The Prestige

Da Enciclopedia del Doppiaggio.it.
« L'ossessione è un gioco che si fa da giovani. »
(Mr. Cutter)


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The Prestige (2006)
The Prestige | USA/Regno Unito
regia di Christopher Nolan
130 min | colore | drammatico, fantascienza
una produzione Christopher Ball, Valerie Dean, Jordan Goldberg
scritto da Christopher Nolan, Jonathan Nolan

soggetto Christopher Priest (dal romanzo omonimo)
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Interpreti e personaggi
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Doppiatori originali
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Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
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Doppiatori italiani
Doppiatori trailer
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Doppiaggio italiano: Sefit-CDC
Direzione del doppiaggio: Sandro Acerbo
Adattamento dialoghi italiani: Valerio Piccolo
Assistente al doppiaggio: Emiliana Luini
Fonico di doppiaggio: Stefano Sala
Fonico di mix: Alessandro Checcacci
Sonorizzazione: {{{sonorizzazione}}}
Edizione italiana: {{{edizioneitaliana}}}
Supervisione artistica: {{{supervisioneartistica}}}
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Fotografia di {{{fotografo}}}
Musiche di {{{musicista}}}
Effetti speciali a cura di {{{effettispeciali}}}
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Scenografie a cura di {{{scenografo}}}
Premi:
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Fotografia di Wally Pfister
Effetti speciali a cura di '
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Scenografie a cura di Nathan Crowley
Premi:



The Prestige è un film del 2006 diretto da Christopher Nolan, tratto dall'omonimo romanzo (inedito in Italia) di Christopher Priest.

Presentato nella sezione Première della Festa del Cinema di Roma 2006, è uscito nelle sale italiane il 22 dicembre 2006.[1]

Indice

Trama

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Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Alla fine dell'Ottocento due illusionisti, Alfred Borden e Robert Angier, si affrontano senza esclusione di colpi per stabilire quale sia il miglior mago di Inghilterra. Tramite una continua sequenza di flash back e flash-forward, lo spettatore sarà portato a ricostruire la cronologia dell'intera storia, ma scoprendo solo alla conclusione della pellicola come essa stessa possa essere un'ingegnosa illusione.

L'avvio è dato dal processo per l'omicidio di Angier a carico di Alfred Borden. Apprendiamo come in origine i giovani Borden e Angier fossero amici, entrambi apprendisti maghi, e semplici aiuti di "Mister Cutter", un geniale creatore di trucchi e spettacoli d'illusionismo presso il Teatro Orpheum di Londra.

Nel numero denominato “fuga subacquea” si esibisce Julia, la bella moglie di Angier. Il compito dei due giovani apprendisti, celati in incognito tra il pubblico e "scelti" da Julia, consisteva nel legarle le caviglie e i polsi prima che ella fosse introdotta in un’enorme scatola a vetri colma d'acqua da cui in poco tempo ne sarebbe uscita miracolosamente, un numero di escapologia alla Houdini molto pericoloso.

Una sera però qualcosa andò male. Borden, avendo ottenuto tempo prima il consenso da Julia (ma non dal marito Robert), le aveva cambiato il tipo di nodo ai polsi senza che lo stesso Robert, intento a legare le caviglie, se ne accorgesse. Purtroppo la ragazza non riuscì a sciogliersi dai nodi modificati all'ultimo momento da Borden all'insaputa di tutti e, nonostante il pronto intervento di Mister Cutter, morì annegata.

Al funerale di Julia, Robert accusa pubbicamente l'ormai ex amico Borden di essere il responsabile della morte della moglie. Borden, confuso ed evanescente, non riesce a dare una spiegazione razionale dell'accaduto e scappa dalla cerimonia senza rispondere.

Fu questa la causa alla base dell'aspra rivalità che negli anni seguenti dividette i due ex soci e amici.

In un successivo flash-back lo spettatore annota come Alfred Borden si fosse felicemente accasato con Sara dalla quale ebbe una bambina, Jess. Egli assieme alla moglie e all'inseparabile amico-manager Fellon si esibisce in teatri di periferia con lo pseudonimo de "Il Professore". La famiglia Borden guadagna solo di che mantenersi ma è unita e felice. Dopo qualche tempo Alfred presenterà uno spettacolo dove egli riesce a far credere ad uno spettatore scelto a caso tra il pubblico di potergli sparare con una pistola da esso stesso al momento caricata, ma senza causargli danno alcuno. Il numero dell'“afferra proiettile” ha successo sino a quando durante l'ennesima messa in scena si presenta sul palco un volontario che si scopre essere Angier, abilmente mascherato. Angier, che conosce il trucco, furbescamente ricolloca un proiettile nella pistola e minaccia di uccidere Borden di fronte a tutti se egli non gli avesse rivelato la vera causa della morte di Julia. Borden nonostante il reale pericolo di morte, ma in apparente buona fede, mormora ancora la sua "estraneità" a quanto avvenuto in passato. Emotivamente alterato e pressato dalla folla rumoreggiante Angier fa fuoco e fugge frastornato. Il colpo non è mortale, ma recide due dita della mano sinistra di Borden. Tale menomazione - lo si apprenderà in seguito - segnerà ulteriormente la sua esistenza.

La presentazione degli avvenimenti non è cronologica. È ora la volta di Angier di ricordare come l'ormai pensionato Mister Cutter gli offra la possibilità di diventare l'astro nascente dell'illusionismo. Angier sceglie allora lo pseudonimo artistico suggeritogli dalla defunta moglie: “Il grande Dantòn”. In palcoscenico è ora assistito dalla giovane ed avvenente assistente Olivia e Cutter crea per lui un nuovo e sorprendente spettacolo d'illusionismo basato su un complicato meccanismo da indossare sotto la giacca. A sua volta, quando Angier presenta in pubblico il nuovo numero, diviene vittima della vendetta di Borden. Quest'ultimo riesce a provocare un clamoroso incidente che causa la rescissione del contratto di Angier.

Lo scontro senza esclusione di colpi tra "Il Professore" e “Il grande Dantòn” è appena iniziato. Il desiderio di primeggiare, e la rivalità professionale, che sta sfociando in una sorta di ossessione per entrambi, porta i due alla continua ricerca del numero di grande impatto emotivo.

Borden è il primo a riuscirci. Si cimenta nel “trasporto umano”, un numero dove l'illusionista scompare dal palco per riapparire in un lampo un po' più lontano. Agli occhi del rivale sembrò essere un trucco indecifrabile, ma l'avveduto Cutter immaginò presto trattarsi di una furba sostituzione di persona. Suggerì quindi al suo protetto di trovare a sua volta una "copia di se stesso". Con l'aiuto di Olivia si scova un sosia di Angier, tale Gerald Rooth, un attore alcolizzato, lo "strumento" adatto per creare un nuovo spettacolo d'illusione. La più sofisticata e coinvolgente versione del trasporto umano portata in scena da Cutter/Angier/Rooth incanta il pubblico a danno di Borden. Ugualmente, nonostante il successo, Angier rimane ossessionato dal rivale e dalla sua genuina felicità famigliare.

Decide allora di carpirne tutti i trucchi per rovinarlo. Invia Olivia, ora sua amante e complice, a spiare Borden.

Ennesimo colpo di scena: la donna rimane soggiogata dalla forte personalità di Alfred e svela l'inganno allo stesso Borden.

Così, nel successivo spettacolo portato in scena dal “grande Dantòn” va in scena l'ennesima beffa: Angier nel cadere sotto il palco non trova il materasso ammortizzante e si fracassa una gamba (per tutto il resto della vita, e del film, camminerà zoppicando). La colpa è di uno sprezzante Alfred Borden, che si sostituisce a Gerald Rooth ed appare sulla scena scatenando l'ilarità del pubblico e ridicolizzando l'avversario.

Quando Angier capisce che ciò è stato causato dal tradimento di Olivia l’affronta deciso a punirla. Ella - con un nuovo ed inatteso colpo di scena - prontamente gli consegna il prezioso diario dove Borden tiene traccia dei suoi trucchi d'illusionismo.

Olivia non ha quindi tradito in assoluto, ma anzi ha sostanzialmente ottemperato allo scopo per cui era stata inviata: spiare i segreti di Borden.

Il doppio gioco dei personaggi è sempre più marcato.

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Nonostante il possesso del testo Angier non fu in grado di comprenderne il contenuto perché crittografato e protetto da una "chiave di lettura". Anche in questo caso, ma solo alla fine di una nuova ingarbugliata sequenza di avvenimenti, lo spettatore potrà ricostruire i passi con cui un sempre più furbo Angier abbia costretto Borden a rivelargli tale "chiave".

“Tesla” è la parola segreta! Si tratta del nome di uno scienziato che svolge esperimenti futuristici a Colorado Springs negli Stati Uniti dove immediatamente Angier si reca. L'oscuro ma geniale scienziato gli mostra il prototipo di «uno straordinario marchingegno» con cui egli avrebbe stupito il mondo intero. Al nuovo concordato incontro si apprende quindi come tale prodigiosa macchina fosse in grado di creare copie perfette di oggetti inanimati e come forse avrebbe fatto lo stesso con gli esseri viventi.

Angier si sobbarca quindi il costo di finanziare lo scienziato e successivamente ancora, quando per la rivalità con il suo acerrimo nemico Thomas Alva Edison, Tesla sarà costretto a lasciare precipitosamente gli Stati Uniti, riceve il suo messaggio: «la macchina è pronta ed è sua», ma anche il monito perché sia «distrutta a causa della sua potenziale pericolosità».

Intanto (altro flash-back) la giovane Sara Borden incontra sempre più difficoltà nella propria vita coniugale. Il marito si comporta in modo strano e alternato. La donna si convince come lui abbia intrapreso una relazione sentimentale con la nuova arrivata (Olivia). Nella coppia scoppia insanabile una profonda incomprensione. Depressa e in stato confusionale Sara si toglie la vita, impiccandosi tra gli strumenti d'illusione usati in scena dal marito.

Quando Olivia e Alfred apprendono del tragico avvenimento, sarà ora la volta di Olivia (che sta facendo il doppio gioco) di esprimere i propri dubbi circa gli strani e distaccati comportamenti di Alfred. Ella non riesce a capire e concepire come Alfred non possa non rimpiangere la moglie.

Una nuova ed ambigua (ma significativa) risposta è allora pronunciata dall'uomo: «una parte di me l'amava, l'altra parte no». Qual'è il significato di questa risposta?

Olivia, la quale non sa più quale sia la reale verità, abbandona Border rimanendo scioccata dalla sua inspiegabile freddezza.

Contestualmente a questi avvenimenti (o quasi), Angier è tornato a Londra col suo nuovo e rivoluzionario numero denominato: Il vero trasporto umano in cui, all'insaputa di tutti, sfrutta la miracolosa macchina di Tesla in grado di duplicare la materia vivente e creare perfetti cloni di se stesso, i quali però devono essere uccisi subito dopo per non lasciare "due" Angier vivi allo stesso tempo! Il pubblico non sospetta minimamente questa mostruosità e grazie alle proprie capacità economiche e quelle di scenografo di Cutter, Angier si esibisce in teatro e arriva subito un grande successo di pubblico, fama e notorietà.

Ad uno di questi spettacoli assistono Borden e l'amico Fellon cercando di comprendere quale nuovo trucco abbia congegnato Angier. Ogni spiegazione non regge. Così una sera Borden si introduce dietro le quinte per scoprire cosa succede quando Angier scompare dal palco. Scopre allora che, grazie ad una botola nascosta, Alfred cade sotto al palco in una grande scatola a vetri colma d'acqua, come quella in cui morì sua moglie Julia. Si tratta del perverso gioco di Angier per fare morire subito il suo clone, ma neppure Borden capisce al momento il senso di questa scena. Il recipiente si è infatti chiuso dall'alto e Borden, vedendo Angier in procinto di affogare, tenta allora ed invano di liberarlo. Sopraggiunge Cutter e assistendo tale scena deduce - anche lui erroneamente - che l'annegamento di Angier (per cui Border è a giudizio fin dalla prima scena del film) sia stato architettato dall'avversario quale ulteriore e definitiva vendetta dei torti subiti.

Borden è arrestato e processato con l'accusa di omicidio - qui gli avvenimenti tornano alla scena iniziale con un’apparente ricomposizione temporale degli avvenimenti e dei ricordi. Nel processo Borden non può o non vuole spiegare cosa sia successo sotto il palco, e poco dopo sarà condannato a morte per l'omicidio. Portato in prigione dovrà li restare finché non sarà giustiziato con l'impiccagione (stessa morte della moglie).

In mancanza della madre e di altri parenti prossimi la piccola Jess, figlia di Borden, alla sua morte rischia di finire in un orfanotrofio. A questo punto un nuovo personaggio, l'agiato Lord Coldrow si reca in prigione e si offre di adottare la piccola e di prendersi cura di lei in modo adeguato, ma chiedendo una contropartita al padre: apprendere quale fosse stato il grande segreto dell'illusione sul trasporto umano portato in scena da Borden.

Borden, ancor che privo di possibilità di salvezza, inizialmente rifiuta di svelare ogni segreto ma poco tempo dopo, pensando al bene della figlia, è costretto ad accettare lo "scambio".

Quando Jess, accompagnata dal misterioso Lord, va a trovare per l'ultima volta il padre in carcere, Borden nota con enorme stupore che in realtà Lord Coldrow è Angier, cioè la stessa persona creduta annegata nella scatola a vetri e per la cui morte - in realtà a morire è stato un clone - egli sta per essere impiccato!

Per di più, ultima vendetta e atroce beffa, Angier/Lord Coldrow gli porterà via la figlia!

Alfred urla quindi alle guardie che «se Lord Coldrow è Angier egli è vivo!»; «io non posso essere colpevole!!!», ma i secondini - in passato ridicolizzati da Borden - non prendono neppure in considerazione una tesi così assurda e riportano in cella Borden, mentre Angier/Lord Coldrow porta con sé Jess.

Portato all'impiccagione, Borden viene giustiziato. La sua ultima parola sarà: "Abracadabra".

Quella sera alla villa di Lord Coldrow è stato convocato Mister Cutter. Egli rimane allibito nello scoprire che Lord Coldrow è in realtà Angier e che questi sia ancora vivo, vede anche la piccola Jess affidata a Angier dal tribunale, ma è ormai è troppo tardi per fare qualsiasi cosa. Angier chiede allora un ultimo favore al vecchio mentore, cioè un aiuto per distruggere la mostruosa macchina di Tesla che l'ha consacrato all'apice del successo dell’illusionismo.


Nella villa di Lord Coldrow, quando Cutter se n'è ormai andato lasciando solo Angier, egli scorge avvicinarsi un uomo. Incredulo vede apparire Borden e in un istante capisce: i Borden in realtà sono due, gemelli: era questa la semplice spiegazione del trasporto umano ed degli altri trucchi del "Professore"!

Borden ha in mano una pistola (questa volta carica) e spara a bruciapelo su Angier. All’agonizzante Angier l’uomo rivela come il personaggio di Fellon non fosse altro che un travestimento, e come da sempre essi si esibissero a turno sul palco e si scambiassero i ruoli nella vita reale: uno chiamato Borden e l’altro Fellon e viceversa. Essi si dividevano, non senza difficoltà, l’intera vita, uno - quello sopravvissuto - amando Sara, e l'altro – il morto impiccato - Olivia. Un continuo scambio di ruolo e personalità, probabilmente anche all'origine della morte di Julia: l'incidente infatti fu causato da un Borden stranamente indeciso sul da farsi, plausibile dunque per lo spettatore pensare ad uno scambio di ruoli tra i gemelli.

Ascoltata tale confessione Angier muore. Ora Borden potrà ricongiungersi con Jess e, forse, cominciare una nuova vita da "singolo".

Allo spettatore rimane però qualche dubbio circa la macchina di Tesla e dei suoi cloni. Erano i cloni che Angier stesso sistematicamente uccideva, rimanendo sempre l'"originale"? Oppure ogni sera Angier moriva per ritornare sotto forma di clone? L'ipotesi più plausibile è la prima, dunque che venisse prodotto un clone che scompariva definitivamente quando cadeva affogando nella vasca d'acqua sottostante il palco dando la possibilità al vero Angier di apparire in fondo alla sala e continuare lo spettacolo, ma anche la seconda appare verosimile.

L'ultima inquadratura mostra le differenti vasche colme d'acqua con dentro i cloni affogati. In una di queste è chiaramente possibile vedere, facendo un po' di attenzione, uno dei cloni di Angier emettere bollicine dalla bocca dentro l'acqua. Il trasporto umano ha funzionato ancora una volta.

Il film si rivela agli occhi dello spettatore come una grande illusione che viene svelata solamente negli ultimi minuti.

Note sul doppiaggio

Nel trailer cinematografico del film la voce di Hugh Jackman è di Fabrizio Pucci, quella di Michael Caine è di Oreste Rizzini, Piper Perabo è Tiziana Avarista, Scarlett Johansson è doppiata da Perla Liberatori e Rebecca Hall è doppiata da Tiziana Avarista.

Critiche e incassi

Il film è stato accolto favorevolmente da critica e pubblico, incassando, solo nel primo fine settimana, circa $ 14.000.000. Nel complesso il film ha incassato $ 109.676.311 (di cui $ 53.089.891, pari al 48.4%, negli Stati Uniti).[2]

Invenzioni fantascientifiche

Nikola Tesla, interpretato nel film da David Bowie, fu uno scienziato serbo emigrato negli Stati Uniti. Sono realistici i riferimenti ai suoi studi sulla corrente alternata e alla cosiddetta "guerra delle correnti" che lo vide schierato contro Thomas Alva Edison, mentre è del tutto fantastica l'invenzione di un macchina per il teletrasporto o la duplicazione della materia (Tesla compì studi sulla trasmissione a distanza dell'energia senza fili, non della materia).

Note

  1. FilmUP - Scheda: The Prestige
  2. http://www.boxofficemojo.com/movies/?id=prestige.htm

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