Malcolm X (film)

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#REDIRECT [[Malcolm X]]
|titoloitaliano= Malcolm X
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|immagine=[[Immagine:MalcolmX.jpg|200px]]
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|didascalia=
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|titolooriginale= Malcolm X
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|linguaoriginale= [[Lingua inglese|inglese]], [[Lingua araba|arabo]]
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|nomepaese= [[Stati Uniti d'America|USA]]
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|annoproduzione= [[1992]]
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|durata = 202 min
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|tipocolore= colore, B/N
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|tipoaudio= sonoro
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|ratio= 1,85:1
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|nomegenere= drammatico, biografico
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|nomeregista= [[Spike Lee]]
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|nomesoggetto= [[Spike Lee]], [[Alex Haley]] (tratto dall'[[Autobiografia di Malcolm X]])
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|nomesceneggiatore= [[Spike Lee]], [[Arnold Perl]], [[James Baldwin]] (non accreditato)
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|nomeproduttore= [[Spike Lee]], [[Marvin Worth]], [[Monty Ross]]
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|casaproduzione= [[40 Acres & a Mule Filmworks]], JVC Enternameint, Largo International N.V.
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|distribuzioneitalia = [[Warner Bros.]]
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|nomeattori=
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*[[Denzel Washington]]: Malcolm X
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*[[Angela Bassett]]: Betty Shabazz
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*[[Albert Hall]]: Baines
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*[[Al Freeman jr.]]: Elijah Muhammad
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*[[Delroy Lindo]]: West Indian Archie
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*[[Spike Lee]]: Shorty Henderson
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*[[Theresa Randle]]: Laura
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*[[Kate Vernon]]: Sophia
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*[[Lonette McKee]]: Louise Little
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*[[Tommy Hollis]]: Earl Little
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*[[Roger Guenveur Smith]]: Rudy
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*[[Joe Seneca]]: Toomer
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*[[James McDaniel]]: fratello Earl
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*[[Giancarlo Esposito]]: Thomas Hayer
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*[[John Sayles]]: agente F.B.I.
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*[[Martin Donovan]]: agente F.B.I.
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*[[Christopher Plummer]]: Cappellano Gill
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*[[Peter Boyle]]: Capitano Green
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*[[Craig Wasson]]: presentatore televisivo
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*[[Karen Allen]]: Miss Dunne
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*[[Bobby Seale]]: predicatore
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*[[Giancarlo Esposito]]: killer
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*[[Veronica Webb]]: Sorella Lucille Rosary
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*[[Ossie Davis]]: se stesso
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*[[Nelson Mandela]]: se stesso
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*[[Michael Jordan]]: se stesso
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*[[Janet Jackson]]: se stessa
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*[[Bill Cosby]]: se stesso
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*[[Tracy Chapman]]: se stessa
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|nomedoppiatoriitaliani=
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*[[Francesco Pannofino]]: Malcolm X
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*[[Marco Mete]]: Shorty
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*[[Dario Penne]]: Elijah Muhammad
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*[[Michele Gammino]]: Baines
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*[[Cristina Boraschi]]: Sophia
+
*[[Anna Rita Pasanisi]]: Betty Shabazz
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*[[Silvia Tognoloni]]: Laura
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*[[Alessandro Rossi (doppiatore)|Alessandro Rossi]]: West Indian Archie
+
*[[Sandro Iovino]]: Capitano Green
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*[[Renato Mori]]: William X
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|doppiaggioitaliano= [[C.D.C.]]
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|dialoghiitaliani= [[Mario Polinelli]]
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|direzionedoppiaggio= [[Cesare Barbetti]]
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|assistentedoppiaggio= [[Isabella Marucci]]
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|nomefotografo= Ernest Dickerson
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|nomemontaggio= Barry Alexander Brown
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|nomemusicista= Terence Blanchard, Branford Marsalis
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|nomescenografo= Wynn Thomas
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|nomecostumista= Ruth Carter
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|nomepremi=
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* [[Immagine:Oscar mini icon.png]] [[Festival di Berlino]] [[1993]]: [[Orso d'Argento per il miglior attore]] ([[Denzel Washington]])
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* 3 [[Chicago Film Critics Association Awards 1992]]: [[Chicago Film Critics Association Award per il miglior film|miglior film]], [[Chicago Film Critics Association Award per il miglior regista|miglior regista]], [[Chicago Film Critics Association Award per il miglior attore|miglior attore]] ([[Denzel Washington]])
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*[[MTV Movie Awards 1993]]: [[MTV Movie Award alla miglior performance maschile|miglior performance maschile]] ([[Denzel Washington]])
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*[[Kansas City Film Critics Circle Awards 1993]]: [[Kansas City Film Critics Circle Award per il miglior attore|miglior attore]] ([[Denzel Washington]])
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*1992 New York Film Critics Circle Awards (miglior attore)
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*1993 Casting Society of America (miglior casting)
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*1993 Southeastern Film Critics Association Awards (miglior attore: Denzel Washington)
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*1995 Image Awards (Miglior film, miglior attore protagonista, miglior attore non protagonista (Al Freeman jr.), miglior attrice non protagonista (Angela Bassett))
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{{Quote|- Nel nome di Allah il benefico e il misericordioso, colui cui ogni lode è dovuta, il Signore di tutti i mondi che sempre sia lodato, colui che venne a noi nelle spoglie del maestro Farah Mohammed e che allevò il molto onorevole Elija Muhammed, noi diciamo: As-Salam Alaikum. Come vi sentite? Chi volete ascoltare? <br/> - MALCOLM X! <br/> - E allora facciamolo salire sul pulpito! Ascoltiamo le parole del nostro pastore Malcolm X!|L'incipit del film}}
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'''''Malcolm X''''' è un [[film]] del [[1992]], diretto da [[Spike Lee]]. È basato sull'''Autobiografia di Malcolm X'', scritta dal leader afroamericano con la collaborazione di '''Alex Haley'''. Quest'ultimo non vide il film ultimato, poiché morì il 10 febbraio [[1992]].
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È stato il primo film occidentale a presentare alcune sequenze girate in un luogo sacro (La Mecca), con il permesso di un tribunale islamico.<ref name="monografiaILCASTORO">{{cita libro|Fernanda|Moneta|Spike Lee|1998|Il Castoro Cinema|Milano}}</ref> Il film fu girato anche negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], in [[Egitto]], in [[Sudafrica]] e in [[Arabia Saudita]].<ref name="schedaIMDB">{{cita web|url=http://italian.imdb.com/title/tt0104797/locations|titolo=Locations for ''Malcolm X'' (1992)|accesso=19 gennaio [[2008]]}}</ref>
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Nel [[1993]] il film ricevette due [[nomination]] agli [[Premio Oscar|Oscar]]: per il [[Oscar al miglior attore|miglior attore protagonista]] ([[Denzel Washington]]) e per i [[Oscar ai migliori costumi|costumi]] ([[Ruth Carter]]), e una ai [[Golden Globe]] (per il [[Golden Globe per il miglior attore in un film drammatico|miglior attore in un film drammatico]]). Fu presentato in concorso al [[Festival di Berlino]], dove Washington si aggiudicò il premio come miglior attore.
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Per assistere alla prima del film Spike Lee invitò tutti gli afroamericani a scioperare e a marinare la scuola: «Vi insegnerò una parte di storia americana che finora è stata tenuta nascosta», dichiarò.<ref name="monografiaILCASTORO"/>
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==Trama==
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{{trama}}
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Sui titoli di testa della pellicola una voce fuori campo chiama Malcolm X sul palco. Una volta arrivato, il leader afroamericano inizia il suo discorso.
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Su quelle parole una bandiera [[Stati Uniti d'America|statunitense]] brucia, fino a diventare una gigantesca X. Intanto scorrono le immagini del pestaggio di '''Rodney King''', avvenuto per mano di un gruppo di poliziotti bianchi nel [[1991]], che provocò una durissima rivolta nei ghetti afroamericani di Los Angeles]
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Negli anni quaranta, in Michigan, Malcolm X si fa chiamare '''Big Red''', per via della sfumatura rossa, insolita per un afroamericano, di cui va molto fiero. Malcolm è figlio di '''Louise Little''', una donna afroamericana dalla pelle chiara perché sua madre venne stuprata da un bianco. Il padre, '''Earl Little''' era un predicatore battista, ucciso dal Ku Klux Klan. Malcolm vuole somigliare a tutti i costi ad un bianco, e si fa stirare i capelli per ottenerlo.
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Con il suo miglior amico '''Shorty''', Malcolm spaccia whisky di contrabbando, fa uso di droghe, frequenta prostitute e scommette clandestinamente. Grazie ai soldi guadagnati facilmente, Malcolm veste abiti sgargianti e frequenta i locali alla moda. Ha due donne: '''Laura''', ragazza afroamericana di famiglia borghese, e '''Sophia''', ragazza bianca un po' perversa.
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Nel [[1946]] Big Red, diventato nel frattempo '''Little Satan''' (piccolo Satana), viene arrestato e condannato a dieci anni di carcere. Lì inizia la sua trasformazione. Conosce infatti, tramite '''Baines''', gli insegnamenti di '''Elijah Muhammad''', un predicatore musulmano, e grazie ad esso riconquista il rispetto per la vita e l'orgoglio di essere afroamericano. Inizia a leggere molti libri, quindi un giorno s'inginocchia e alza il palmo delle mani in segno di sottomissione al volere di Allah.
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Ma "il molto onorevole Elijah Muhammad", come viene chiamato dai suoi adepti il predicatore, oltre a insegnare ad aver rispetto per le proprie origini, educa anche all'odio verso «il diabolico uomo bianco con gli occhi azzurri, creato per essere un diavolo, per portare il caos sulla terra».
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Malcolm esce dal carcere nel [[1952]], tre anni prima della scadenza della pena, per buona condotta. Adesso è un uomo molto diverso: indossa gli occhiali perché è diventato miope a forza di leggere. Malcolm incontra Elijah Muhammad e diviene in breve tempo il suo portavoce, quindi inizia una campagna di proselitismo. Inoltre cambia il suo cognome, Little, con la X, in attesa che Muhammad gli dia un nome santo. Nel frattempo si sposa con Betty X, una devota di Muhammad.
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Nel [[1954]] Malcolm viene nominato pastore del più importante tempio islamico di New York, la Moschea numero 7. In otto anni la Nation of Islam, grazie anche al lavoro di Malcolm, passa da 400 a 30.000 membri. Ma il successo sempre più forte di Malcolm X preoccupa l'F.B.I., che lo sorveglia già da un anno. Quando Elija Muhammad parte in pellegrinaggio per la Mecca, gli affida la direzione della Nation of Islam.
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Quando, nel [[1963]], '''John Kennedy''' viene assassinato, Malcolm rilascia dichiarazioni dure e spietate («Quando i polli tornano a casa per farsi arrostire io non sono triste»),<ref name="libroAUTOBIOGRAFIA2">{{cita libro|Malcolm X &|Alex Haley|Autobiografia di Malcolm X|1964|}}</ref> che provocano l'ira di Elijah Muhammad, che lo sgrida pubblicamente e gli impone il silenzio per 90 giorni. L'intervento di Muhammad è causato anche dalla paura, poiché Malcolm sta diventando troppo potente e troppo ben visto dalla comunità afroamericana. In realtà Muhammad conduce una doppia vita: predica la moralità, l'autodisciplina e il rispetto verso le donne, mentre di nascosto ha relazioni con varie donne. Malcolm si è sempre rifiutato di credere a queste voci, ma quando due giovanissime segretarie gli confessano di essere incinte del "molto onorevole Elija Muhammad", lui si sente tradito.
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Nell'aprile [[1964]] Malcolm compie il suo primo viaggio alla Mecca. Lì incontra uomini di tutte le razze, tutti uguali davanti ad Allah. Trascorre quelli che definisce «giorni di paradiso», fianco a fianco con «fratelli musulmani che hanno gli occhi più azzurri, i capelli più biondi e la pelle più bianca di tutti gli uomini bianchi che ho conosciuto».<ref name="libroAUTOBIOGRAFIA2"/>
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Al suo ritorno negli Stati Uniti Malcolm è radicalmente cambiato, e afferma: «L'Islam è l'unica religione capace di cancellare il problema razziale dalla società».<ref name="libroAUTOBIOGRAFIA2"/> Cambia inoltre il suo nome in '''El-Hajj Malik El-Shabazz'''.
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Malcolm è pronto a fondare un proprio movimento politico, alternativo alla Nation of Islam. Il movimento si chiama ''Organizzazione dell'Unità Afroamericana'' ed è basato sull'idea dell'integrazione delle razze e delle culture. «Ci possono essere anche in America uomini bianchi sensibili alle idee dell'OUA, con cui poter collaborare».<ref name="libroAUTOBIOGRAFIA2"/> Dicendo questo Malcolm sa di rischiare la vita. Nel frattempo inizia a scrivere la sua [[autobiografia]], insieme ad Alex Haley.
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Il 21 febbraio [[1965]], a New York, l'OUA organizza una grande manifestazione. La sala è gremita. In prima fila ci sono Betty e i figli di Malcolm. Lui sale sul palco, saluta i presenti e quando sta per iniziare il suo discorso viene colpito da una serie di proiettili. Cade a terra, colpito a morte da sedici colpi di fucile, mentre la folla è nel panico.
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La voce di '''Ossie Davis''' recita l'elogio funebre di Malcolm X. In Sudafrica, nel [[1992]], uomini, donne e bambini indossano dei cappellini con al centro una grande X e urlano «Io sono Malcolm X!», mentre '''Nelson Mandela''' dichiara «come diceva il fratello Malcolm: dichiariamo che è nostro diritto essere rispettati come esseri umani su questa terra, in questa società, in questo giorno. Un diritto che vogliamo far esistere...».
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quindi viene interrotto dalla vera voce di Malcolm X, che conclude «con ogni mezzo necessario.»
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[[Immagine:MalcolmX-2.jpg|900px]]
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===Critiche===
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La [[critica cinematografica]] si divise sul film, ma fu unanime nel considerare ottima l'interpretazione di [[Denzel Washington]].<ref name="libroAUTOBIOGRAFIA"/>
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Negli Stati Uniti il film fu ritenuto imperfetto ma allo stesso tempo importante. La rivista ''Rumore'' scrisse: «''Malcolm X'', per il semplice fatto di essere stato realizzato, è un grande successo. Nonostante i suoi limiti, il film ha la "grandeur" e il piglio del miglior cinema classico».<ref name="recensioneRUMORE">{{cita libro|Charles|Myers|Malcolm X|1993|Rumore|New York}}</ref>
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Il noto critico cinematografico '''Roger Ebert''' apprezzò molto il film, scrivendo: «''Malcolm X'' è una delle migliori biografie portate sul grande schermo. Denzel Washington sta al centro del film, in una performance di enorme bravura. Il film è fonte di ispirazione e di istruzione, ed è anche divertente, come deve essere soprattutto un film».<ref name="schedaEBERT">{{cita web|cognome=Ebert|nome=Roger|url=http://rogerebert.suntimes.com/apps/pbcs.dll/article?AID=/19921118/REVIEWS/211180301/1023|titolo=''Malcolm X''|accesso=[[21 gennaio]] [[2008]]}}</ref>
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Alcuni critici sottolinearono le diverse omissioni rispetto all'autobiografia, e dichiararono che il personaggio di Malcolm X era stato edulcorato da [[Spike Lee]].<ref name="libroSPIKELEE">{{cita libro|Giona A.|Nazzaro|Spike Lee. Tutti i colori del cinema|1996|Stefano Sorbini Editore|Milano}}</ref>
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Tra le recensioni negative vi fu quella del ''The New Yorker'', che scrisse: «Il film è impersonale e deludente e non fornisce una nuova fresca visione dell'''Autobiografia di Malcolm X''».<ref name="schedaRECENSIONI">{{cita web|url=http://www.metacritic.com/video/titles/malcolmx?q=malcolm%20x|titolo=Metacritic: ''Malcolm X'' Reviews|accesso=[[21 gennaio]] [[2008]]}}</ref>
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In Italia il film riscosse delle critiche migliori rispetto agli Stati Uniti. '''Morando Morandini''', nel suo dizionario, assegna al film tre stelle e commenta: «Pur con il suo pittoresco stereotipato, i passaggi agiografici, le omissioni strumentali, i manierismi, le astuzie oratorie, il film è un  ritratto di un principe, diretto da un direttore d'orchestra che conosce bene la sua musica».<ref name="dizionarioMORANDINI">{{cita libro|Morando|Morandini|Il Morandini. Dizionario dei film 2006|2006|Zanichelli|Bologna}}</ref>
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'''Enzo Siciliano''' scrisse: «''Malcolm X'' è un film di grande oratoria e di grande lusso, cui non mancano sequenze belle e altre impressionanti. Fa premio su tutto un [[Denzel Washington]] quanto mai somigliante al vero Malcolm, dapprincipio mobile come un elastico, aggressivo e mordace come un lupo; quindi irrigidito nel misticismo: infine teso e dolente nel carisma del grande leader».<ref name="recensioneSICILIANO">Enzo Siciliano, ''L'Espresso'', [[28 marzo]] [[1993]].</ref>
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Per '''Fernanda Moneta''', autrice della biografia di Spike Lee, il film «non è il migliore realizzato da Spike Lee, ma sicuramente è il più grandioso. Non è una pesante celebrazione, né un'opera didattica, non è un film di propaganda politica, né un'indagine sociologica. È piuttosto la cronaca di un'esperienza di vita, una storia esemplare».<ref name="monografiaILCASTORO"/>
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==Collegamenti ad altre pellicole==
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*Nel [[1995]] [[Angela Bassett]] interpretò nuovamente il ruolo di Betty Shabazz, in ''[[Panther (film)|Panther]]'', diretto da [[Mario Van Peebles]].
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*Lo stesso Van Peebles interpretò Malcolm X in ''[[Alì (film)|Alì]]'', film che racconta la vita di [[Muhammad Ali]], diretto da [[Michael Mann]] nel [[2001]].
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*In ''[[Hurricane - Il grido dell'innocenza]]'', diretto da [[Norman Jewison]] nel [[1999]], la [[fotografia]] di Malcolm X che il pugile '''Rubin Carter''' (interpretato da [[Denzel Washington]]) tiene nella sua cella è in realtà una fotografia di Washington, proveniente da ''Malcolm X''.
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==Note==
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{{references|2}}
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==Collegamenti esterni==
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*{{Imdb|film|0104797|Malcolm X}}
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*Scheda su [http://www.repubblica.it/trovacinema/scheda_film.jsp?idContent=120493 ''Malcolm X''] di La Repubblica
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*{{en}} Scheda su [http://www.rottentomatoes.com/m/1042135-malcolm_x/ ''Malcolm X''] di Rotten Tomatoes
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{{portale|Cinema}}
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[[Categoria:Film drammatici]]
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[[Categoria:Film biografici]]
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[[Categoria:Film sul razzismo]]
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[[Categoria:Film diretti da Spike Lee]]
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Versione attuale delle 13:31, 6 gen 2015

  1. REDIRECT Malcolm X


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