La Piovra 2

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*[[Dagmar Lassander]]: moglie di Sebastiano Cannito
 
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* [[Vittoria Febbi]]: Contessa Olga Camastra
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*--[[Michele Placido]]: commissario Corrado Cattani
* [[Michele Gammino]]: Avvocato Terrasini
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* [[Luciano De Ambrosis]]: Sebastiano Cannito
 
* [[Luciano De Ambrosis]]: Sebastiano Cannito
* [[Riccardo Cucciolla]]: Professor Gianfranco Laudeo
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* [[Riccardo Cucciolla]]: professor Gianfranco Laudeo
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*--[[Sergio Fantoni]]: colonnello Ettore Ferretti
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*--[[Renato Cecchetto]]: Achille Bordonaro
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*--[[Renato Mori]]: vicecommissario Altero
 
* [[Pino Locchi]]: Frank Carrisi
 
* [[Pino Locchi]]: Frank Carrisi
* [[Sergio Graziani]]: Dottor Sorbi,banchiere.
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* [[Sergio Graziani]]: Dottor Sorbi, banchiere
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* [[Sergio Fiorentini]]: direttore del giornale
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* [[Cesare Barbetti]]:  giornalista
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* Altre voci: [[Roberto Del Giudice]]
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'''''La piovra 2''''' è la seconda [[miniserie televisiva]] della più celebre saga della [[serie televisiva]] italiana, ''[[La piovra (serie televisiva)|La piovra]]''.
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'''''La Piovra 2''''' è la seconda [[miniserie televisiva]] della più celebre saga della [[serie televisiva]] italiana, ''[[La Piovra (serie televisiva)|La Piovra]]''.
  
 
Miniserie in sei puntate diretta da [[Florestano Vancini]], è andata in onda la prima volta dal 13 al 20 gennaio [[1986]] su Rai Uno. Tra gli interpreti [[Michele Placido]], [[Florinda Bolkan]], [[Martin Balsam]], [[Paul Guers]], [[Sergio Fantoni]], [[Renato Mori]], [[Renato Cecchetto]], [[Francois Perier]] e [[Dagmar Lassander]].
 
Miniserie in sei puntate diretta da [[Florestano Vancini]], è andata in onda la prima volta dal 13 al 20 gennaio [[1986]] su Rai Uno. Tra gli interpreti [[Michele Placido]], [[Florinda Bolkan]], [[Martin Balsam]], [[Paul Guers]], [[Sergio Fantoni]], [[Renato Mori]], [[Renato Cecchetto]], [[Francois Perier]] e [[Dagmar Lassander]].
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È trascorso un po' di tempo dagli ultimi avvenimenti e il '''commissario Cattani''' ([[Michele Placido]]), che adesso ha lasciato la polizia e si trova in aspettativa, si dedica esclusivamente alla famiglia.  
 
È trascorso un po' di tempo dagli ultimi avvenimenti e il '''commissario Cattani''' ([[Michele Placido]]), che adesso ha lasciato la polizia e si trova in aspettativa, si dedica esclusivamente alla famiglia.  
 
La figlia '''Paola''', ancora sotto choc a causa del sequestro di cui è stata vittima, avvenuto in Sicilia, sta ora seguendo un percorso di riabilitazione psicologica in una clinica specializzata in [[Svizzera]], dove si dedica ad attività come il pattinaggio e le passeggiate con i genitori, fra una seduta di psicoterapia e l’altra.
 
La figlia '''Paola''', ancora sotto choc a causa del sequestro di cui è stata vittima, avvenuto in Sicilia, sta ora seguendo un percorso di riabilitazione psicologica in una clinica specializzata in [[Svizzera]], dove si dedica ad attività come il pattinaggio e le passeggiate con i genitori, fra una seduta di psicoterapia e l’altra.
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In realtà Cattani non deve affatto andar via per cercare casa, ma per far luce sui loschi avvenimenti su cui investigava nel primo episodio, antecedentemente al rapimento di Paola.
 
In realtà Cattani non deve affatto andar via per cercare casa, ma per far luce sui loschi avvenimenti su cui investigava nel primo episodio, antecedentemente al rapimento di Paola.
 
   
 
   
Viene infatti contattato in incognito da un agente dei servizi segreti, tal colonnello '''Ettore Ferretti''' ([[Sergio Fantoni]]).  
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Viene infatti contattato in incognito da un agente dei servizi segreti, tal colonnello '''Ettore Ferretti''' ([[Sergio Fantoni]])...
Egli è il braccio destro di '''Sebastiano Cannito''' ([[Jacques Dacqmine]]), il maestro e protettore in polizia di Cattani.  
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Ferretti svela a Cattani che da tempo sta indagando in incognito su questo personaggio, potente e insospettabile, protetto da credibilità istituzionale e che il colonnello considera ormai un uomo corrotto.
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Negli anni ha raccolto notevoli prove contro di lui tenendolo all’oscuro, e ha potuto farlo indisturbato proprio perché Cannito lo considera un uomo di piena fiducia, al punto di affidargli ogni suo segreto.
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Anche Cattani, da tempo, sospettava di Cannito, ma era costretto a tenere per se questo sospetto perché Cannito era l'unica persona disposta a coprirlo nelle sue delicate indagini.
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Ferretti mostra a Cattani una diapositiva in cui Cannito tratta affari con un altro losco personaggio, il '''professor Gianfranco Laudeo''' ([[Paul Guers]]), di cui Cattani aveva già fatto conoscenza tempo prima, nonché presidente di una società culturale denominata "Itala".
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Ferretti ha il forte sospetto che Cannito e Laudeo, nei loro affari che figurano apparentemente trasparenti e legali grazie alla suddetta società, nella quale sono iscritti assieme a molti altri uomini d'affari, politici, banchieri, poliziotti e generali,  utilizzino la stessa società come copertura al gioco di potere occulto che avrebbero costituito e che stiano tramando per qualche losco affare segreto e invisibile alla stampa e alle istituzioni.
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L’agente segreto li fa spiare di nascosto e ha scoperto che Cannito e Laudeo si incontrano spesso con l’avvocato Terrasini.
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C’è quindi il forte sospetto che Terrasini, colui che era stato oggetto delle inchieste di Cattani in Sicilia, avesse foraggiato il suo traffico illecito grazie alla copertura degli stessi Cannito e Laudeo, che tengono in pugno politici e poliziotti corrotti.
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Ferretti adesso chiede a Cattani di aiutarlo nelle sue indagini e colpire così gli uomini alleati al crudele nemico Terrasini, ma Cattani almeno per ora non ne vuole sapere nulla.
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Nel frattempo in Sicilia il '''giudice Achille Bordonaro''', con la collaborazione del '''vicecommissario Altero''', sta portando avanti l’inchiesta iniziata da Cattani sulla banca di Ravanusa e non conclusa in seguito alla ritrattazione forzata del commissario.
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Mette sotto interrogatorio l’'''avvocato Terrasini''' ([[Francois Perier]]) e la '''contessa Olga Camastra''' ([[Florinda Bolkan]]), ma si scontra con la freddezza dei suoi interlocutori e con la carenza di prove e così non riesce a trovare elementi validi per accusarli di collusione.
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Invece, con il '''banchiere Alfredo Ravanusa''' ([[Geoffrey Coplestone]]) le cose vanno diversamente: infatti questi cede alle pressioni di Bordonaro e si lascia scappare che Terrasini conosce Cannito. A questo punto, sospettando che costui possa essere coinvolto, il giudice decide di contattarlo e gli chiede un appuntamento a Roma.
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Ma quando Achille Bordonaro telefona in [[Svizzera]] al commissario Cattani per informarlo delle novità, questi comprende bene che l'appuntamento fra il giudice e Cannito può rappresentare la condanna a morte per il magistrato, perché quando Cannito verrà a conoscenza che i sospetti sono ricaduti su di lui non esiterà a tappargli la bocca per impedirgli di investigare oltre.
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Così dice a Bordonaro di annullare subito l’appuntamento e di incontrare invece lui a Roma per quel giorno, precisando che lo aspetterà in un casello autostradale.
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Quando Cannito viene informato che Bordonaro ha annullato l’appuntamento si insospettisce e informa Laudeo, il quale si reca in Sicilia a informare Terrasini, il quale sente puzza di bruciato: forse Ravanusa ha confessato e adesso il giudice sa degli accordi fra lui e Cannito.
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Cannito è un pubblico ufficiale e sarebbe troppo grave se gli affari della Sicilia venissero collegati con il Ministero dell'Interno a Roma, così Terrasini è costretto nuovamente a mettere sul libro-paga i capodecina della mafia siciliana a lui associati.
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Il giorno fatidico, Altero accompagna Bordonaro all’aeroporto e sulla via del ritorno il povero vicecommissario viene assassinato in un agguato a fuoco mentre viaggiava in macchina con un uomo di scorta.
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Il giudice Bordonaro atterra a Roma e viaggia in taxi verso il luogo dell’appuntamento con Cattani, che nel frattempo si sta recando sul posto circolando in automobile. Ma ancora prima di arrivare al luogo dell'appuntamento, il taxi viene fermato e il giudice viene freddato da alcuni killer della mafia, che uccidono anche l’incolpevole conducente e si impossessano della preziosa borsa con le prove raccolte dal magistrato contro i boss.
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Cattani, che viaggiava verso il casello autostradale, da li a poco è costretto a fermarsi perché i Carabinieri hanno bloccato la circolazione. Questi lo informano che il motivo è dovuto al fatto che un magistrato proveniente dalla [[Sicilia]] è stato assassinato in autostrada. Così capisce che si tratta del povero Achille Bordonaro.
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A quel punto ricompare il colonnello Ferretti, che lo informa che anche Altero è stato ucciso: due che sono giunti alla verità dopo di lui, ma che sapevano troppo e che «si sono avvicinati troppo al fuoco e sono rimasti bruciati».
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Così chiede nuovamente l’aiuto di Cattani (anche se questi ha lasciato la polizia) ma l'ex commissario sa che il gioco è troppo alto e ormai pensa soltanto alla figlia Paola.
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Risponde nuovamente che non vuole più saperne di questa storia e riprende il cammino nell’Autostrada del Sole, in direzione Milano.
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Tornato in [[Svizzera]], si ricongiunge alla famiglia: Paola sta facendo notevoli progressi e confida allo psicoterapeuta che vorrebbe vedere la sua famiglia di nuovo unita.
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Ma purtroppo le cose vanno diversamente e un giorno Paola assiste involontariamente ad un litigio dei suoi genitori, in cui Corrado urla ad Else che non potranno mai più tornare assieme perché non si amano da tempo. 
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L’impatto è devastante per il fragile equilibrio psicologico della ragazzina, che scappa via urlando e rientra nel trauma angoscioso dal quale stava lentamente guarendo.
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Non vuole più vedere i genitori, neanche la madre e si rifiuta di parlare con alcuno, compreso lo psicoterapeuta, entrando in uno stato di totale catatonia.
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Dall’elettroencefalogramma risulta purtroppo che ha subito anche gravi danni neurologici oltre che psicologici perché durante il sequestro ha ricevuto molte botte in testa.
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Pochi giorni dopo, nella notte, la bambina, in preda all'angoscia,  fugge dalla clinica e senza accorgersene corre per una strada e viene investita da una vettura, rimanendo uccisa.
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Il dramma è compiuto e ad Else non resta altro che dire addio a Corrado e portare il feretro della bambina oltre il confine, in [[Francia]].
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A Cattani non resta più niente, e torna quindi in Sicilia a riprendere le sue cose nella sua vecchia e adesso desolata casa.
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Ma i suoi nemici lo vengono a sapere e preparano per lui una trappola: con un inganno attirano Cattani a casa del traditore Ravanusa e uccidono il commendatore prima che l'ex commissario arrivi sul posto così per fare ricadere su di lui le accuse.
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Cattani viene arrestato, ma esce dal carcere con l'aiuto di Cannito, il quale ha paura che lui sia a conoscenza di informazioni compromettenti sul suo conto e per "tenerlo a bada" chiede a Terrasini di farlo scarcerare.
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Così Corrado Cattani è costretto a scendere a compromessi con la "''Piovra''" e finge di essere amico di Terrasini e di non voler tradire Cannito, che gli offre di lavorare per lui a Roma come suo segretario.
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Finalmente Cattani cambia idea e decide di vendicarsi degli assassini di Paola.
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Da questo momento scatta una vera e propria operazione di intelligence fra Cattani e Ferretti, i quali entrambi si mostrano alleati della "''Piovra''" per poi avvicianarsi insospettabili, accumulare prove e colpirla dall'interno.
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Negli eventi successivi si scopre dalle indagini-spia di Ferretti, che da tempo spiava le mosse dei nemici, che Terrasini, Cannito, Laudeo e il banchiere Sorbi (che ha preso il posto del defunto Ravanusa) si incontrano di nascosto con '''Frank Carrisi''' ([[Martin Balsam]]), un boss italo-americano, per finanziare un occulto traffico.
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Purtroppo il colonnello Ferretti verrà scoperto e ucciso, ma farà in tempo a consegnare a Cattani le importanti prove che aveva precedentemente raccolto.
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Questi andrà avanti nelle sue indagini segrete sino a far pubblicare sui giornali le prove che svelano la corruzione di Cannito (che morirà suicida) e di Laudeo (di cui sarà svelata la reale attività di copertura dell'"Itala") che sarà arrestato.
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Intanto Carrisi fuggirà in [[Stati Uniti d'America|America]] e Sorbi in [[Svizzera]], ma Terrasini non si darà per vinto e, poiché Cattani non ha voluto rendergli le prove a suo carico, tenterà di farlo uccidere in un agguato da alcuni killer spietati.
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I sicari però lo feriscono soltanto e non lo uccidono perché l'ex moglie Else, che si trovava assieme a lui, ha fatto scudo con il proprio corpo al commissario, rimanendo colpita a morte.
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Dopo questa ennesima disgrazia, il commissario Corrado Cattani è presente in un’aula di tribunale per portare davanti ai giudici la testimonianza dei terribili fatti che gli hanno sconvolto l’esistenza, accusando Laudeo, Terrasini e la Camastra di essere i responsabili della morte di molte persone innocenti.
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==Curiosità==
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[[Immagine:Lapiovra2-2.jpg|750px]]
* Nel precedente capitolo viene detto che la moglie del commissario Cattani è svizzera. Ma in questo capitolo, dopo la morte di Paola, Else va a vivere in [[Francia]] portando con se il feretro della figlia in territorio francese.
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*Cattani dopo la morte della figlia, trova nel suo armadio un pupo della figlia Paola, regalatole dal giornalista Nanni Santamaria. Lo stesso pupo che Paola nella prima serie butta giù dal balcone.
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==Note==
 
==Note==
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[[Categoria:Miniserie televisive drammatiche]]
 
[[Categoria:Miniserie televisive drammatiche]]
 
[[Categoria:Fiction sulla mafia]]
 
[[Categoria:Fiction sulla mafia]]
 
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[[Categoria:In esclusiva]]
[[ru:Спрут-2]]
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Versione attuale delle 09:32, 2 mar 2013

La Piovra 2
Lapiovra2.jpg
Paese: Italia/Francia/Regno Unito/Germania
Paese: {{{paese}}}
Anno: 1986
Anno: {{{annouscita}}}
Formato: miniserie TV
Genere: drammatico
Genere: {{{genere}}}
Puntate/episodi: 6
Durata: 384 min (totale)
Lingua originale: italiana
Caratteristiche tecniche
Aspect ratio:
Colore: colore
Audio:
Crediti
Regia: Florestano Vancini
Soggetto: Ennio De Concini, Odile Barski
Sceneggiatura: Ennio De Concini, Odile Barski
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Doppiaggio italiano: C.D.C.
Direttore del doppiaggio: Riccardo Cucciolla
Assistente al doppiaggio: Gabriella Bompani
Fonico di mix: Danilo Moroni
Sonorizzazione: Doppiaggio Internazionale
Fotografia: Sebastiano Celeste
Montaggio: Enzo Meniconi
Musiche: Ennio Morricone
Costumi: Silvana Pantani
Produttore esecutivo: Claudia Aloisi, Bruno Turchetto
Prima visione
Prima TV in italiano (gratuita)
dal: 13 gennaio 1986
al: 20 gennaio 1986
rete televisiva: Rai Uno
Opere audiovisive correlate
precedenti: La Piovra
seguiti: La Piovra 3
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La Piovra 2 è la seconda miniserie televisiva della più celebre saga della serie televisiva italiana, La Piovra.

Miniserie in sei puntate diretta da Florestano Vancini, è andata in onda la prima volta dal 13 al 20 gennaio 1986 su Rai Uno. Tra gli interpreti Michele Placido, Florinda Bolkan, Martin Balsam, Paul Guers, Sergio Fantoni, Renato Mori, Renato Cecchetto, Francois Perier e Dagmar Lassander.

La miniserie ha avuto per la prima televisiva italiana una media di 15 milioni di telespettatori.[1]

Indice

Trama

Stop hand.png

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

È trascorso un po' di tempo dagli ultimi avvenimenti e il commissario Cattani (Michele Placido), che adesso ha lasciato la polizia e si trova in aspettativa, si dedica esclusivamente alla famiglia. La figlia Paola, ancora sotto choc a causa del sequestro di cui è stata vittima, avvenuto in Sicilia, sta ora seguendo un percorso di riabilitazione psicologica in una clinica specializzata in Svizzera, dove si dedica ad attività come il pattinaggio e le passeggiate con i genitori, fra una seduta di psicoterapia e l’altra.

I genitori vivono separati e, mentre la madre Else sta vicino a lei notte e giorno, il padre Corrado dimora in albergo e la va a trovare tutti i giorni. L’equilibro della bambina, ormai quasi quattordicenne, è ancora fragile e i genitori cercano di comportarsi con lei in assoluta normalità, perché l’unica cura possibile è quella di vedere ripristinata un’armonia familiare. Infatti, quando Corrado comunica alla famiglia che dovrà allontanarsi per qualche giorno per andare in un posto lontano (per cercare casa, dice lui) Paola la prende male. In realtà Cattani non deve affatto andar via per cercare casa, ma per far luce sui loschi avvenimenti su cui investigava nel primo episodio, antecedentemente al rapimento di Paola.

Viene infatti contattato in incognito da un agente dei servizi segreti, tal colonnello Ettore Ferretti (Sergio Fantoni)...

Lapiovra2-2.jpg

Note

  1. Aldo Grasso Enciclopedia della televisione Garzanti, 1996

Fonti

Collegamenti esterni

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