porta fuori e gli fa vedere come sta passando il Natale il suo impiegato Cratchitt. Vede un grosso pentolone sul fuoco, ma non è la cena; è la sua biancheria, mentre la cena è solo un piccolo uccellino. Inoltre Cratchitt ha un figlioletto molto malato, Timmy, e in famiglia fra i fratelli e i genitori c'è molta apprensione per la sua salute. Lo spirito gli dice che se il presente rimarrà immutato ci sarà una sedia vuota dove il piccolo Timmy è seduto. Poi sparisce, ma Scrooge gli chiede ancora spiegazioni sulla salute del piccolo Timmy. Le luci si spengono e Scrooge si trova in un cimitero dove incontra lo spirito del Natale futuro (Pietro Gambadilegno) avvolto da un nero mantello e un cappuccio da cui nulla traspare se non una mano che sporge da una manica. Lì Scrooge vede i Cratchitt piangere davanti alla tomba del piccolo Timmy ormai morto, e inoltre vede una fossa vuota. Allora chiede spiegazioni allo spirito per sapere de chi è quella tomba. Lo spirito si leva il cappuccio e con un fiammifero illumina la lapide facendo vedere a Scrooge che è la sua lapide e nello stesso tempo lo butta nella fossa. Qui si aggrappa a una radice chiedendo perdono per tutte le sua angherie finché cade. Ma la mattina si sveglia e capisce che quello non era un brutto sogno, ma che gli spiriti gli avevano dato un'altra possibilità. Così appena uscito regala molti soldi ai due benefattori che il solo il giorno prima glieli avevano chiesti. Poi incontra Fred e gli dice che sarebbe andato con piacere a pranzare con lui e con tutta la sua famiglia. Prima però va nel negozio di giocattoli e poi arriva a casa di Cratchitt e per scherzo gli dice che la borsa piena di giocattoli è un'altra borsa di biancheria e che la mezza giornata libera è finita. Ma mentre sta recitando questa parte il piccolo Timmy scopre che la borsa è piena di giocattoli facendo scoprire lo scherzo. Scrooge cambia il suo atteggiamento e nomina Cratchitt suo socio e fa intendere che nel futuro avrebbe protetto la vita dei Cratchitt e soprattutto quella di Timmy. La storia finisce con una foto di Natale dove è riunita tutta la famiglia Cratchitt insieme a Ebenezer Scrooge...

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Differenze dal racconto di Dickens

  • Nel cortometraggio Scrooge fa lavare la sua biancheria sporca a Cratchitt, nel racconto questo non accade.
  • Nel cortometraggio Scrooge concede mezza giornata di ferie a Cratchitt nel giorno di Natale (con quindi una mezza deterazione di stipendio quotidiano), mentre nel racconto gli concede l'intera giornata.
  • Quando lo spirito del Natale del presente porta Scroogea casa di Cratchitt, egli scompare subito lasciando Scrooge da solo di fronte alla casa di Cratchitt, pertanto non appaiono i suoi due figli (l'ignoranza e la miseria).
  • Lo spirito del Natale del futuro, dopo aver mostrato a Scrooge il destino del piccolo Timmy, lo getta immediatamente nella sua tomba, quindi viene omessa l'inseguimento tra le case del villaggio.
  • Nel libro, il giorno di Natale, Scrooge si reca dal nipote Fred e manda un ragazzino a comprare i regali per Cratchitt, nel corto è Scrooge stesso a farlo: inoltre Cratchitt/Topolino incontra (nel libro) Scrooge il giorno dopo Natale, nel cortometraggio lo incontra il giorno proprio di Natale, prima che quest'ultimo si rechi dal nipote.

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