Mario Pisu

Da Enciclopedia del Doppiaggio.it.

(Mario Pisu doppia Lee J. Cobb nel film Fronte del porto, nel 1954 )

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Mario Pisu

Mario Pisu (Montecchio Emilia, 21 maggio 1910 – Velletri, 17 luglio 1976) è stato un attore, regista e doppiatore italiano.


Scheda a cura di Marco Bonardelli


Indice

Biografia

Alto, di bella presenza ed elegante figura, è uno degli attori più stimati e quotati dapprima nel teatro e poi nel cinema, settori in cui debutta pressoché contemporaneamente pur non giungendo mai al ruolo di protagonista.

Da "primo attor giovane" in teatro ad antagonista sullo schermo, Mario Pisu si costruisce una carriera di tutto rispetto recitando in teatro accanto ad attori del calibro della Maltagliati, della Pagnani o della Morelli e di Stoppa e Gino Cervi, quindi nel 1945 è chiamato da Visconti per recitare, con la sua dizione chiara e limpida, il prologo in Antigone di Anouilh; viene riconfermato anni dopo per la prima rappresentazione in Italia di Morte di un commesso viaggiatore (1951) e, sempre con Visconti, in Zio Vanja (1955).

Ma anche in campo cinematografico Pisu è richiesto da registi importanti e affermati come Alessandrini, Chiarini, Gallone, Renato Castellani, Zampa, fino a Fellini che gli affida due ruoli di robusta composizione in (1963) e in Giulietta degli spiriti (1965) dove sostiene il ruolo del gelido, compassato e infedele marito della protagonista. Di notevole intensità è anche la sua attività nel doppiaggio, dove presta la sua voce calda e modulata ad attori stranieri come Gregory Peck ne Il cucciolo, John Wayne ne Il massacro di Fort Apache, Lee J. Cobb in Fronte del porto, Robert Mitchum ne La magnifica preda, Walter Pidgeon ne Il bruto e la bella e La sete del potere, Victor Mature ne La tunica e Sabato tragico e moltissimi altri, fra cui anche attori italiani come Raf Vallone in Anna. Ed è inoltre la voce narrante, al posto di Spencer Tracy, della versione italiana del film La conquista del West del 1962.

Intensa e importante è anche la sua attività televisiva, che lo vede prender parte a numerosi sceneggiati fra cui Le anime morte (1963) diretto da Fenoglio, che lo dirige anche ne I grandi camaleonti del 1964, anno in cui partecipa anche a Ultima Bohème di Silverio Blasi. Successivamente compare nel 1965 in Resurrezione di Franco Enriquez, nel 1967 ne I promessi sposi di Bolchi e in Breve gloria di mister Miffin di Majano, finché nel 1968 è finalmente protagonista ne Il Circolo Pickwick di Ugo Gregoretti. Ma Pisu è interprete anche degli episodi Lungo viaggio di ritorno diretto da Landi nel 1962 per la serie I drammi marini di Eugene Gladstone O'Neill, Circuito chiuso (1969) diretto da Giuliana Berlinguer per Nero Wolfe, Uomo avvisato (1972) diretto da Gilberto Tofano per la serie Di fronte alla legge ed altri. È anche interprete di parecchie commedie trasposte sul piccolo schermo fra cui Essi arrivarono a una città per la regia di Majano e Enrico IV diretto da Fino entrambe del 1961, Acqua e chiacchiere diretto da Romolo Siena (1963), Nascita di Salomè diretto da Morandi (1967), Partita a quattro per la regia di Raffaele Meloni (1969), Eva e la mela di D'Anza (1971).

Sposato con l'attrice Lilli Trucchi, è il padre di Silverio che appare, bambino, in alcuni film dei primi anni quaranta come Mamma, Sissignora, La morte civile, Sant'Elena, piccola isola. È il fratello di Raffaele, apprezzato attore del genere comico-brillante.

Nel 1954 tenta anche la carta della regia con La grande avventura con trascurabili risultati.

Doppiatore

Cinema

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