Indiana Jones e il tempio maledetto

Da Enciclopedia del Doppiaggio.it.


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Indiana Jones e il tempio maledetto (1984)
Indiana Jones and the Temple of Doom | Stati Uniti d'America
regia di Steven Spielberg
118 min | colore | avventura, azione,commedia
una produzione Robert Watts
scritto da Willard Huyck e Gloria Katz

soggetto George Lucas
Current user rating: 80% (3 votes)

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Interpreti e personaggi
Doppiatori originali
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Interpreti e personaggi
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Doppiatori italiani
Doppiatori italiani
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Doppiatori trailer
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Doppiaggio italiano: International Recording, con la partecipazione de Gruppo Trenta
Direzione del doppiaggio: Renato Izzo, Bill Stern (supervisione)
Adattamento dialoghi italiani: Alberto Piferi e Elettra Caporello
Assistente al doppiaggio: {{{assistentedoppiaggio}}}
Fonico di doppiaggio: {{{fonicodoppiaggio}}}
Fonico di mix: {{{fonicomix}}}
Sonorizzazione: {{{sonorizzazione}}}
Edizione italiana: {{{edizioneitaliana}}}
Supervisione artistica: {{{supervisioneartistica}}}
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Fotografia di Douglas Slocombe
Musiche di John Williams e Cole Porter
Effetti speciali a cura di '
Montaggio di Michael Kahn e George Lucas (non accreditato)
Scenografie a cura di Elliot Scott
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Premi:
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Indiana Jones e il tempio maledetto (Indiana Jones and the Temple of Doom) è un film d'avventura del 1984 diretto da Steven Spielberg, secondo episodio della saga cinematografica di Indiana Jones.

Indice

Trama

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Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Shangai, 1935. Il professor Jones, archeologo e avventuriero, sta conducendo una trattativa con il gangster Lao Che, per il quale ha recuperato i resti dell'imperatore cinese Nurhaci. L'uomo non vuole però ricompensarlo, e cerca invece di avvelenare l'archeologo, il quale è costretto alla fuga, coinvolgendo con sé anche la cantante di night Willie Scott.

Aiutato dal piccolo Shorty, tra sparatorie ed inseguimenti riesce a raggiungere un aereo e a lasciare il paese, ma i piloti, al soldo di Lao Che, scappano con tutti i paracadute, lasciandoli precipitare sulle montagne indiane. Grazie ad un gommone gonfiabile però, i tre riescono a salvarsi. Vengono accolti da una tribù ridotta in miseria in seguito al furto di una pietra sacra, effettuata dal culto Thugs (seguace della dea Kali) del rinato palazzo di Pankot. Gli abitanti avevano molto pregato il dio Shiva di ricevere aiuto, e quando vedono Jones lo credono il loro salvatore.

Deviando sulla strada per Delhi, i tre giungono a Pankot dove vengono accolti da un giovane Maharaja che dichiara di non avere nulla a che fare con la sorte del povero villaggio. Durante la notte però Jones viene attaccato da un adepto thug e trovato un passaggio segreto nella camera da letto di willie, s'inoltra nei sotterranei, dove sorge il Tempio del Male. Qui assiste ad un sacrificio umano, fatto in nome della dea Kali. Quando gli adepti se ne sono andati, Indiana recupera le pietre sacre, ma sente delle grida e scopre che i bambini spariti dal villaggio vengono schiavizzati per lavorare nelle miniere alla ricerca delle altre pietre sacre. Accecato dalla rabbia dopo aver visto la fustigazione di un bambino, Indiana scaglia una pietra sulla guardia, facendosi scoprire. In contemporanea anche Willie e Short Round vengono catturati.

Indiana viene drogato con il sangue della dea Kali, sotto il cui malefico influsso si accinge a sacrificare Willie alla divinità, ma Shorty lo fa tornare in sé accostandogli il fuoco di una fiaccola.

Una volta liberatosi dei seguaci di Kali, cerca di affrontare Mola Ram (il capo del culto), che però scappa. Liberati i bambini, Indy, Willie e Shorty iniziano una spettacolare fuga attraverso i binari della miniera. Mola ram tenta ugualmente di fermarli quando ormai sembrano in salvo, allagando la miniera. I tre arrivano su un ponte sospeso su un fiume infestato da coccodrilli, dove si trovano accerchiati dal malvagio sacerdote di Kali, Mola Ram, e dai suoi seguaci. Mola Ram gli intima di ridargli le pietre sacre, minacciando Shorty e Willie. Indiana allora si trova costretto a far crollare il ponte per uscire da una situazione di stallo. Dopo una spettacolare lotta sul ponte ormai caduto, Mola Ram ha la peggio, e grazie all'intervento dell'esercito inglese Jones, Willie e Shorty possono riconsegnare la pietra sacra al villaggio.

Cast

Harrison Ford, in forma perfetta per affrontare un ruolo che richiedeva apparisse a torso nudo per un'ampia parte del film, malgrado l'ampio utilizzo di controfigure subì un infortunio fisico (com'era già accaduto durante le riprese del primo film della saga, quando si ruppe i legamenti crociati della gamba sinistra), un'ernia del disco causata dal combattimento corpo a corpo nella camera da letto del palazzo di Pankot. Grazie ad un intervento ben riuscito, malgrado una procedura medica controversa, e ad un rapidissimo recupero, la lavorazione del film non ne fu danneggiata.

Dopo l'idea iniziale di riproporre il personaggio di Marion, si decise di presentare un personaggio femminile diverso per ogni episodio della trilogia. Spielberg scelse per interpretare il ruolo della cantante Willie Scott la quasi esordiente Kate Capshaw, che gli sembrava avere l'energia giusta per il personaggio, e che nel 1991 diventerà poi sua moglie. In effetti, pur non amando molto questo film rispetto agli altri capitoli della saga, Spielberg lo considera degno di essere stato realizzato anche solo per avergli permesso di conoscere la Capshaw.

In piccoli camei appaiono George Lucas (nel ruolo di un missionario), Dan Aykroyd (in quello dell'imbarcatore all'aeroporto), e Steven Spielberg (in quello di un turista all'aeroporto).

Citazioni

  • Il night club delle scene iniziali si chiama "Club Obi Wan", esplicito riferimento ad uno dei protagonisti della saga di Guerre Stellari targata George Lucas, Obi-Wan Kenobi.
  • Del film è stata realizzata un'accurata parodia Disney dal titolo Paperinik e il tempio indiano.
  • La famosissima scena del "cappello" perduto e poi recuperato da Indiana durante la chiusura di un cunicolo, è stata ripresa da numerosissimi film, telefilm, cartoni animati.ad esempio ne troviamo la parodia in una puntata dei Simpson oppure in Shrek 2.

Curiosità

  • Questo film è l'unico della tetralogia in cui non è presente una scena che ritrae Indiana Jones anche nei panni di professore universitario, e l'unico in cui non appare o viene citato Marcus Brody, preside dell'università e grande amico di Indy.
  • È l'unico film della serie in cui la voce italiana di Indiana Jones non è stata data da Michele Gammino: in questo episodio, infatti, il celebre archeologo è doppiato da Luigi La Monica.

Collegamenti esterni

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