Guerre stellari

Da Enciclopedia del Doppiaggio.it.
bussola Disambiguazione – Se stai cercando il primo film della saga cinematografica, vedi Guerre stellari (film 1977).
« Tanto tempo fa, in una galassia lontana, lontana.... »
(Incipit di ogni film della saga)
Il logo della saga

Guerre stellari (inglese: Star Wars) è una saga cinematografica creata da George Lucas. La trama, scritta negli anni settanta, è una delle poche serie di space opera nel cinema. Fin dall'inizio pensato come tre trilogie, i primi film prodotti facevano parte della trilogia di mezzo [1], a partire dal quarto capitolo Guerre stellari, uscito il 25 maggio 1977 negli Stati Uniti d'America](il 21 ottobre dello stesso anno in Italia)[2] e divenne subito un fenomeno, grazie alla miscela di elementi presi da cinema, fumetti e televisione.[3][4][5]. Si tratta di una delle più massicce e importanti opere di concept artist del XX Secolo.

Indice

I film della saga

I sei capitali della saga di Star Wars

La saga di Guerre stellari realizzata finora è formata da due trilogie. La prima, chiamata poi Trilogia Classica e realizzata a cavallo tra gli anni settanta e gli anni ottanta, è composta da Guerre stellari, uscito in America il 25 maggio 1977, Guerre stellari - L'Impero colpisce ancora, uscito il 21 maggio 1980, e Guerre stellari - Il ritorno dello Jedi, uscito il 25 maggio 1983. Inizialmente Lucas avrebbe voluto chiamare il film Episodio IV - Una nuova speranza, ma i distributori furono irremovibili sul nome, in quanto la dicitura Episodio IV avrebbe confuso gli spettatori.[3] Dopo il successo del film vennero prodotti i due sequel, denominati Episodio V ed Episodio VI; la prima pellicola, in occasione della ridistribuzione del film nel 1981, fu allora rinominata da Lucas con il titolo originariamente scelto.

Nel 1997, in corrispondenza con il ventesimo anniversario della saga, Lucas distribuì le Edizioni Speciali dei film nei cinema. Queste nuove versioni presentavano diverse alterazioni. Lucas, infatti, ha sempre sostenuto di essere riuscito a rendere sullo schermo solo il 60% di quello che aveva scritto, a causa dei limiti degli effetti speciali.[3] Con l'avvento delle nuove tecnologie digitali, le scene che prima erano impossibili da realizzare, diventavano adesso fattibili. Inoltre, in previsione dell'uscita de La minaccia fantasma, che avrebbe previsto l'uso massiccio di queste nuove tecniche, le edizioni speciali servivano come banco di prova per le immagini di sintesi.[3][6] I tre film verranno poi modificati nuovamente in occasione dell'uscita in DVD della trilogia e successivamente modificati ancora per l'uscita in Blu-ray

Il 19 maggio 1999 uscì il tanto atteso primo prequel, Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma, seguito il 16 maggio 2002 da Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni e il 19 maggio 2005 da Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith.[7]

 

In ordine di uscita

  1. Guerre stellari (1977)
  2. Guerre stellari - L'Impero colpisce ancora (1980)
  3. Guerre stellari - Il ritorno dello Jedi (1983)
  4. Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma (1999)
  5. Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni (2002)
  6. Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith (2005)

 

In ordine di trama

  1. Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma
  2. Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni
  3. Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith
  4. Guerre stellari
  5. Guerre stellari - L'Impero colpisce ancora
  6. Guerre stellari - Il ritorno dello Jedi

 

Il film di animazione Star Wars: The Clone Wars è stato l'ultimo ad essere girato (nel 2008); sebbene esso non faccia direttamente parte dell'esalogia, gli avvenimenti che narra si possono porre tra L'attacco dei cloni e La vendetta dei Sith.

Nuova trilogia

La nuova trilogia (in inglese prequel trilogy) è il termine usato per descrivere i tre prequel, che narra gli eventi antecedenti alla trilogia originale. I tre film sono:

Doppiaggio italiano

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Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Per maggiori dettagli si rimanda alle singole schede di ogni film della saga.

Trilogia classica

Il doppiaggio italiano della saga è stato uno dei più controversi della storia del cinema: la trilogia classica (1977-1983) venne affidata alla direzione di Mario Maldesi e all'adattamento di Roberto De Leonardis per la CVD (ma non le rispettive edizioni speciali del 1997, affidate invece alla direzione e all'adattamento di Tonino Accolla per la Art Collage).
Il cast vocale rimane pressoché inalterato nei tre film, con l'eccezione del cambio su Lando Calrissian (Billy Dee Williams), da Dario Penn a Oreste Rizzini in Star Wars: Episodio VI - Il ritorno dello Jedi (1983).

Discorso diverso per l'edizione speciale del 1997 di Star Wars: Episodio IV - Una nuova speranza (1977) che vede Francesco Prando sostituire Claudio Capone (il cui timbro di voce da uomo maturo non era più adatto alla voce del giovane Luke Skywalker), Angelo Maggi per Stefano Satta Flores (scomparso nel 1985), Rodolfo Bianchi per Massimo Foschi.
Per le scene aggiunte dell'edizione speciale del 2004 di Star Wars: Episodio V - L'impero colpisce ancora (1980) Massimo Foschi ritornerà sul personaggio Lord Fener. Per le scene con l'imperatore Palpatine, - il cui ologramma viene sostituito digitalmente nella nuova versione rimasterizzata con l'immagine dell'attore Ian McDiarmid, poi interprete del personaggio nella nuova trilogia - viene chiamato Carlo Reali, già voce dell'attore in Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma (1999) e Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni (2002).
Infine per l'edizione Blu-Ray™di Star Wars: Episodio VI - Il ritorno dello Jedi (1983), uscita nel 2011, vengono aggiunti alcuni "No", pronunciati nel duello finale, e per l'occasione viene richiamato Massimo Foschi.

Nuova trilogia

Massimo Foschi intervistato da Andrea Razza, Giorgio Bassanelli Bisbal e Gerardo Di Cola (2012) parla del doppiaggio di Star Wars
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Francesco Vairano intervistato da Andrea Razza, Gerardo Di Cola e Marco Bonardelli (2011) parla del doppiaggio di Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith (2005)
Guarda il video

Ancora più eterogeneo è stato invece il doppiaggio della nuova trilogia (1999-2005): che ha visto alternarsi alla direzione Filippo Ottoni (qui in veste anche di dialoghista, Claudio Sorrentino e Francesco Variano. Per gli ultimi due episodi si è scelto di mantenere una continuità, affidando i dialoghi sempre a Mauro Trentini.
Il cast vocale rimane fisso, ad eccezione del terzo capitolo che vede Francesco Vairano sostituire Carlo Reali per il ruolo di Palpatine/Darth Sidious, Omero Antonutti al posto di Walter Maestosi sul Conte Dooku, e Sandro Pellegrini al posto di Marcello Mandò (scomparso nel 2002) su Yoda. Infine per l'edizione Blu-Ray™di Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni (2002), uscita nel 2011, vengono aggiunti alcune grida di aiuto pronunciate da Shmi Skywalker (Pernilla August) in un incubo avuto da Anakin Skywalker su sua madre; per l'occasione viene richiamata Roberta Pellini.

Da ultimo, per quanto riguarda i trailer e i teaser trailer, questi hanno avuto le voci più disparate, senza alcuna soluzione di continuità.

Adattamento italiano

Per quanto riguarda la trilogia classica emblematici sono i cambi di nome di personaggi, giustificati da esigenze fonetiche e di pronuncia. Darth Vader diventa così Lord Fener, Han Solo è Ian Solo, Leia è Leila, Chewbacca diventa Chewbecca e C-3PO è D-3BO mentre R2-D2 diventa addirittura C1-P8. George Lucas imporrà per la nuova trilogia il ritorno ai nomi originali e l'abbandono della dizione "Guerre stellari" nei titoli italiani, a favore della più omogenea e globalizzata sigla "Star Wars"[8].

Il capitolo Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma (1999) ha suscitato diverse polemiche tra i fan della saga per via di una diversa pronuncia del personaggio di Palpatine (qui pronunciato "Palpatàin" mentre nei successivi è chiamato "Palpatìne") e per alcune caratterizzazioni particolari di alcuni personaggi (ad es. le voci russe dei neimodiani).
Per il capitolo Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith (2005) essendo previsto il ritorno di Vader, si poneva il problema di come chiamarlo. Nome originale o nome italiano? In altri paesi dove i nomi erano stati adattati anche la nuova trilogia era rimasta coerente, mentre in Italia le scelte erano state diverse. Il direttore del doppiaggio del secondo capitolo, Claudio Sorrentino, a sua volta fan della serie[9], accettò di lasciare la scelta agli appassionati. Così il sito GuerreStellari.net propose ai suoi lettori un referendum. La scelta così, con il 55,6% dei voti, cadde sulla versione italiana: Dart Fener. Sorrentino accettò la scelta (che fu poi mantenuta anche dal successivo direttore Francesco Vairano), anche se si era riservato di registrare un "doppio doppiaggio", nel caso ci fossero stati contrordini o si fosse deciso in futuro di ridoppiare la trilogia originale[10].

Versione audiolibro (45 giri)

Guerre stellari. La storia, le musiche e le foto originali del film. L'audiolibro in formato 45 giri abbinato ad un book illustrato (Buena Vista, 1980)
© Foto Cristina Caudano

Nel gennaio 1980 la Disney (Buena Vista) produsse un audiolibro in formato 45giri sulla scia del successo della trilogia classica[11]. Il disco era abbinato ad un libretto con 24 pagine illustrate e riguardanti la trama dell'episodio IV. Il doppiaggio italiano fu affidato però ad una diversa società di doppiaggio, la DEFIS, e da qui i dialoghi furono completamente riadattati (ma non i nomi dei personaggi) e il il cast vocale cambiato: Claudio Sorrentino su Luke Skywalker, Mario Bardella su Lord Fener, Laura Gianoli sulla principessa Leila, Dario Penne su Ian Solo (che curiosamente aveva già doppiato Lando Calrissian nell'episodio V) e infine Antonio Colonnello come voce narrante.

Spin-off televisivi

Per la televisione sono stati creati tre film e tre serie animate. Una serie televisiva è attualmente in pre-produzione.[12] Per queste produzione, Lucas ha sempre svolto il ruolo di produttore esecutivo e, in alcuni casi, ha collaborato ai soggetti e alla sceneggiature.

Produzione
Messa in onda
The Star Wars Holiday Special
17 novembre 1978
L'avventura degli Ewok
25 novembre 1984
Star Wars: Droids
7 settembre 1985 - 7 giugno 1986
Star Wars: Ewoks
7 settembre 1985 - 10 gennaio 1987
Il ritorno degli Ewok
24 novembre 1985
Star Wars: Clone Wars
7 novembre 2003 - 25 marzo 2005
Star Wars: The Clone Wars
3 ottobre 2008 - ?
Star Wars live action series
2011[13]

The Star Wars Holiday Special

Nel 1978 è stato prodotto un film per la televisione, sequel del film Guerre stellari, intitolato The Star Wars Holiday Special.

Il telefilm, trasmesso per la prima e unica volta il 17 novembre 1978 dall'emittente statunitense CBS, non è mai stato distribuito in nessun formato e le uniche copie disponibili sono quelle registrate da quell'unica messa in onda.

La storia principale del film, ambientato nel 2 ABY, vede come protagonista Chewbecca e Ian Solo in visita su Kashyyyk, pianeta natale di Chewbecca, per celebrare il Life Day. Lo speciale introduce, inoltre, tre membri della famiglia di Chewbecca: suo padre Attichitcuk, la moglie Mallatobuck (Malla), e il figlio Lumpawarrump (Lumpy). Lo show contiene diversi elementi televisivi, inclusi siparietti comici e uno spezzone animato, nel quale viene introdotto per la prima volta il famoso personaggi di Boba Fett.

Lucas ha finito con l'odiare questo film per la TV, tanto che è possibile vederlo solo attraverso copie amatoriali ed ha affermato che, se solo potesse, distruggerebbe tutte quelle che sono ancora in circolazione.

I film per la TV

Il successo de Il ritorno dello Jedi e dei personaggi introdotti nel film, gli Ewok, tra gli spettatori più piccoli ha dato vita a due spin-off televisivi:

Entrambi sono ambientati sulla luna boscosa di Endor, dove si era svolto in larga parte il terzo film della trilogia originale e sono collocati cronologicamente tra L'Impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi.

Dopo aver ultimato Il ritorno dello Jedi, George Lucas pensò di espandere sistematicamente l'universo di Guerre stellari con videogiochi, fumetti, libri e prodotti televisivi. Dopo la delusione dello speciale televisivo del 1978, Lucas decise di supervisionare di persona il progetto, scrivendo il soggetto e lasciando a terzi la produzione, per assicurarsi della qualità del prodotto. Il primo film fu ultimato in sette settimane: sei di riprese e una di re-shoot, durante la quale furono rigirate diverse sequenze. Il re-shoot venne effettuato dallo stesso Lucas, che girò e montò la parte finale del film, in quanto il regista era impegnato a dirigere un altro film e non poteva tornare a rifare le ultime scene.[14]

I film vennero trasmetti per la prima volta in America dalla ABC nei giorni del ringraziamento del 1984 e 1985.

Droids e Ewoks

Dalla saga di Guerre stellari sono state tratte anche due serie televisive d'animazione, entrambe realizzate dallo studio canadese Nelvana:

Il primo episodio di queste due serie televisive a cartoni animati è stato trasmesso negli Stati Uniti in prima visione il 7 settembre 1985. Ewoks, in 35 episodi, narra delle avventure dei piccoli Ewok prima de Il ritorno del Jedi. Droids, in 13 episodi, narra invece delle avventure di C-3PO e R2-D2 ed è ambientato cronologicamente tra La vendetta dei Sith ed Una nuova speranza. Dal punto di vista finanziario furono entrambi un insuccesso, a causa degli alti costi di produzione e dello scarso interesse da parte dei fan.[15]

Star Wars: Clone Wars

Star Wars: Clone Wars è una serie televisiva d'animazione statunitense realizzata da Genndy Tartakovsky e trasmessa tra il 2003 e il 2005.

Ambientata durante le guerre dei cloni e collocata cronologicamente tra L'attacco dei cloni e La vendetta dei Sith, consiste in 20 episodi della durata di tre minuti, che compongono la stagione uno e due (poi conosciute con il nome di Volume 1), e 5 episodi della durata variabile tra i dodici e i quindici minuti, che vanno a comporre la terza stagione (poi conosciuta come Volume 2). I 25 episodi sono per la maggior parte composti da enfatizzate scene d'azione, battaglie e scontri, a discapito di un maggior sviluppo della trama.

La serie, iniziata il 7 novembre 2003 e conclusasi il 25 marzo 2005 (con diverse pause), è stata trasmessa da Cartoon Network, così come in Italia, dove il canale è presente sulla piattaforma satellitare Sky ed ha presentato lo show dal 10 novembre 2003 (per quanto riguarda le prime due stagioni)[16] e dal 2 al 6 maggio 2005 (per la terza stagione).

Star Wars: Clone Wars, considerato il miglior prodotto televisivo legato a Guerre stellari mai creato fino ad oggi,[17] ha vinto due Premi Emmy per il Miglior programma animato (di un'ora o più) nel 2004 e nel 2005.

Star Wars: The Clone Wars

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi le voci Star Wars: The Clone Wars e Star Wars: The Clone Wars (film).

Il 3 ottobre 2008 ha debuttato in prima serata, su Cartoon Network, una nuova serie animata realizzata, a differenza della precedente, in grafica computerizzata.[18][19][20]

Creata dalla Lucasfilm Animation, e dalla sua divisione Lucasfilm Animation Singapore, in collaborazione con la casa di produzione CGCG Inc,[21] si colloca cronologicamente dopo la serie animata del 2003 ed è stata preceduta da un film omonimo, uscito nei cinema americani il 15 agosto 2008,[22] e in Italia il 19 settembre dello stesso anno.[23]

George Lucas annunciò la realizzazione della serie nell'aprile del 2005 durante i festeggiamenti per la Star Wars Celebration III. Il direttore-supervisore del progetto è Dave Filoni,[24] che già aveva lavorato su Avatar: La Leggenda di Aang. Genndy Tartakovsky, co-creatore e direttore artistico della serie del 2003, non è stato coinvolto nella realizzazione dello show,[25] anche se il character designer Kilian Plunkett è stato preso come punto di riferimento per i modelli dei personaggi in 3D.[26]

Sebbene il prequel della serie non sia stato ben accolto dalla critica,[27] uno dei primi episodi dello show, proiettato in anteprima per i giornalisti, ha ricevuto per la maggioranza pareri positivi.[28] L'Hollywood Reporter ha definito la serie "Uno degli show animati più fotorealistici mai prodotti", sebbene abbia criticato gli intermezzi comici dei droidi separatisti, giudicati troppo infantili,[29] mentre sul sito TV.com The Clone Wars ha ricevuto un punteggio di 8.6.[30] Davide Canavero, sul sito GuerreStellari.net ha recensito positivamente la serie, scrivendo come sia particolarmente felice l'idea di porre Anakin al centro della serie, e non personaggi secondari o di contorno come era successo in alcuni prodotti televisivi legati alla saga del passato, e definendola molto vicina allo stile e al gusto dell'esalogia:

Secondo il Nielsen Media Research, lo show ha avuto una media di quattro milioni di telespettatori.[31] La première della serie, costituita dai primi due episodi, è stata vista da 3.96 milioni di spettatori,[32] risultando il debutto più visto di sempre del canale, oltre ad essere il programma più visto nella sua fascia oraria.[31]

In Italia, la serie viene trasmessa sul canale Cartoon Network (presente nella piattaforma Sky e su Mediaset Premium nel pacchetto Premium Fantasy), a partire da venerdì 13 febbraio 2009, alle 20.15.[33]

Il telefilm

George Lucas ha annunciato per il futuro un telefilm, ambientato tra La vendetta dei Sith e Una nuova Speranza. Narrerà della nascita della ribellione e della fine degli ultimi Jedi.[12]

Il produttore Rick McCallum ha dichiarato che non compariranno i personaggi principali apparsi nei film, ai quali sarà affidato occasionalmente qualche cameo, ma solo personaggi minori. A dirigere l'episodio pilota sarà James Marquand,[34] figlio di Richard Marquand, regista de Il ritorno del Jedi.

Adattamenti radiofonici

Un adattamento radiofonico de Una nuova speranza fu trasmesso per la prima volta dalla National Public Radio nel 1981. L'adattamento fu scritto dall'autore di fantascienza Brian Daley e diretto da John Madden. Nel 1983 anche L'Impero colpisce ancora fu adattato. Il ritorno del Jedi, al contrario, dovette aspettare fino al 1996, quando la Highbridge Audio, dopo l'abbandono della National Public Radio, a causa di problemi di budget, mise in commercio delle versioni su CD dei primi due film e completò l'opera con la realizzazione del terzo adattamento.

Questi adattamenti contengono materiale aggiuntivo scritto da Lucas, ma mai usato nei film. Vari membri del cast originale prestarono la propria voce, inclusi Mark Hamill, Anthony Daniels e Billy Dee Williams, mentre altri personaggi vengono doppiati da attori diversi rispetto a quelli presenti nei film (come ne caso di Yoda, doppiato da John Lithgow). Queste trasmissioni radiofoniche facevano uso della colonna sonora originale di John Williams e degli effetti sonori di Ben Burtt.

Edizioni home video

La saga di Guerre stellari è stata distribuita in vari formati video, a partire dagli anni '80. La maggior parte di queste uscite presentava svariate modifiche, attuate dallo stesso Lucas per rendere i film più vicini alla sua visione.

Per quanto riguarda la nuova trilogia, se de La minaccia fantasma e L'attacco dei cloni è stata creata la versione in VHS e DVD, de La vendetta dei Sith, al contrario, è stato distribuito solo il formato DVD (la versione in VHS è stata messa in vendita solamente in Australia e nel Regno Unito).[35][36]

La nuova trilogia, insieme alla trilogia originale, è stata inoltre ri-edita in due cofanetti, uno per ogni trilogia, in vendita negli Stati Uniti a partire dal 4 novembre 2008.[37] I DVD all'interno, però, non contengono bonus inediti o materiale aggiuntivo rispetto all'edizione 2006.[37]

VHS e Laserdisc

Alla fine degli anni settanta l'home video non era un fenomeno dilagante: poche erano le pellicole che venivano distribuite in un successivo momento a quello nei cinema. Le VHS di Guerre stellari, quindi, videro la luce solo nel 1980, quando il formato prese piede. Nel corso degli anni diverse versioni in VHS della trilogia sono state distribuite: nel 1991, nel 1994 (con una traccia sonora rimasterizzata) e nel 1995, l'ultima distribuita prima dell'avvento delle edizioni speciali. Preceduta dallo slogan "Ora o mai più", in riferimento al periodo limitato durante il quale veniva venduta, era a tutti gli effetti la versione in VHS dei laserdisc distribuiti qualche anno prima.[38] Nel 1993, infatti, venne pubblicato il cofanetto laserdisc La trilogia di Guerre stellari: La collezione definitiva, che conteneva la trilogia originale, in widescreen, rimasterizzata con il sistema THX, commenti audio, diversi contenuti speciali e una copia del libro George Lucas: The Creative Impulse.[39] A causa di limitazioni tecniche, le versioni in laserdisc di Guerre stellari e L'Impero colpisce ancora sono state compresse, in modo che rientrassero nel tempo di due ore.

Ad oggi, non esistono sul mercato versioni dei film in VHS.[38]

Edizioni speciali 1997

« Ce ne sarà una sola. E non sarà un "Montaggio provvisorio", sarà l'edizione definitiva. Le altre versioni saranno una sorta di interessante artefatto che la gente guarderà pensando "C'era una bozza provvisoria prima di questa". La stessa cosa succede con le bozze dei libri. Essenzialmente, i film non vengono mai finiti, sono soltanto abbandonati. Ma non è così che bisognerebbe lavorare. Occasionalmente, si può tornare indietro e realizzare la versione che avevi previsto, cosa che ho fatto con American Graffiti e L'uomo che fuggì dal futuro; quello è lo spazio in cui vivranno per sempre. Quindi, quello che alla fine è importante per me è come la versione in DVD risulterà, perché è quella che tutti ricorderanno. Le altre versioni scompariranno. Anche le 35 milioni di copie di videocassette di Guerre stellari là fuori non dureranno più di trenta e quarant'anni. Tra un centinaio d'anni, le uniche versioni del film che tutti ricorderanno saranno quelle [dell'edizione speciale] in DVD. Penso che sia una prerogativa di un regista, e non di uno studios, tornare indietro e reinventare un film. »
(George Lucas[6])

Nel 1997, la trilogia originale fu rimasterizzata e ridistribuita nei cinema (a poche settimane di distanza l'uno dall'altro, a partire da gennaio), e successivamente in VHS, sotto il nome di Edizioni speciali. Oltre alla pulizia dei negativi, Lucas aggiunse e modificò delle scene, in modo da far diventare i film come aveva progettato.

Molti dei cambiamenti consistevano in aggiunte digitali, come l'ampliamento degli ambienti, l'aumento di personaggi sullo sfondo o la pulizia degli sfondi. Seppur di minor conto, hanno suscitato diversi malcontenti tra gli appassionati: il più famoso, che generò diversi siti di protesta,[40] è presente in Una nuova speranza: Ian è stato rintracciato da un cacciatore di taglie, di nome Greedo, e sta contrattando la sua libertà. Nella versione originale Ian spara al cacciatore di taglie, uccidendolo, mentre in quella modificata, poco prima che Ian spari, Greedo tenta di ucciderlo, ma fallisce. La scena, per certi versi, cambia il carattere di Ian Solo, in quanto, se nella prima versione il personaggio risulta quasi cattivo e ambiguo, nella seconda il suo gesto appare come un'azione di autodifesa. Anche la scena in cui Ian Solo incontra Jabba the Hutt allo spazioporto, calpestandogli la coda senza che questo osi protestare, non coincide con la caratterizzazione di Jabba, poco disposto a ricevere qualunque offesa. Questi cambiamenti non sono stati ben accolti dai fan, che preferiscono le versioni originali dei film.[41]

DVD

Il cofanetto della saga completa in Blu-Ray™(2011)

Edizione 2004

Nel 2004, grazie ad un lungo lavoro, effettuato dalla compagnia Lowry Digital Images, di pulizia delle immagini e delle tracce sonore, la trilogia originale venne distribuita in tutto il mondo. Il cofanetto, uscito il 21 settembre 2004, comprendeva quattro dischi: i tre film e un disco bonus, con vari contenuti speciali. Lucas ha voluto modificare ancora una volta i film, cercando di creare continuità con i prequel.

Uno dei cambiamenti più evidenti è quello presente nella scena d'introduzione di Palpatine in L'Impero colpisce ancora: durante la produzione de La vendetta dei Sith Ian McDarmid ha girato la scena, nella quale impersonava l'Imperatore. Alcuni dialoghi tra Fener e Palpatine, sono stati cambiati per aderire alle vicende dei prequel.[3] Un'altra scena che ha subito una pesante modifica e ha creato malumori è stata l'inquadratura finale de Il ritorno del Jedi, dove gli spiriti guida di Anakin, Yoda e Obi-Wan appaiono insieme. L'attore originale che interpretava Anakin (Sebastian Shaw) è stato sostituito con un filmato d'archivio di Hayden Christensen.

Anche Una nuova speranza ha subito dei lievi ritocchi: la scena dello scontro tra Ian Solo e il cacciatore di taglie Greedo è stata nuovamente modificata: in questa versione i due sparano quasi simultaneamente (Greedo, infatti, fa partire il colpo per primo). Inoltre, la mano di Ian è visibile, così come il blaster che impugna.

Secondo la LucasFilm, le edizioni speciali del 2004 sono le versioni canoniche della trilogia.

Edizione 2005

Nel 2005, il cofanetto edito l'anno precedente venne ridistribuito sotto nuova veste: con una grafica dorata e senza il quarto disco bonus. Questa operazione fu fatta per rendere più appetibili i cofanetti anche ai non appassionati della saga. In Italia la grafica rappresenta la locandina del primo film.

Edizione 2006

Il 12 settembre, 2006, la trilogia originale venne riedita per un periodo limitato (fino al 31 dicembre, 2006).[41] Ogni film (Episodi IV, V e VI) è presentato in un set da due dischi, contenenti la versione del 2004 e quella inalterata. L'unico contenuto speciale, presente in tutti e tre i film, è un trailer e il demo del videogioco Lego Star Wars II: The Original Trilogy.[41] Le versioni inalterate del film provenivano dai master dell'edizione in laserdisc del 1993, in quanto Lucas ha preferito non utilizzare i negativi originali.[42] I loghi dei titoli all'inizio dei film presenti nella vecchia versione non sono stati tradotti in italiano come nelle VHS, ma lasciati in lingua originale sottotitolati.

Blu-Ray Disc

Nell'agosto del 2010, George Lucas annunciò la riedizione della saga in Blu-Ray, prevista per l'autunno 2011 e contenente materiale inedito, come scene eliminate, interviste e documentari.[43]. L'esalogia in Blu Ray è stata distribuita anche in Italia dal 13 settembre 2011 in tre cofanetti: uno contenente la trilogia originale, un altro la trilogia prequel ed infine uno con l'esalogia intera, più tre blu-ray di contenuti speciali.[44]

Note

  1. (EN) Recensione de La vendetta dei Sith in rogerebert.com. URL consultato il 22 marzo 2008.
  2. Date d'uscita per (EN) Guerre stellari in Internet Movie Database. URL consultato il 6 gennaio] 2008.
  3. 3,0 3,1 3,2 3,3 3,4 Video icon 1.png George Lucas. . 20th Century Fox, , 2004
  4. Incassi per la saga di (EN) Guerre stellari in BoxOfficeMojo.com. URL consultato il 20-01-2008.
  5. (EN) Box Office History for Star Wars Movies in TheNumbers.com. URL consultato il 27-12-2008.
  6. 6,0 6,1 (EN) Un universo espanso in theasc.com. URL consultato il 24-03-2008.
  7. Date di uscita per (EN) Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith in starwars.com. URL consultato il 5 gennaio 2008.
  8. http://www.guerrestellari.net/wp/forums/blog.php/?page_id=260
  9. http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/5230/vader-o-fener-ecco-il-responso/
  10. ibidem
  11. numero di catalogo DSP 450, collana "Guarda, Ascolta, Leggi"
  12. 12,0 12,1 (EN) Grazie al creatore in starwars.com. URL consultato il 14 gennaio 2008.
  13. (EN) Edward Douglas. «Exclusive: A Rare Sit-Down with Mr. George Lucas». ComingSoon.net, 17-03-2008. URL consultato in data 01-03-2009.
  14. Intervista ad Eric Walker. URL consultato il 30-12-2007.
  15. Ewoks e Droids in guerrestellari.net. URL consultato il 14-01-2008.
  16. Silvio Sosio. «Star Wars, ecco i cartoni». Fantascienza.com, 20-10-2003. URL consultato in data 28-12-2008.
  17. (EN) Eric Goldman, Travis Fickett e Dan Iverson. «Star Wars on TV - From the Holiday Special to Clone Wars, we look back at the television spinoffs set in a galaxy far, far away...». IGN.com, 25-05-2007, pag. 3. URL consultato in data 28-12-2008.
  18. (EN) «Exclusive Video Interview: George Lucas Says Star Wars Is Not Dead». Iesb.net, 03-03-2007. URL consultato in data 27-12-2008.
  19. (EN) «Reason To Believe In The "Power of the Force"». Rebelscum.com, 10-07-2008. URL consultato in data 04-8-2008.
  20. «USA: The Clone Wars su Cartoon Network». Guerrestellari.net, 06-9-2008. URL consultato in data 09-9-2008.
  21. (EN) Boradcast - Hot news in Cgcg.com. URL consultato il 04-10-2008.
  22. (EN) «Star Wars: The Clone Wars In Theaters and on Television in 2008». StarWars.com, 12-02-2008. URL consultato in data 14-02-2008.
  23. «Due poster di Star Wars: The Clone Wars». Badtaste.it, 16-07-2008. URL consultato in data 23-10-2008.
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Collegamenti esterni

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