The Elephant Man

Da Enciclopedia del Doppiaggio.it.


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The Elephant Man (1980)
The Elephant Man | Regno Unito
regia di David Lynch
123 min | B/N | drammatico, biografico
una produzione Jonathan Sanger
scritto da Christopher De Vore, Eric Bergren, David Lynch

soggetto Sir Frederick Treves, Ashley Montagu
Current user rating: 86% (3 votes)

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Interpreti e personaggi
Doppiatori originali
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Doppiatori italiani
Doppiatori italiani
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Doppiatori trailer
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Doppiaggio italiano: C.D.
Direzione del doppiaggio: Pino Locchi
Adattamento dialoghi italiani: {{{dialoghiitaliani}}}
Assistente al doppiaggio: {{{assistentedoppiaggio}}}
Fonico di doppiaggio: {{{fonicodoppiaggio}}}
Fonico di mix: {{{fonicomix}}}
Sonorizzazione: {{{sonorizzazione}}}
Edizione italiana: {{{edizioneitaliana}}}
Supervisione artistica: {{{supervisioneartistica}}}
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Fotografia di Freddie Francis
Musiche di John Morris
Effetti speciali a cura di Graham Longhurst
Montaggio di Anne V. Coates
Scenografie a cura di Stuart Craig
Fotografia di {{{nomefotografo}}}
Musiche di {{{nomemusicista}}}
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Premi:
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« Io non sono un animale ! Sono un essere umano ! Sono... un... uomo »
(Celebre sfogo di Joseph Merrick)

The Elephant Man è un film biografico del 1980 diretto da David Lynch. Il film è stato adattato dai libri The Elephant Man and Other Reminiscences (Frederick Treves) e The Elephant Man: A Study in Human Dignity (Ashley Montagu).

Il film è stato ben accolto all'epoca della distribuzione, e il successo coinvolse Anthony Hopkins, John Hurt, Hannah Gordon e altri membri del cast.

Trama

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Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Il film si apre con la scoperta del deforme John Merrick da parte del Dottor Frederick Treves durante uno spettacolo di strada gestito dal malvagio Bytes. Merrick presenta numerose deformazioni in gran parte del corpo, soprattutto nel capo, tanto da venire soprannominato The Elephant Man; per non essere deriso indossa in testa perennemente un cappuccio cucito ad un cappello, in modo tale da coprire la testuggine e in parte le deformità del viso.

Bytes si ritiene il proprietario di Merrick, tanto che vuol essere pagato per cederlo per scopi medici al Dr. Treves. Appena Merrick fa ritorno dal suo "proprietario", il quale è in stato di ebbrezza, questi lo picchia violentemente. Treves giunge in aiuto del povero uomo e lo porta con sé in ospedale per tenerlo in cura e se possibile aiutarlo.

In ospedale regna un'atmosfera di discriminazione nei confronti di Merrick, il quale deve essere messo in una stanza di quarantena per non essere cacciato; qui viene seguito dalla capo-infermiera, Madre Shead. Treves durante il primo giorno di ricovero parla col direttore dell'ospedale, Mr. Carr Gomm, il quale gli ricorda di non potere tenere sotto osservazione persone incurabili.

Per dimostrare che l'uomo deforme non è completamente ritardato oltre che deforme, Treves gli insegna alcune parole da dire all'arrivo del direttore. Contrariamente a quanto previsto, l'uomo ripete solo meccanicamente qualche frase e il direttore se ne va, ma inaspettatamente Merrick pronuncia ad alta voce il 23° Salmo della Bibbia facendo tornare il direttore sui suoi passi.

Col passare dei giorni, si viene a scoprire il carattere sensibile e sofisticato di Merrick, il quale nasconde ciò per non essere maltrattato ancora di più da Bytes. Il caso di The Elephant Man giunge alla corte della Regina Vittoria la quale apre un fondo monetario per permettere di dare adeguate cure all'uomo.

Treves rimane come affascinato dall'uomo, lo porta in visita a casa sua e gli fa conoscere la sua consorte, Anne Treves. Merrick mostra alla signora Treves il suo più prezioso oggetto di valore, una foto di sua madre; dopo ciò parla della madre e di come sia cambiata radicalmente la sua vita negli ultimi tempi. La signora Treves si commuove sino a piangere.

Dopo questi episodi, Merrick viene contattato dalla nota attrice teatrale Miss Kendall, la quale desidera fortemente fare la sua conoscenza. Durante l'incontro dei due, Miss Kendall gli dona un suo autoritratto e la tragedia di Shakespeare Romeo e Giulietta. La visita dell'attrice ottiene ampia eco in tutto il paese e molti aristocratici e rappresentanti dell'alta borghesia vogliono conoscere Merrick.

Un guardiano dell'ospedale inizia segretamente a fare visitare a prostitute e alcolizzati la stanza del "mostro". Una notte anche Bytes entra nella camera per vedere la sua ex-proprietà; dopo di che rapisce Merrick fuggendo nell'Europa continentale, dove lo esibisce in circhi e fiere. Il protrarsi dei maltrattamenti rende Merrick debole e impotente, tanto che diventa inservibile per il suo "padrone". Bytes infuriato rinchiude Merrick in una gabbia con l'intenzione di farlo morire; questo non accade perché i compagni di pena della fiera, un gigante e un gruppo di nani lo aiutano a fuggire, gli procurano dei vestiti e del denaro per poi imbarcarlo sul primo piroscafo diretto a Londra.

Arrivato nella capitale inglese si incappuccia, come sua abitudine; un gruppo di ragazzini si accorge delle deformità dell'uomo e inizia a rincorrerlo. Merrick durante la fuga colpisce accidentalmente una bambina, suscitando l'ira dei presenti e il loro conseguente sfogo. L'uomo riesce a nascondersi in una toilette della stazione dove, stremato e offeso moralmente, si sfoga e si difende urlando di essere un uomo e non un mostro, dopo di che sviene.

Nel frattempo, Treves scopre lo spregevole traffico sulla pelle di Merrick gestito dal guardiano e il rapimento di Merrick stesso da parte di Bytes: queste scoperte lo sconvolgono.

Mentre Treves inizia le ricerche di Merrick, eccolo arrivare scortato da Scotland Yard. John viene subito ricoverato in ospedale. Anche i dottori hanno capito che è prossimo alla morte.

La sera, Merrick viene invitato dalla signora Kendall ad uno spettacolo di varietà al teatro, dove viene accolto calorosamente dal pubblico presente. Finito lo spettacolo e tornato in ospedale, Merrick ringrazia Treves per tutto ciò che ha fatto per lui, chiamandolo più volte "amico".

Finita la conversazione con Treves, Merrick si sdraia supino sul letto, togliendo tutti i cuscini che fungevano da sostegno per la massa abnorme del capo. Merrick sa che tale posizione di riposo, uguale a quella degli esseri "normali", gli provocherà la morte per soffocamento; oramai deciso, muore nella serenità e nella pace che ha sempre desiderato e mai avuto.

Nell'ultima scena si intravede la madre di Merrick accoglierlo nell'infinito dell'universo.

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Curiosità

  • Mel Brooks, il produttore del film, non volle apparire tra i crediti per evitare l'associazione del film (da parte del pubblico) ad una delle sue commedie.
  • Per realizzare il trucco su John Hurt, il regista David Lynch ottenne il permesso di prelevare dei calchi del corpo di Merrick, conservati tuttora nel museo del Royal London Hospital.
  • Dopo il successo ottenuto dal film, fu presentata a Broadway un'opera teatrale, con David Bowie nel ruolo di Joseph Merrick.
  • In una scena del film La vera storia di Jack lo squartatore, durante una riunione di congresso del dottorato, viene messo in mostra Joseph Merrick che coperto da un velo viene mostrato a tutta la giuria. Nella scena il dottore lo chiama giustamente Joseph Merrick ma egli stesso lo corregge ribattendo debolmente "John Merrick", un chiaro tributo al film di David Lynch.

Collegamenti esterni

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