Il mucchio selvaggio
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« Tutti sogniamo di tornare bambini, anche i peggiori di noi. Forse i peggiori lo sognano più di tutti. » | |
(Don Jose)
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Il mucchio selvaggio (The Wild Bunch)[1] è un film del 1969 diretto da Sam Peckinpah.
Il film - che buona parte della critica statunitense considera tra i 10 migliori western di sempre - divenne famoso non tanto per l'eccellente cast (William Holden, Ernest Borgnine, Robert Ryan, Warren Oates per citarne alcuni) o per la storia truculenta e "sporca" dei protagonisti, quanto per la scena finale del massacro.
Nel 1999 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.[2]
Il film è tratto da un racconto di Roy N. Sickner, attore e stuntman. La sceneggiatura fu scritta da Walon Green, poi riscritta da Sam Peckinpah stesso.[3]
Dal 1995 è disponibile in home video una versione director's cut. Nell'edizione italiana le scene inedite non sono state sottoposte ad un doppiaggio con nuove voci ma semplicemente sottotitolate.
Indice |
Trama
Il bandito Pike Bishop e la sua banda svaligiano la banca della ferrovia. Un gruppo di tagliagole capeggiato da un ex appartenente al mucchio, ingaggiato da un dirigente della ferrovia, decima i fuorilegge e si lancia all'inseguimento dei superstiti. Dopo aver scoperto di essere caduti in una trappola (il bottino è costituito da semplici rondelle di acciaio), e sempre braccati dai loro inseguitori, sconfinano in Messico e raggiungono un villaggio dove vive la famiglia di un componente del mucchio...
Dietro le quinte
- Il montatore Lou Lombardo sostiene che la versione originale contiene circa 3.643 inquadrature, un numero spropositato per ogni altro film realizzato in Technicolor. Alcune di queste sono così brevi - tre o quattro fotogrammi in tutto - da risultare impercettibili all'occhio umano.[4]
- Per il ruolo che fu poi di William Holden il regista aveva pensato prima a Lee Marvin, Burt Lancaster, James Stewart, Charlton Heston, Gregory Peck, Sterling Hayden, Richard Boone e Robert Mitchum.
- Per girare la scena conclusiva ci sono voluti 12 giorni e 10.000 finte pallottole.[4]
- La rapina al treno non era prevista nella sceneggiatura iniziale e molte scene sono state improvvisate.
- Il passo zoppicante di Ernest Borgnine non era una finzione. S'era rotto veramente la gamba sul set di I sei della grande rapina.
Riferimenti al Mucchio selvaggio
- Il nome Il mucchio selvaggio, è utilizzato anche in un altro film: Il mio nome è Nessuno di Tonino Valerii con Henry Fonda e Terence Hill. Il nome del regista, "Sam Peckinpah", nominato da Terence Hill in una scena del film, è il nome scritto su una lapide in un cimitero.
- Alla banda de "Il mucchio selvaggio" è ispirato il film Butch Cassidy (1969), di George Roy Hill.
Note
- ↑ Il mucchio selvaggio era il nome che la stampa attribuì alla banda del vero bandito Butch Cassidy.
- ↑ (EN) Librarian of Congress Names 25 More Films to National Film Registry. Library of Congress, 16 novembre 1999. URL consultato il 6 gennaio 2012.
- ↑ Temendo di non apparire più come sceneggiatore, Green deferì la questione al sindacato che cambiò le regole. Da allora, almeno il 60% della sceneggiatura deve essere scritto dal regista prima che questi possa rivendicarne la paternità.
- ↑ 4,0 4,1 Imdb - Trivia for The Wild Bunch.
Collegamenti esterni
- Scheda su Il mucchio selvaggio dell'Internet Movie Database
Film diretti da Sam Peckinpah | |
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