2001: Odissea nello spazio

Da Enciclopedia del Doppiaggio.it.


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2001: Odissea nello spazio (1968)
2001: A Space Odyssey | Gran Bretagna
regia di Stanley Kubrick
141 min | colore | fantascienza

scritto da Stanley Kubrick, Arthur Clarke

soggetto Arthur Clarke
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Interpreti e personaggi
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Doppiatori originali
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Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
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Doppiatori italiani
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Doppiaggio italiano: C.D.C.
Direzione del doppiaggio: Franco Schirato
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Premi:
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Fotografia di John Alcott, Geoffrey Unsworth
Musiche di AA. VV.
Effetti speciali a cura di Douglas Trumbull, Stanley Kubrick
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Scenografie a cura di Ernie Archer, Harry Lange, Tony Master



« Nessun calcolatore della serie 9000 ha mai commesso un errore o alterato un'informazione. Noi siamo, senza possibili eccezioni di sorta, a prova di errore e incapaci di sbagliare. »
(HAL-9000)

2001: Odissea nello spazio è un film di Stanley Kubrick del 1968 ispirato al racconto di Arthur C. Clarke La sentinella. Lo stesso scrittore ha poi a sua volta tratto dalla sceneggiatura un romanzo dal titolo omonimo e con la medesima trama.

Kubrick aveva contattato Clarke perché necessitava di un buon soggetto di fantascienza per un film di genere. In questo modo il romanzo e il film nacquero e crebbero insieme, realizzando una collaborazione tra media differenti assolutamente unica e originale, almeno per l'epoca in cui fu attuata.

Sotto questo e sotto altri aspetti 2001 è rimasto uno dei più famosi film di fantascienza. Oltre che per l'ottima sceneggiatura, recitazione e tecnica di ripresa, esso si è meritato l'ammirazione degli appassionati per la fedeltà con cui riproduce l'ambiente spaziale: tutti gli avvenimenti in ambienti senz'aria si svolgono in silenzio, l'astronave ha una gravità artificiale per rotazione che è correttamente rappresentata, i movimenti in assenza di gravità sono lenti come dovrebbero essere. Anche la scena in cui un astronauta rientra nell'astronave passando alcuni secondi in un ambiente di vuoto è stata approvata dagli esperti come verosimile[1]. Kubrick in questo modo ha dimostrato che è possibile fare un ottimo film di fantascienza rispettando la realtà e senza introdurre elementi artificiosi.

È inoltre importante sottolineare il forte impatto emotivo che la visione di questo film suscita nello spettatore; lo stesso Kubrick affermò: «ognuno è libero di speculare a suo gusto sul significato filosofico del film, io ho tentato di rappresentare un'esperienza visiva, che aggiri la comprensione per penetrare con il suo contenuto emotivo direttamente nell'inconscio».

Smisurate sono anche le ambizioni del film: spiegare l'indissolubile legame che unisce l'uomo al tempo e allo spazio, l'intelligenza artificiale, l'utilizzo della scienza.
A questo proposito è di notevole effetto il raccordo tra le due scene iniziali del film, l'utilizzo di un oggetto, un osso, come strumento di offesa e di dominio (e comunque di conquista) da parte di un ominide e le astronavi orbitanti attorno alla Terra. In questa maniera il regista compie un salto logico di millenni conservando la trama narrativa del film, con un'operazione mirabile che trova pochi riscontri nella storia del cinema.

Kubrick rimase per ben due mesi chiuso nella sua villa nelle campagne inglesi a rivedere e tagliare il suo mastodontico lavoro; questa operazione è considerata il momento più decisivo nella produzione del cinema kubrickiano. Nel 1991 il film è stato giudicato di rilevante significato estetico, culturale e storico e selezionato per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

Indice

Trama

La prima parte del film si svolge nell'Africa di quattro milioni di anni fa: un gruppo di ominidi, guidati da un capo[2], sopravvive a fatica in un ambiente arido e ostile; un giorno davanti alla loro grotta appare misteriosamente un grande monolito nero; gli ominidi venendo a contatto col monolito imparano a usare strumenti, a uccidere animali per cibarsene e a uccidere altri ominidi per conquistarne il territorio.

La seconda parte del film si svolge nel 2001 (un anno del futuro rispetto al 1968 in cui fu prodotto il film): il dott. Heywood Floyd è chiamato in missione su una base lunare dove è stato scoperto un grande monolito nero sotterrato ad arte in tempi remoti. Floyd è accompagnato a vedere lo scavo con il monolito ancora nel buio della notte lunare quindicinale. Mentre gli astronauti stanno fotografando il monolito, il primo raggio di sole dell'alba lunare lo illumina. Esso rivede così la luce dopo millenni di oscurità e immediatamente emette un forte segnale radio in direzione di Giove.[3]..

Il computer HAL 9000

  • Il mistero del malfunzionamento di HAL viene svelato nel film 2010 - L'anno del contatto (1984). Nel frattempo il tema ha dato adito a numerose possibili interpretazioni, tra queste la consapevolezza di HAL di aver commesso un errore (nel prevedere un guasto all'antenna) in conflitto con la propria vantata "incapacità di errore".
  • La voce italiana di HAL dal caratteristico timbro è dell'attore palermitano Gianfranco Bellini, il quale la presterà negli anni ottanta negli spot televisivi di un personal computer e di un olio per auto (uno dei primi realizzati in grafica computer 3D), nonché nel trailer del film fantastico Johnny Mnemonic. Nonostante il timbro di voce usato da Bellini sia differente dall'originale, Kubrick ha più volte dichiarato di considerare il doppiaggio italiano di HAL 9000 in assoluto il migliore, inviando anche una lettera di congratulazioni all'attore italiano.

Influenza culturale

  • La scena delle scimmie e del monolito è stata ripresa in innumerevoli opere, spesso a scopo parodistico, per citare esempi: La pazza storia del mondo (1981) di Mel Brooks, dove le scimmie traggono piacere dal toccare una determinata parte del proprio corpo, e in Slok (1972), opera prima del regista comico John Landis, dove un antropoide (interpretato sotto una maschera dallo stesso regista) terrorizza la provincia americana. Segue un balletto che fa il verso al film di Kubrick, sulle note di Also sprach e con un lancio finale di banane.
  • Il tema del malfunzionamento del computer HAL venne ripreso nel film Dark Star, in un episodio della serie Futurama e nella serie La donna bionica, dove la cyborg protagonista sfida un'analoga macchina ribelle di nome Alex 7000. La vicenda della pazzia di HAL 9000 è stata ironicamente usata anche per una puntata della serie televisiva I Simpson, mescolata con quanto narrato da Dean R. Koontz in Generazione Proteus. Infatti, nello "special di halloween XII" della nota serie, la casa della famiglia Simpson viene trasformata in un robot dalle sembianze molto simili a HAL 9000, con la voce di Pierce Brosnan che, come accade nel film, impazzisce. Il robot in entrambi i casi viene distrutto attraverso la cancellazione della memoria. Ci sono altre citazioni del film (più o meno esplicite) in molte altre puntate della serie. In un episodio dei Simpson (il 15° della 5° stagione) dal titolo Homer nello spazio profondo, la scena in cui Homer apre maldestramente un sacchetto di patatine in assenza di gravità è accompagnata da una delle più celebri colonne sonore utilizzate nella pellicola di Kubrick.
  • Nel film La fabbrica di cioccolato Willy Wonka presenta una macchina capace di teletrasportare tavolette di cioccolato all'interno di uno speciale tipo di televisore: la tavoletta che appare all'interno della tv (che in quel momento sta trasmettendo quella che sembra la parte iniziale di 2001) è un chiaro riferimento al monolito nero.
  • L'abbigliamento civile, di tonalità di nero e grigio, viene ripreso nella scena iniziale del film di Steven Spielberg A.I., del quale soggetto e sceneggiatura furono scritti da Kubrick.
  • Un video di David Bowie mostra delle donne con l'uniforme e la cuffia delle hostess di 2001, le quali sedute su delle sdraio scrutano la partenza di un razzo attraverso dei cannocchiali, come nella scena iniziale della commedia di spionaggio A noi piace Flint.
  • Il film di fantascienza giapponese Guerra spaziale (1976) e l'americano di Brian De Palma Mission to Mars (2000) mostrano delle tute da astronauti simili a quelle di 2001.

Note

  1. Si veda la spiegazione in proposito all'Url http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=617
  2. nel romanzo di Arthur C. Clarke il capo ha il nome di GuardaLaLuna
  3. Questo tema ricalca maggiormente il racconto originale di Clarke, con il monolito nero al posto della piramide di cristallo.

Collegamenti esterni

Ciak! I film di Stanley Kubrick Ciak!
Film
Paura e desiderio (1953) • Il bacio dell'assassino (1955) • Rapina a mano armata (1956) • Orizzonti di gloria (1957) • Spartacus (1960) • Lolita (1962) • Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba (1964) • 2001: Odissea nello spazio (1968) • Arancia meccanica (1971) • Barry Lyndon (1975) • Shining (1980) • Full Metal Jacket (1987) • Eyes Wide Shut (1999)
Documentari-Cortometraggi
Day of the Fight (1951) • Flying Padre (1951) • The Seafarers (1953)
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