Renato Turi

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Versione delle 19:49, 2 mar 2013

(Renato Turi doppia Lee Marvin nel film Quella sporca dozzina, nel 1967 )

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Renato Turi
© Foto sedifmovie.it
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Renato Turi (Firenze, 12 maggio 1920 – Roma, 5 aprile 1991) è stato un attore, doppiatore e direttore del doppiaggio italiano.


Indice

Il teatro e il dramma della guerra

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Figlio d'arte, Renato Turi nasce a Firenze, dove i genitori, Giulia e Umberto, si trovano a recitare con una compagnia di prosa. Trascorre l'infanzia tra un teatro e l'altro al seguito del padre e della madre che spesso lavorano insieme. Quando arriva il tempo degli studi l'unica soluzione è il collegio. Durante i periodi invernali, costretto a restare lontano da quel mondo da cui ha già assorbito odori, rumori, le prime indistinte emozioni, Renato sente crescere dentro di sé il desiderio di esibirsi in palcoscenico[1]. Qualche volta ciò accade durante le tournée estive, quando trascorre con i genitori il periodo delle vacanze. Dal padre, napoletano, apprende i trucchi del mestiere, dalla madre, romana, impara a gestire un'attività che, per protrarsi nel tempo, ha bisogno di basi solide. Al termine del ciclo di studi, finalmente rientra a Roma per restarci. Dopo un breve tirocinio in una importante filodrammatica, può fare il suo esordio in teatro. Avviene nella compagnia di Mario Siletti, la voce di Harold Lloyd, con Fuochi d'artificio. Siamo alla vigilia della seconda guerra mondiale. Renato è chiamato a prestare il servizio di leva come soldato semplice all'aeroporto di Elmas in Sardegna. È un ventenne che, come tanti altri, pensa che la guerra sia una parentesi. Quando i bombardieri americani arrivano sull'aeroporto è in servizio. A bombardamento concluso Renato si ritrova con una gamba spappolata. Per lui la parentesi non si chiude: l'arto gli viene amputato così come i suoi sogni di attore di teatro[2].

L'esordio in CDC e la breve parentesi con Bellini alla ARS

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Però la natura lo ha dotato di una voce possente e profonda che è sorretta da una dizione perfetta. Viene assunto dalla RAI. Entra a far parte della Compagnia del Teatro Comico dove recita per trent'anni in un numero considerevole di personaggi. Parallelamente si dedica all'attività del doppiaggio nella CDC, dove conosce Gianfranco Bellini al quale lo legherà negli anni uno stretto rapporto di amicizia. Il 1952 è un anno cruciale per la cooperativa in cui i due amici operano fin dai primi tempi della sua costituzione. Turi lavora molto - come del resto Bellini - nei primi mesi di questo anno, doppiando Ward Bond in Furore, Sidney Poitier in Nel fango della periferia, Il seme della violenza, Qualcosa che vale, Autocolonna rossa, Harry Carey jr. in Il magnifico scherzo dove Gualtiero De Angelis è al solito Cary Grani, Andreina Pagnani è Ginger Rogers, Mario Besesti è Charles Cobum, Nino Pavese è Hugh Marlowe e Miranda Bonansea è Marilyn Monroe.

Renato, a cui affidano sempre dei comprimari anche se sono i migliori caratteristi di Hollywood, si sente sacrificato in ruoli secondari. In questo periodo diversi doppiatori decidono di lasciare la CDC per fondare la ARS. Questi invitano Turi e Bellini a seguirli nella nuova organizzazione che li avrebbe certamente valorizzati[3]. I due amici sono titubanti e fortemente perplessi della bontà dell'offerta, ma decidono per il grande passo, portandosi dietro anche Bruno Persa con il quale sono molto legati. La nuova organizzazione, però, stenta a decollare per la mancanza di commesse. Le incertezze e i tentennamenti precedenti alla scelta si rivelano giustificati. Dopo qualche mese i tre attori optano per il rientro in CDC anche per le ripetute sollecitazioni dei vecchi compagni di lavoro. Turi, diciotto anni dopo e questa volta senza i suoi amici, uscirà nuovamente e definitivamente dalla gloriosa cooperativa per fondare la CVD.
Di nuovo in CDC Renato ricomincia a lavorare molto: quando la sua voce roboante, stentorea e tenebrosa incontra il volto di Christopher Lee che impersona magistralmente il conte Dracula, l'atmosfera già carica di tensione si appesantisce ulteriormente sullo spettatore rapito. Nel 1979 Garinei e Giovannini lo chiamano a sostenere il ruolo del Padreterno nella fortunata commedia musicale Aggiungi un posto a tavola che per due anni tiene cartellone nei più importanti teatri italiani. Ma è soprattutto nel prestare la voce che Turi può esprimere le sue doti di attore completo, doppiando attori diversi tra loro[4].

La fondazione della CVD e della SEDIF

Il doppiaggio di Telly Savalas in L'oro di Mackenna e Jack Palance in L'ultimo tramonto sulla terra dei McMasters sono gli ultimi film dove Renato recita per la CDC, di cui è stato anche amministratore, prima di fondare la CVD. Nel 1974 fonderà assieme a Giancarlo Giannini e Carlo Giuffrè una propria società di doppiaggio, la SEDIF - Società Edizioni Italiane Film, di cui oggi è proprietaria la figlia, Daniela Turi.

Doppiatore

Cinema

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Film Cinema
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Film d'animazione / OAV

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Film d'animazione / OAV
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Film TV

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Film TV e Miniserie
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Telefilm / Serie televisive

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Telefilm
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Soap Opera e Telenovelas

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Soap Opera e Telenovelas
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Pubblicità

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Radio

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Radio
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È stato uno degli speaker più popolari di RadioRai dagli anni 1950 ai '70, nella quale conduce svariati programmi e interviste tra i quali:

  • 1960 - Il teatrino delle 14, con Gianni Agus e Antonella Steni;
  • 1948 - Il Bilione, programma radiofonico abbinato alla Lotteria Italia, equivalente di "Canzonissima" e "Fantastico";
  • 1953 - Prima del Bagaglino, con la "Compagnia di Rivista di Roma" e Corrado;
  • 1975 - La Radio Ieri e Oggi, con Wanda Tettoni e Roberto Villa;
  • 1975 - Facciamo la Radio, con Riccardo Morbelli e Wanda Tettoni
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Altre attività di doppiaggio

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Direzione del doppiaggio
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Attore

Cinema

Televisione

Teatro

  • voce di Dio nel celebre spettacolo Aggiungi un posto a tavola, di Garinei e Giovannini, nel 1974 e in tutte le successive edizioni.[6]

Media

  • Favola: Pinocchio (Disco 45 giri - RCA), voce narrante

Note

  1. G. Di Cola - Le voci del tempo perduto, p. 508
  2. ibidem
  3. ibidem
  4. G. Di Cola - Le voci del tempo perduto, p. 509
  5. a partire dal 1966, quando Emilio Cigoli lasciò la C.D.C. per fondare la S.A.S.
  6. Nel recente spettacolo rifatto al teatro Sistina di Roma, dal 2002, hanno riutilizzato la voce registrata di quando Renato Turi era in vita.

Collegamenti esterni



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