Il grande silenzio (film 1968)
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Il grande silenzio è un film del 1968 diretto da Sergio Corbucci.
Gli esterni vennero girati interamente nelle località dolomitiche di Cortina d'Ampezzo e San Cassiano in Badia.
Indice |
Trama
A fine ottocento, in una regione al confine tra Messico e Stati Uniti d'America, un gruppo di banditi si nasconde nei boschi, in attesa di un'imminente amnistia che scagioni molti di loro da reati che non hanno commesso. Il cinico Pollycut ha messo le taglie sulle loro teste, anticipando i soldi delle taglie dei banditi per un elevato interesse. Tra gli sfortunati c'è il marito di Pauline Middelton, un nero, costretto al furto e divenuto fuorilegge perché Pollycut gli negò un prestito. Questi viene ucciso da Tigrero, uno dei più feroci bounty killer nella zona, assieme ad altri quattro banditi che, stanchi di aspettare l'amnistia e mossi dalla fame, si recano in paese a loro rischio e pericolo. Pauline, decisa a vendicarsi, manda a chiamare un pistolero che è il terrore dei cacciatori di taglie: costui è chiamato Silenzio perché "dopo che passa lui c'è solo il silenzio della morte", ma anche perché da bambino gli sono state rimosse le corde vocali affinché non raccontasse a nessuno di come i genitori furono crudelmente colpiti a tradimento da tre bounty killer...
Finali Alternativi
Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler. |
- Esiste un finale alternativo in chiave ottimista che Sergio Corbucci fu obbligato a girare per la distribuzione del film all'estero, nel quale Silenzio uccide Tigrero e i cacciatori di taglie con l'aiuto del redivivo sceriffo Corbett. [1]
- Un altro finale alternativo è abbastanza simile a quello ufficiale con Silenzio che viene ferito alle mani e che probabilmente non potrà difendersi dai complici del suo nemico che escono dal Saloon ma ciò non viene dato a sapere in quanto il film si interrompe senza risoluzione.
Note
Collegamenti esterni
- Scheda su Il grande silenzio dell'Internet Movie Database